Con il crescente numero di gallerie in costruzione o in corso di progettazione in ogni parte del mondo e il crescente volume di traffico che utilizza le gallerie esistenti, le questioni relative alla sicurezza stanno diventando sempre più importanti. È possibile che gli eventi e gli incidenti nelle gallerie stradali siano meno frequenti di quelli che si verificano sulle strade a cielo aperto, in quanto le gallerie sono in grado di fornire un ambiente di guida più sicuro e più controllato per gli utenti della strada. Tuttavia, le conseguenze di gravi incidenti nell’ambiente ristretto delle gallerie sono potenzialmente molto più gravi di quelle degli incidenti sulle strade a cielo aperto e scatenano solitamente reazioni più accese da parte dell’opinione pubblica.
"In una galleria stradale moderna, la sicurezza è garantita per mezzo di un approccio integrato. È disponibile un insieme di strumenti ben sviluppati – tra cui valutazione dei rischi, ispezioni di sicurezza e procedure di sicurezza – per aiutare a raggiungere gli obiettivi di sicurezza dalle fasi di pianificazione iniziale e progettazione di una nuova galleria fino all’operatività e riqualificazione delle gallerie esistenti."
Un livello adeguato di sicurezza in galleria, che sia comparabile con quello sulle strade a cielo aperto, è raggiungibile attraverso un approccio strutturato e integrato alla progettazione e all’operatività delle gallerie, focalizzato sulla prevenzione degli incidenti gravi e sull’attenuazione delle conseguenze tramite l’incoraggiamento e l’agevolazione dell’auto-soccorso in prima battuta e il successivo intervento efficace dei servizi d’emergenza.
Incidente in una galleria stradale con doppia direzione del traffico (Video)
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Si possono trarre insegnamenti importanti dalle esperienze vissute in passato con gli incidenti in galleria (si veda la Sezione Esperienze tratte dai passati incidenti in galleria). Gli incidenti verificatisi in passato nelle gallerie hanno accresciuto la consapevolezza e l’interesse a livello internazionale nei confronti degli impatti della sicurezza in galleria; infatti, prendendo le mosse dalla relazione d’indagine prodotta a seguito dell’incendio nel traforo del Monte Bianco nel 1999, diversi paesi in varie parti del mondo hanno iniziato a rivedere e aggiornare gli standard e le linee guida nazionali per la sicurezza delle gallerie.
La Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) ha costituito un gruppo di esperti sulla sicurezza delle gallerie stradali, con la rappresentanza dell’AIPCR, la quale nel 2001 ha elaborato una serie di Raccomandazioni su tutti gli aspetti della sicurezza nelle gallerie stradali. Tali raccomandazioni hanno contribuito allo sviluppo e all’aggiornamento degli standard internazionali per la sicurezza delle gallerie. In Europa, la Commissione europea ha redatto una direttiva relativa ai requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della Rete stradale transeuropea, che è entrata in vigore nel 2004.
Sono state intraprese azioni anche in altre parti del mondo. Negli Stati Uniti, lo standard nazionale per la sicurezza antincendio nelle gallerie stradali (NFPA 502) è stato sottoposto ad aggiornamenti periodici, che hanno tenuto conto degli sviluppi risultanti dalla ricerca e degli insegnamenti tratti dai passati incidenti nelle gallerie.
I requisiti minimi enunciati nella direttiva europea si riferiscono alle gallerie situate sulla rete stradale transeuropea. Nei paesi europei e altrove, i regolamenti e i requisiti per la sicurezza delle gallerie possono essere più restrittivi rispetto ai requisiti della direttiva. Tali norme possono originare dalla necessità di considerare le circostanze particolari nei singoli paesi e di creare un quadro normativo per le gallerie che non sono disciplinate dalla direttiva, come ad esempio particolari gallerie urbane.
Il Comitato tecnica per l’operatività delle gallerie stradali dell’AIPCR ha posto in evidenza le principali problematiche legate alla sicurezza delle gallerie attraverso la pubblicazione di una serie di relazioni prodotte nell’ambito di gruppi di lavoro dedicati. Oltre alle attività del Comitato e agli sviluppi in campo legislativo, anche diversi progetti di ricerca e reti tematiche, soprattutto in Europa, hanno contribuito a far conoscere e comprendere i principi della sicurezza delle gallerie, portando la comunità delle gallerie a concludere come vi sia un bisogno di un approccio integrato alla sicurezza delle gallerie stradali. Questi principi generali costituiscono l’oggetto della Sezione Principi generali del presente Manuale, mentre l’approccio integrato è affrontato nella Sezione Elementi di sicurezza e approccio integrato.
