Road Tunnels Manual

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2.6. Merci pericolose  

Le merci pericolose sono importanti per la produzione industriale così come nella vita quotidiana e devono essere trasportate. Tuttavia, è risaputo che queste merci possono provocare gravi pericoli se rilasciate in un incidente, su tratti di strada a cielo aperto o nelle gallerie. Gli incidenti che coinvolgono merci pericolose sono rari, ma possono tradursi in un grande numero di vittime e in gravi danni materiali e ambientali. Sono necessarie misure speciali per assicurare un trasporto quanto più sicuro possibile. Per questi motivi, il trasporto di merci pericolose è severamente disciplinato nella maggior parte dei paesi.

Il trasporto di merci pericolose solleva problemi specifici nelle gallerie, in quanto un incidente può avere conseguenze ancora più gravi nell’ambiente ristretto di una galleria. Si devono trattare le seguenti domande:

  • I movimenti di merci pericolose devono essere ristretti in alcune gallerie, e su cosa dovrebbero basarsi le decisioni in merito a tali restrizioni?
  • Quale tipo di regolamento si deve applicare per limitare i movimenti di merci pericolose nelle gallerie?
  • Se le merci pericolose sono consentite, quali misure di riduzione dei rischi devono essere attuate e qual è la loro efficacia?

Dal 1996 al 2001, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e l’AIPCR hanno svolto un importante progetto congiunto di ricerca allo scopo di fornire risposte razionali alle domande sopra riportate: OECD. Transport of dangerous goods through road tunnels. Safety in Tunnels, Parigi: Pubblicazione OCSE, 2001 ISBN 92-64-19651-X. I seguenti paragrafi riassumono i risultati di questo progetto e gli ulteriori sviluppi.

2.6.1. Regolamenti relativi al trasporto di merci pericolose nelle gallerie

La prima fase del progetto di ricerca congiunto OCSE/AIPCR è stata un’indagine internazionale sui regolamenti relativi al trasporto su strada di merci pericolose in generale e nelle gallerie.

L’indagine ha mostrato che tutti i paesi esaminati avevano regolamenti coerenti per il trasporto di merci pericolose su strada in generale e che tali regolamenti erano standardizzati in gran parte del mondo. Ad esempio, l’ADR (Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose) trova impiego in Europa e nella parte asiatica della Federazione Russa. La maggior parte degli Stati statunitensi e delle province del Canada adottano codici conformi ai Regolamenti modello delle Nazioni Unite. Australia e Giappone avevano dei codici propri, ma l’Australia si è allineata al sistema delle Nazioni Unite.

L’indagine ha però evidenziato anche una varietà di regolamenti riguardanti il trasporto di merci pericolose nelle gallerie. Le restrizioni applicate nelle gallerie indicano variazioni considerevoli tra i paesi e persino tra le gallerie in uno stesso Stato. L’incoerenza dei regolamenti per le gallerie ha posto problemi in termini di organizzazione del trasporto delle merci pericolose, oltre a comportare la violazione delle restrizioni da parte di diversi veicoli che trasportano merci pericolose.

Nell’ambito del progetto congiunto, l’OCSE e l’AIPCR hanno formulato una proposta per un sistema di regolamentazione armonizzato. Tale proposta è stata ulteriormente sviluppata dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) e quindi implementata in Europa nel 2007 con ulteriori revisioni dell’ADR.

L’armonizzazione si basa sull’assunto che nelle gallerie vi siano tre pericoli principali che possono causare numerose vittime o gravi danni alla struttura della galleria e che sono classificabili come segue, in ordine di conseguenze decrescenti e di efficacia crescente delle misure di attenuazione: (a) esplosioni; (b) emissioni di gas tossici o liquidi tossici volatili; (c) incendi. La restrizione delle merci pericolose in una galleria avviene attraverso la sua assegnazione a una delle cinque categorie contraddistinte con le lettere maiuscole dalla A alla E. Il principio di queste categorie è il seguente:

Tabella 2.6-1: Elenco delle 5 categorie ADR
Categoria A Nessuna restrizione per il trasporto di merci pericolose
Categoria B Restrizione per le merci pericolose che possono provocare un’esplosione molto violenta
Categoria C Restrizione per le merci pericolose che possono provocare un’esplosione molto violenta, un’esplosione violenta o un considerevole rilascio di sostanze tossiche
Categoria D Restrizione per le merci pericolose che possono provocare un’esplosione molto violenta, un’esplosione violenta, un considerevole rilascio di sostanze tossiche o un grande incendio
Categoria E Restrizione per tutte le merci pericolose (eccetto cinque merci con pericolo molto limitato)