Maggiori dettagli sugli sforzi di cooperazione internazionale mirati a una migliore comprensione e a una maggiore sicurezza delle gallerie si possono trovare nei seguenti documenti:
Oltre a queste attività, l’AIPCR sostiene il Comitato sulla sicurezza operativa delle strutture sotterranee (ITA-COSUF) dell’Associazione mondiale delle gallerie (ITA) quale rete internazionale per lo scambio di esperienze e la promozione della sicurezza.
Fondamentali per l’approccio integrato alla sicurezza delle gallerie stradali sono la fissazione di criteri per i livelli di sicurezza, l’analisi della sicurezza e la valutazione dell’equilibrio tra i costi e i vantaggi allo scopo di raggiungere un livello accettabile di sicurezza. Essenziale in tal senso è la valutazione dei rischi, uno strumento chiave per la gestione della sicurezza delle gallerie, di cui si discute nella Sezione Valutazione dei rischi
Particolarmente importanti e meritevoli di attenzione nell’analisi e nella valutazione della sicurezza delle gallerie sono gli incendi in galleria, trattati nella Sezione Principi e strumenti per la sicurezza antincendio, e il trasporto di merci pericolose, di cui si discute nella Sezione Merci pericolose.
Per garantire la massima efficacia nella gestione della sicurezza delle gallerie, occorrono determinati strumenti finalizzati a sostenere la strategia, a guidare le decisioni critiche e a mantenere una visione costante e tracciabile di tutte le problematiche legate alla sicurezza per tutto il ciclo di vita della galleria. I tre principali strumenti relativi alla gestione della sicurezza delle gallerie sono la Documentazione sulla sicurezza, la Raccolta e analisi dei dati sugli eventi e le Ispezioni di sicurezza. Queste sono descritte in maniera più dettagliata nella Sezione Procedure di sicurezza
Nuovi requisiti in materia di sicurezza, unitamente a un aumento del traffico, si traducono nella riqualificazione delle gallerie esistenti. Questo solleva problemi specifici che sono esaminati nella Sezione Valutare e migliorare la sicurezza nelle gallerie esistenti
I contributi a questo capitolo sono stati coordinati dal Gruppo di lavoro 2 del comitato C4 (2008-2011), in seno al quale:
La gestione della sicurezza presenta sfide particolari nelle gallerie stradali, dove i pericoli legati ai veicoli in movimento che trasportano carichi sono significativi e le conseguenze di gravi incidenti possono essere influenzate in misura significativa dal comportamento umano che può essere difficile da prevedere (Capitolo Fattori umani). Occorre un approccio "olistico" per tenere conto di tutti gli aspetti del sistema che includono l’infrastruttura, il funzionamento, i servizi d’emergenza, gli utenti della strada e i veicoli.
La prima fase nella valutazione dei requisiti consiste nel definire gli obiettivi della sicurezza. Questi sono generalmente stabiliti a livello nazionale in conformità alle leggi, i regolamenti e gli standard nazionali, dove le disposizioni in materia di sicurezza sono una funzione delle caratteristiche specifiche della galleria e dei rischi associati secondo la definizione data tramite l’analisi e la valutazione. L’analisi dei rischi e la valutazione della loro accettabilità sono trattate nella Sezione Valutazione dei rischi del presente Manuale.
Il principio fondamentale da seguire è che, in caso di emergenza in una galleria, gli utenti della galleria devono attuare il cosiddetto auto-soccorso. Dopo la fase di auto-soccorso in una situazione di emergenza, i servizi antincendio e di salvataggio interverranno per spegnere l’incendio e per fornire assistenza agli utenti eventualmente rimasti nella galleria che non sono in grado di attuare l’auto-soccorso.
Benché gli obiettivi di sicurezza possano essere definiti in vari modi, l’AIPCR, l’UNECE e l’Unione europea concordano nel ritenere che gli obiettivi in senso lato debbano essere:
Fig. 2.1-1: Cerchio della sicurezza
La sicurezza integrata per le gallerie (Sezione Elementi di sicurezza e approccio integrato) richiede che sia prestata attenzione a entrambi gli obiettivi indicati. Un simile approccio può essere presentato come un "cerchio della sicurezza", dall’azione attiva e prevenzione, passando per l’attenuazione, l’intervento e la valutazione, per tornare infine all’azione attiva come mostrato nella Fig. 2.1-1. Maggiori informazioni sugli obiettivi e sui principi generali di sicurezza sono fornite nel Capitolo 3 "General principles" della relazione 2007R07.
Le informazioni riguardanti ognuno degli argomenti sopra riportati sono fornite nei relativi capitoli del presente Manuale, come mostrato in precedenza. Informazioni di carattere generale sulla scelta delle misure di sicurezza si possono trovare nei seguenti documenti:
Lo scopo della pianificazione e implementazione della sicurezza è quello di raggiungere il giusto equilibrio tra i criteri ottimali in termini di livello di sicurezza e i costi ragionevoli di costruzione e operatività. Un simile equilibrio può essere raggiunto con un approccio integrato alla sicurezza delle gallerie (Sezione Elementi di sicurezza e approccio integrato).
La sicurezza non si realizza nella semplice adozione di tutte le possibili misure di sicurezza, bensì è il risultato dell’equilibrio tra i fattori di rischio previsti e le misure di sicurezza adottate.
Con la formulazione e lo sviluppo dei regolamenti, delle raccomandazioni e delle linee guida internazionali, si rende necessaria la definizione di un quadro generale che tenga conto di tutti gli aspetti della sicurezza delle gallerie. Un simile quadro potrebbe contenere i seguenti elementi principali:
Questi elementi di sicurezza sono descritti nel CCapitolo 5 "Elements in an integrated approach" della relazione 2007R07.
Fig. 2.2-1: Approccio integrato
Un approccio integrato è un quadro generale entro il quale pianificare, progettare, costruire e gestire una nuova galleria o una riqualificazione di una galleria esistente, nel rispetto dei livelli di sicurezza richiesti in ogni fase della vita della galleria. Ciò deve avvenire in conformità a un piano di sicurezza, nel rispetto delle corrette procedure di sicurezza.
La figura qui di fianco presenta una rappresentazione schematica di un approccio integrato proposto per la sicurezza delle gallerie nuove ed esistenti, comprendente gli elementi sopra elencati (figura dal CCapitolo 6 "Conclusion" della relazione 2007R07.)
Le informazioni sugli eventi e sugli incidenti nelle gallerie, così come gli insegnamenti tratti, sono stati affrontati in varie relazioni del Comitato gallerie stradali AIPCR. Le prime relazioni presentano un censimento statistico dei guasti, degli incidenti e degli incendi in gallerie selezionate, così come gli insegnamenti tratti da tali eventi per la progettazione geometrica della galleria, la progettazione del sistema di sicurezza e le linee guida operative – fornendo così una raccolta di dati di vitale importanza per gli ingegneri e i responsabili decisionali coinvolti nella progettazione delle gallerie:
Gli eventi verificatisi nel traforo del Monte Bianco, nel Tauerntunnel e nel traforo del San Gottardo (1999 e 2001) hanno accresciuto la consapevolezza circa il possibile impatto degli incidenti nelle gallerie. Benché la probabilità che gli incidenti degenerino in eventi di grande portata è scarsa, le conseguenze possono essere gravi in termini di vittime, danni alla struttura e impatto sull’economia dei trasporti.
Anno | Galleria | Lunghezza | Numero di canne | Vittime |
---|---|---|---|---|
1978 | Velsen (Paesi Bassi) | 770 m | 2 | 5 morti e 5 feriti |
1979 | Nihonzaka (Giappone) | 2 km | 2 | 7 morti e 2 feriti |
1980 | Sakai (Giappone) | 460 m | 2 | 5 morti e 5 feriti |
1982 | Caldecott (USA) | 1,1 km | 3 | 7 morti e 2 feriti |
1983 | Pecorile (vicino a Genova, Italia) | 660 m | 2 | 9 morti e 22 feriti |
1996 | Isola delle Femmine (Italia) | 148 m | 2 | 5 morti e 20 feriti |
1999 | Monte Bianco (Francia-Italia) | 11,6 km | 1 | 39 morti |
1999 | Tauern (Austria) | 6,4 km | 1 | 12 morti e 40 feriti |
2001 | Gleinalm (Austria) | 8,3 km | 1 | 5 morti e 4 feriti |
2001 | San Gottardo (Svizzera) | 16,9 km | 1 | 11 morti |
2006 | Galleria Viamala (Svizzera) | 750 m | 1 | 9 morti e 6 feriti |
Un’illustrazione più completa si può trovare nella Tabella 2.1 "Serious fire accidents in road tunnels" della relazione 05.16.B.
Queste tragedie hanno portato in primo piano l’esigenza di migliorare la preparazione in caso di incidenti in galleria, così come di potenziare le capacità di prevenzione e attenuazione. Ciò si può realizzare attraverso la definizione di criteri di progettazione sicura per le nuove gallerie, una gestione efficace e l’eventuale riqualificazione delle gallerie esistenti, nonché una migliore informazione e comunicazione con gli utenti delle gallerie. L’indagine condotta a seguito dell’incendio nel traforo del Monte Bianco è giunta alla conclusione che è possibile ridurre considerevolmente le conseguenze fatali attraverso:
Nel Capitolo 3 "Lessons learned from recent fires" della relazione 05.16.B si trova una descrizione particolareggiata degli incidenti nel traforo del Monte Bianco, nel Tauerntunnel e nel traforo del San Gottardo, comprendente la configurazione originaria delle gallerie e una guida dettagliata sull’incidente, sulla dinamica dell’incendio e sul comportamento degli operatori, dei servizi d’emergenza e degli utenti, come pure la presentazione degli insegnamenti tratti. . Gli insegnamenti tratti sono riassunti nella Tabella 3.5 di questa relazione. Informazioni simili sono fornite in Routes/Roads 324 "A comparative analysis of the Mont-Blanc, Tauern and Gotthard tunnel fires" (ottobre 2004) a pag. 24.