Maggiori informazioni su questo argomento sono disponibili nei seguenti siti web:

2.6.2. Scelta del regolamento più appropriato per una galleria

Bandire le merci pericolose da una galleria non elimina i rischi, bensì li modifica e li sposta in un luogo differente, dove il rischio complessivo potrebbe essere anche maggiore (ad es. deviazione attraverso un’area urbana densamente abitata). Per questo motivo, il progetto di ricerca congiunto OCSE/AIPCR ha raccomandato che le decisioni sull’autorizzazione/restrizione delle merci pericolose in una galleria si basino su un confronto tra le varie alternative e tengano conto del percorso in galleria così come dei possibili percorsi alternativi.

È stato proposto un processo decisionale logico, con la struttura mostrata nella figura seguente. Le prime fasi devono produrre indicatori di rischio oggettivi, basati sull’analisi quantitativa dei rischi (AQR). Le ultime fasi devono invece considerare i dati economici e altri dati, così come le preferenze politiche del responsabile decisionale (ad es. l’avversione ai rischi). Queste ultime fasi si potrebbero basare su un modello di supporto decisionale (MSD).

Fig. 2.6-2: Processo decisionale logicoIl progetto OCSE/AIPCR ha sviluppato sia un modello AQR sia un MSD. Il modello AQR trova attualmente impiego in diversi paesi. Si tratta di un modello di analisi dei rischi basato sul sistema (v. capitolo 2.4 per la definizione), che produce indicatori del rischio sociale (curve F-N per gli utenti della galleria e per la popolazione limitrofa permanente), del rischio individuale (per le persone che vivono in maniera permanente in prossimità della galleria) e dei danni alla galleria e all’ambiente. È applicabile ai percorsi sia in galleria sia a cielo aperto e permette dunque di confrontare i rischi sui vari percorsi alternativi. Il modello si basa su 13 scenari di incidente rappresentativi di ognuna delle cinque categorie di gallerie (benché le categorie D ed E non possano essere distinte in quanto comportano rischi simili). Può essere acquistato presso l’AIPCR ed è descritto più dettagliatamente nel suo sito web.

Ulteriori informazioni ed esempi applicativi si possono trovare nei seguenti riferimenti dell’AIPCR:

2.6.3. Misure di riduzione dei rischi

Il progetto di ricerca congiunto OCSE/AIPCR include inoltre un’indagine sulle misure che potrebbero ridurre la probabilità e/o le conseguenze di un incidente con merci pericolose in una galleria dove tali merci siano consentite.

Per prima cosa è stato definito uno stato dell’arte che ha permesso di individuare e descrivere tutte le misure possibili, la maggior parte delle quali sono descritte nella parte 2 del presente manuale (capitoli 6-9). La seconda fase più impegnativa ha riguardato lo sforzo di valutare l’efficacia rispetto ai costi di tali misure con riferimento ai pericoli delle merci pericolose. I costi non sono stati esaminati in maniera dettagliata, in quanto cambiano in funzione del particolare progetto di una galleria e possono essere studiati per ogni singolo progetto. Ci si è concentrati quindi sull’efficacia delle misure.

Alcune delle possibili misure di riduzione dei rischi sono considerate direttamente nel modello AQR sviluppato nell’ambito del progetto (v. sopra). Queste sono state chiamate misure "originarie". L’efficacia di ciascuna di queste misure, o di ogni combinazione di misure, può essere valutata applicando il modello con o senza le misure e confrontando i risultati. Sono state svolte numerose prove che hanno dimostrato l’impossibilità di giungere a una conclusione generale in merito all’efficacia delle misure, in quanto l’efficacia dipende in larga misura dal caso specifico. La valutazione dell’efficacia deve quindi avvenire di progetto in progetto.

L’efficacia delle altre misure "non originarie" è stata molto più difficile da valutare e sono stati proposti dei metodi per tenerne in considerazione alcune. Maggiori informazioni si possono trovare nel capitolo VII della relazione di progetto dell’OCSE (Risk reduction measures).

Reference sources

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