Dopo l’incidente del 24 marzo 1999, il traforo del Monte Bianco ha dovuto subire importanti interventi di rinnovo prima di poter essere riaperto al traffico. In particolare, buona parte degli interventi di ripristino progettati hanno riguardato il sistema di ventilazione - una descrizione del dimensionamento, del funzionamento automatico e dei test antincendio su vasta scala si può trovare nell Appendice 12.2 "The Mont Blanc Tunnel Renovation" della relazione 05.16.B.
Si veda l’ Appendice 8 "Austrian statistical study of 2005: Comparative Analysis of Safety in Tunnels, during 1999-2003 period" della relazione 2009 R08 per un confronto tra la sicurezza del traffico nelle gallerie stradali su autostrade e strade di grande comunicazione e la sicurezza su altri tipi di strade, come pure tra la sicurezza del traffico nelle gallerie a traffico bidirezionale e la sicurezza nelle gallerie a traffico unidirezionale.
In passato, in molti paesi, la progettazione della sicurezza delle gallerie stradali si basava in larga misura sulle prescrizioni contenute in regolamenti e linee guida. Se le prescrizioni applicabili delle relative linee guida erano soddisfatte, la galleria era ritenuta sicura.
Questo approccio prescrittivo presenta tuttavia alcuni difetti:
Di conseguenza, in aggiunta all’approccio prescrittivo, è opportuno utilizzare un approccio basato sul rischio – la cosiddetta valutazione dei rischi – allo scopo di considerare le caratteristiche specifiche di un sistema galleria (comprendente veicoli, utenti, operatività, servizi d’emergenza e infrastruttura) e il loro impatto sulla sicurezza.
Un approccio basato sui rischi può occuparsi di varie tipologie di rischio, tra cui il danno nei confronti di un gruppo specifico di persone (rischio sociale) o di una singola persona (rischio individuale), la perdita di proprietà, danni all’ambiente o a valori immateriali. Di solito, le analisi dei rischi per le gallerie stradali si concentrano sul rischio sociale degli utenti delle gallerie, che può essere espresso come il numero atteso di decessi all’anno oppure come la curva nello schema FN che mostra la relazione tra frequenza e conseguenze (in termini di numero di decessi) dei possibili incidenti in galleria.
La valutazione dei rischi è un approccio sistematico per analizzare le sequenze e le interrelazioni nei potenziali eventi o incidenti, in modo da individuare i punti deboli nel sistema e riconoscere le possibili misure di miglioramento. Il processo di valutazione dei rischi si articola in tre fasi:
Il diagramma di flusso semplificato nella Figura 2.4-1 illustra le principali fasi del processo di valutazione dei rischi.
Fig. 2.4-1: Diagramma di flusso della procedura di valutazione dei rischi
La valutazione dei rischi delle gallerie stradali consente una valutazione dei rischi strutturata, armonizzata e trasparente per una specifica galleria, inclusa la considerazione dei fattori d’influenza rilevanti e delle loro interazioni. I modelli di valutazione dei rischi assicurano una comprensione di gran lunga migliore dei processi relativi ai rischi rispetto ai concetti basati soltanto sull’esperienza. Essi permettono inoltre di valutare le misure di sicurezza aggiuntive migliori in termini di attenuazione dei rischi e di confrontare le varie alternative.Di conseguenza, l’approccio di valutazione dei rischi nel contesto della gestione della sicurezza delle gallerie può essere un utile complemento all’attuazione dei requisiti prescritti negli standard e nelle linee guida. Nella pratica esistono metodi diversi per affrontare tipi diversi di problemi. Si raccomanda di selezionare il metodo migliore disponibile per uno specifico problema.
Benché i modelli dei rischi cerchino di avvicinarsi il più possibile alla realtà e di implementare dati di base realistici, è importante ricordare che i modelli non possono mai prevedere eventi reali e che permane un grado di incertezza e indeterminazione nei risultati. Considerando tale incertezza, i risultati dell’analisi quantitativa dei rischi devono essere ritenuti esatti soltanto in certa misura e devono essere supportati da studi di sensibilità o simili. La valutazione dei rischi tramite confronto relativo (ad es. di uno stato esistente rispetto a uno stato di riferimento di una galleria) può migliorare la solidità delle conclusioni tratte, ma occorre prestare attenzione nella definizione della galleria di riferimento.
I principi di base e i componenti importanti delle metodologie di analisi dei rischi sono presentati nella : Relazione tecnica 2008R02 "Risk analysis for road tunnels".
Tale relazione presenta inoltre un’indagine sui metodi pratici oltre che una raccolta di casi di studio.
I vari approcci alla valutazione dei rischi sono presentati e discussi in una nuova relazione intitolata: "Current practice for risk evaluation for road tunnels". Tale relazione include anche aggiornamenti relativi all’analisi dei rischi ed è attualmente in corso di ultimazione
Tra i possibili rischi da considerare nelle gallerie stradali, gli incendi dei veicoli sono quelli che destano maggiori preoccupazioni, in quanto si tratta di eventi tutt’altro che rari e le loro conseguenze possono essere molto più gravi in galleria che non all’aperto se non si adottano misure appropriate. Per questo motivo, diverse relazioni dell’AIPCR si occupano della problematica della sicurezza antincendio nelle gallerie stradali.
Parte del materiale incluso in queste relazioni si riferisce a specifiche caratteristiche delle gallerie e viene trattato nei capitoli corrispondenti del presente manuale, ad esempio:
Tuttavia, prima di poter definire misure di sicurezza antincendio, devono essere disponibili i principi generali, le informazioni di base sugli incendi in galleria e i metodi di studio. Sono questi gli aspetti trattati nella presente sezione.
Sulla base degli obiettivi generali di sicurezza per le gallerie stradali indicati nella Sezione Principi generali precedente, sono stati proposti obiettivi più precisi per il controllo degli incendi e del fumo:
Tali obiettivi sono discussi nella Sezione I "Objectives of fire and smoke control" della relazione 05.05.B, che comprende una discussione dettagliata sui criteri di sostenibilità in caso di incendio. Orientamenti complementari sono inclusi nella Sezione 2 "Safety concepts for tunnel fires" della relazione 05.16.B.
Per aiutare a valutare il rischio e fornire dati utilizzabili come base per la progettazione, la Sezione II "Fire risk and design fires" della relazione 05.05B. fornisce informazioni sulla frequenza degli incendi, gli incendi di progetto e gli scenari di incendi di progetto. Gli incendi di progetto per le condizioni di sicurezza per la vita sono normalmente specificati come un tasso di rilascio di calore costante o variabile nel tempo, relativo ai veicoli del tipo ipotizzato nell’incendio (ad es. una o più auto passeggeri o un veicolo pesante) e ai carichi trasportati. Orientamenti sulla selezione degli incendi di progetto sono disponibili nella relazione AIPCR "Design Fire Characteristics for Road Tunnels".
La comprensione del comportamento del fumo durante un incendio in galleria è fondamentale per ogni aspetto della progettazione e dell’operativa della galleria. Tale comprensione influenzerà il tipo e le dimensioni del sistema di ventilazione da installare, il suo funzionamento durante un’emergenza e le procedure di risposta che saranno sviluppate per consentire agli operatori e ai servizi d’emergenza di gestire in sicurezza l’evento. Una discussione dettagliata sull’argomento si può trovare nella Sezione III "Smoke behaviour" della relazione 05.05.B e nella Sezione 1 "Basic principles of smoke and heat progress at the beginning of a fire" della relazione 05.16.B,dove viene analizzata in maniera approfondita l’influenza di diversi parametri (traffico, entità dell’incendio, condizioni di ventilazione, geometria della galleria) nell’evoluzione di un evento.
Per aiutare i ricercatori e i progettisti, una descrizione esauriente delle tecniche di base (risultati sperimentali completi e su piccola scala) e avanzate (simulazione al computer) disponibili per affrontare gli studi sulla sicurezza antincendio è fornita nella Sezione IV "Study methods" della relazione 05.05.B.
Le merci pericolose sono importanti per la produzione industriale così come nella vita quotidiana e devono essere trasportate. Tuttavia, è risaputo che queste merci possono provocare gravi pericoli se rilasciate in un incidente, su tratti di strada a cielo aperto o nelle gallerie. Gli incidenti che coinvolgono merci pericolose sono rari, ma possono tradursi in un grande numero di vittime e in gravi danni materiali e ambientali. Sono necessarie misure speciali per assicurare un trasporto quanto più sicuro possibile. Per questi motivi, il trasporto di merci pericolose è severamente disciplinato nella maggior parte dei paesi.
Il trasporto di merci pericolose solleva problemi specifici nelle gallerie, in quanto un incidente può avere conseguenze ancora più gravi nell’ambiente ristretto di una galleria. Si devono trattare le seguenti domande:
Dal 1996 al 2001, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e l’AIPCR hanno svolto un importante progetto congiunto di ricerca allo scopo di fornire risposte razionali alle domande sopra riportate: OECD. Transport of dangerous goods through road tunnels. Safety in Tunnels, Parigi: Pubblicazione OCSE, 2001 ISBN 92-64-19651-X. I seguenti paragrafi riassumono i risultati di questo progetto e gli ulteriori sviluppi.
La prima fase del progetto di ricerca congiunto OCSE/AIPCR è stata un’indagine internazionale sui regolamenti relativi al trasporto su strada di merci pericolose in generale e nelle gallerie.
L’indagine ha mostrato che tutti i paesi esaminati avevano regolamenti coerenti per il trasporto di merci pericolose su strada in generale e che tali regolamenti erano standardizzati in gran parte del mondo. Ad esempio, l’ADR (Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose) trova impiego in Europa e nella parte asiatica della Federazione Russa. La maggior parte degli Stati statunitensi e delle province del Canada adottano codici conformi ai Regolamenti modello delle Nazioni Unite. Australia e Giappone avevano dei codici propri, ma l’Australia si è allineata al sistema delle Nazioni Unite.
L’indagine ha però evidenziato anche una varietà di regolamenti riguardanti il trasporto di merci pericolose nelle gallerie. Le restrizioni applicate nelle gallerie indicano variazioni considerevoli tra i paesi e persino tra le gallerie in uno stesso Stato. L’incoerenza dei regolamenti per le gallerie ha posto problemi in termini di organizzazione del trasporto delle merci pericolose, oltre a comportare la violazione delle restrizioni da parte di diversi veicoli che trasportano merci pericolose.
Nell’ambito del progetto congiunto, l’OCSE e l’AIPCR hanno formulato una proposta per un sistema di regolamentazione armonizzato. Tale proposta è stata ulteriormente sviluppata dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) e quindi implementata in Europa nel 2007 con ulteriori revisioni dell’ADR.
L’armonizzazione si basa sull’assunto che nelle gallerie vi siano tre pericoli principali che possono causare numerose vittime o gravi danni alla struttura della galleria e che sono classificabili come segue, in ordine di conseguenze decrescenti e di efficacia crescente delle misure di attenuazione: (a) esplosioni; (b) emissioni di gas tossici o liquidi tossici volatili; (c) incendi. La restrizione delle merci pericolose in una galleria avviene attraverso la sua assegnazione a una delle cinque categorie contraddistinte con le lettere maiuscole dalla A alla E. Il principio di queste categorie è il seguente:
Categoria A | Nessuna restrizione per il trasporto di merci pericolose |
---|---|
Categoria B | Restrizione per le merci pericolose che possono provocare un’esplosione molto violenta |
Categoria C | Restrizione per le merci pericolose che possono provocare un’esplosione molto violenta, un’esplosione violenta o un considerevole rilascio di sostanze tossiche |
Categoria D | Restrizione per le merci pericolose che possono provocare un’esplosione molto violenta, un’esplosione violenta, un considerevole rilascio di sostanze tossiche o un grande incendio |
Categoria E | Restrizione per tutte le merci pericolose (eccetto cinque merci con pericolo molto limitato) |
Maggiori informazioni su questo argomento sono disponibili nei seguenti siti web:
Bandire le merci pericolose da una galleria non elimina i rischi, bensì li modifica e li sposta in un luogo differente, dove il rischio complessivo potrebbe essere anche maggiore (ad es. deviazione attraverso un’area urbana densamente abitata). Per questo motivo, il progetto di ricerca congiunto OCSE/AIPCR ha raccomandato che le decisioni sull’autorizzazione/restrizione delle merci pericolose in una galleria si basino su un confronto tra le varie alternative e tengano conto del percorso in galleria così come dei possibili percorsi alternativi.
È stato proposto un processo decisionale logico, con la struttura mostrata nella figura seguente. Le prime fasi devono produrre indicatori di rischio oggettivi, basati sull’analisi quantitativa dei rischi (AQR). Le ultime fasi devono invece considerare i dati economici e altri dati, così come le preferenze politiche del responsabile decisionale (ad es. l’avversione ai rischi). Queste ultime fasi si potrebbero basare su un modello di supporto decisionale (MSD).
Fig. 2.6-2: Processo decisionale logico
Ulteriori informazioni ed esempi applicativi si possono trovare nei seguenti riferimenti dell’AIPCR:
Il progetto di ricerca congiunto OCSE/AIPCR include inoltre un’indagine sulle misure che potrebbero ridurre la probabilità e/o le conseguenze di un incidente con merci pericolose in una galleria dove tali merci siano consentite.
Per prima cosa è stato definito uno stato dell’arte che ha permesso di individuare e descrivere tutte le misure possibili, la maggior parte delle quali sono descritte nella parte 2 del presente manuale (capitoli 6-9). La seconda fase più impegnativa ha riguardato lo sforzo di valutare l’efficacia rispetto ai costi di tali misure con riferimento ai pericoli delle merci pericolose. I costi non sono stati esaminati in maniera dettagliata, in quanto cambiano in funzione del particolare progetto di una galleria e possono essere studiati per ogni singolo progetto. Ci si è concentrati quindi sull’efficacia delle misure.
Alcune delle possibili misure di riduzione dei rischi sono considerate direttamente nel modello AQR sviluppato nell’ambito del progetto (v. sopra). Queste sono state chiamate misure "originarie". L’efficacia di ciascuna di queste misure, o di ogni combinazione di misure, può essere valutata applicando il modello con o senza le misure e confrontando i risultati. Sono state svolte numerose prove che hanno dimostrato l’impossibilità di giungere a una conclusione generale in merito all’efficacia delle misure, in quanto l’efficacia dipende in larga misura dal caso specifico. La valutazione dell’efficacia deve quindi avvenire di progetto in progetto.
L’efficacia delle altre misure "non originarie" è stata molto più difficile da valutare e sono stati proposti dei metodi per tenerne in considerazione alcune. Maggiori informazioni si possono trovare nel capitolo VII della relazione di progetto dell’OCSE (Risk reduction measures).
Per garantire la sicurezza nelle gallerie stradali, occorre adottare le necessarie misure strutturali, tecniche e organizzative così da prevenire il più possibile il verificarsi di eventi e ridurne al minimo l’impatto. Il livello di sicurezza nelle gallerie è influenzato in vario grado da una serie di fattori che possono essere riassunti collettivamente in quattro gruppi principali: utenti della strada, infrastruttura, veicoli e operatività.
La maggior parte delle misure richieste per garantire la sicurezza in galleria si basa sui fattori d’influenza sopra indicati e mira a prevenire o ad attenuare il pericolo derivante da comportamenti scorretti degli utenti, da installazioni od operazioni inadeguate in galleria, da difetti tecnici dei veicoli o da altri problemi. Si veda il Capitolo 1 "Why are tools for tunnel safety management needed?" della relazione 2009R08.
Tutte le misure di sicurezza necessarie sopra indicate devono essere combinate nell’ambito di una gestione efficace della sicurezza in galleria. Per garantire la massima efficacia nella gestione della sicurezza delle gallerie, occorrono determinati strumenti finalizzati a sostenere la strategia, guidare le decisioni critiche e mantenere un’attenzione costante e tracciabile su tutte le problematiche legate alla sicurezza per tutto il ciclo di vita della galleria. I tre principali "strumenti" per la gestione della sicurezza delle gallerie sono descritti seguito.
La documentazione sulla sicurezza è un aspetto chiave della gestione della sicurezza e deve essere compilata per ogni galleria. La richiesta di questo genere di informazioni può variare e dipende dalla fase di vita nella quale si trova la galleria: progettazione, messa in servizio od operatività. Nella fase di progettazione, la documentazione sulla sicurezza si concentra sulla descrizione dell’infrastruttura della galleria e sulle previsioni di traffico, mentre nella fase di operatività acquistano importanza gli aspetti operativi, come i piani d’emergenza e le misure per il trasporto di merci pericolose. Il grado di dettaglio delle informazioni aumenta con il progredire del progetto. La documentazione sulla sicurezza deve includere documenti "dinamici" che vengono continuamente sviluppati e aggiornati e che comprendono la specifica delle modifiche all’infrastruttura della galleria, i dati del traffico ecc. così come le scoperte importanti derivanti dall’esperienza operativa (ossia analisi degli eventi significativi, esercitazioni di sicurezza ecc.). Per maggiori informazioni consultare il Capitolo 2 "Road Tunnel Safety Documentation" della relazione 2009R08.
La raccolta e l’analisi dei dati sugli eventi, così come specificato nel Capitolo 3 "Collection and Analysis of Data on Road Tunnel Incidents" della relazione 2009R08 sono essenziali per la valutazione dei rischi di una galleria e per il miglioramento delle sue misure di sicurezza. Esse si articolano in un duplice processo, che comincia a livello della galleria locale per coprire esigenze specifiche come i dati d’inserimento per l’analisi dei rischi e si estende poi fino a soddisfare gli obblighi giuridici come la comunicazione delle statistiche a livello nazionale/internazionale. La valutazione degli accadimenti specifici (incidenti ed eventi) può aiutare a individuare specifici pericoli in una galleria, nonché a ottimizzare le procedure operative e la reazione dei sistemi di sicurezza. Come l’analisi degli incidenti reali, l’analisi dei dati ottenuti dalle esercitazioni di sicurezza può aiutare ad acquisire esperienza nella gestione degli eventi in circostanze realistiche.
Le ispezioni di sicurezza, come spiegato nel Capitolo 4 della relazione tecnica 2009R08 (Safety Inspections of Road Tunnels), sono uno strumento per valutare il livello attuale di sicurezza della galleria in rapporto a un quadro giuridico (ad es. una direttiva europea) oppure rispetto a un livello accettato di rischio. L’AIPCR ha sviluppato uno schema organizzativo basato sulla direttiva 2004/54/CE per descrivere la catena della responsabilità della sicurezza per ciò che concerne le ispezioni di sicurezza e chiarire le responsabilità delle parti coinvolte. Vengono inoltre proposti i contenuti di un’ispezione di sicurezza (infrastruttura e sistemi, documentazione sulla sicurezza e procedure esistenti, organizzazione della gestione della galleria, formazione e garanzia di qualità) unitamente a una roadmap completa con tutte le fasi necessarie e la preparazione richiesta per eseguire un’ispezione di sicurezza.
A seguito delle gravi tragedie verificatesi nelle gallerie (incendio nel traforo del Monte Bianco nel 1999, incendio nel Tauerntunnel nel 1999 o incendio nel traforo del San Gottardo nel 2001), è stata rivolta particolare attenzione agli standard di sicurezza delle gallerie esistenti. Le gallerie esistenti richiedono approcci e strumenti specifici per individuare e valutare l’esigenza di programmi di riqualificazione a livello di sicurezza. A questi gravi incendi in galleria hanno fatto seguito ricerche e studi approfonditi, che hanno dimostrato che la maggior parte delle gallerie esistenti necessitano di mezzi ulteriori e specifici per garantire un ambiente sicuro agli utenti. Anche nei casi in cui siano stati eseguiti precedenti interventi di miglioramento, le gallerie esistenti possono non essere conformi agli attuali standard di sicurezza a causa di successivi aggiornamenti intervenuti nei regolamenti.
Questi eventi e i successivi studi hanno accresciuto la consapevolezza del rischio delle gallerie tra i soggetti coinvolti nelle gallerie stradali, dai progettisti e operatori ai rappresentanti delle autorità. È divenuto chiaro che la riqualificazione ai fini della sicurezza non è soltanto una questione di migliorare la struttura e/o i sistemi, ma che vi è anche, e talvolta soprattutto, una forte esigenza di chiarire l’organizzazione della gestione della sicurezza e di adattare le procedure.
Nella valutazione della sicurezza delle gallerie esistenti, si deve prestare particolare attenzione alle modifiche nell’ambiente della galleria (volume e composizione del traffico, trasporto di merci pericolose, opere di costruzione nell’area circostante ecc.) che possono rendere necessaria un’intensificazione delle misure.
Viene proposto un approccio strutturato per valutare e preparare i programmi di rifacimento con due compiti principali:
Il processo multifase per la preparazione di un programma di rinnovo personalizzato per una galleria in servizio può essere riassunto nel diagramma di flusso seguente. Esso descrive i collegamenti funzionali tra le varie fasi e i loro rispettivi output.
Nel dettaglio, il contenuto di ogni fase deve essere adattato alle condizioni specifiche della singola galleria, al suo ambiente e, naturalmente, alla prassi locale specifica.
Fig. 2.8-1: Diagramma di flusso del processo multifase
In caso contrario, la fase 3 può porre in evidenza urgenti misure di attenuazione che possono essere attuate immediatamente allo scopo di migliorare il livello di sicurezza della galleria con azioni non sostanziali, come ad esempio barriere di chiusura, segnaletica o misure per il controllo del traffico. In alcuni casi, tali misure possono essere sufficienti per ottenere il livello di sicurezza richiesto.
Se sono richieste opere più sostanziali, le modifiche temporanee delle condizioni operative possono essere uno strumento utile per accrescere temporaneamente il livello di sicurezza della galleria, se necessario.
La preparazione delle opere di rinnovo per una galleria in servizio è un processo iterativo, in quanto si tratta di una combinazione di aspetti tecnici, misure di sicurezza, implicazione dei costi e restrizioni all'avanzamento dei lavori. Questo spiega perché le fasi 4 e 5 possono essere affinate più volte per ottenere un programma di rifacimento adattato che tenga conto di tutti i parametri rilevanti che possono influire sulla decisione. Le attività di progettazione possono iniziare dopo la fase 5.
La nuova relazione "Assessing and improving Safety in Existing Road Tunnels" fornisce le linee guida per ciascuna fase di questo processo, fino alla definizione di un programma di miglioramento.
Sono presentati i punti deboli tipici (carenze di sicurezza) nelle gallerie esistenti. Inoltre, casi di studio delle gallerie esistenti in Europa dimostrano la strategia adottata per le opere di rinnovo e le misure di riqualificazione attuate.