Manuale delle Gallerie Stradali
Le gallerie, inizialmente realizzate nell’intento di superare un ostacolo (in genere una montagna), negli ultimi anni sono diventate sempre più complesse, integrando impianti (tra cui i sistemi di ventilazione) e metodi operativi sempre più complicati. Questi ultimi comprendono l’utilizzo di sistemi di controllo e di supervisione che consentono di gestire decine di centinaia di elementi da controllare, oltre a poter includere scenari di gestione sempre più sofisticati.
A seguito delle tragedie verificatesi nel traforo del Monte Bianco, nel Tauerntunnel e nel traforo del San Gottardo nel 1999 e nel 2001, si è rafforzata la necessità di riconoscere tutti gli aspetti relativi alla sicurezza come un unico sistema olistico. Questo si è tradotto nell’integrazione, a partire dalla progettazione dei lavori in poi, di disposizioni più rigorose che hanno avuto un impatto significativo sull’ingegneria civile richiesta e sulle specifiche degli impianti per le gallerie.
Le gallerie sono in genere considerate opere "costose e rischiose", per quanto riguarda sia la loro costruzione sia la loro operatività. Questa "immagine" rende molti paesi riluttanti a considerare la costruzione della loro prima galleria per la loro infrastruttura stradale o ferroviaria. Per dare una risposta a tali preoccupazioni, è inevitabile che i costi di costruzione e funzionamento, il controllo dei rischi (principalmente durante la fase di costruzione), la riduzione al minimo degli incidenti o degli incendi durante il funzionamento e l’ottimizzazione delle strutture delle gallerie in ogni fase di progettazione, costruzione e operatività diventino requisiti sempre più indispensabili. Questo controllo dei rischi e dei costi è un aspetto ancora più importante quando si considerano gli attuali modelli di approvvigionamento e finanziamento per la costruzione delle gallerie, che sempre più spesso si configurano come modelli di "Concessione", "Progettazione e costruzione" o "Partenariato pubblico privato".
Il Capitolo Aspetti strategici del presente manuale si pone i seguenti obiettivi:
Il Capitolo 1 non intende essere un manuale dettagliato delle azioni richieste dai proprietari delle gallerie, né specificare le disposizioni tecniche che devono essere implementate dai progettisti o determinare i compiti che devono essere svolti dagli operatori per garantire che una galleria sia confortevole e sicura. In particolare, il Capitolo 1 non intende essere un manuale di progettazione. Il suo unico obiettivo è di sensibilizzare il lettore su determinate questioni, in modo da facilitarne l’approccio e la comprensione di questo campo complesso, con la speranza di aiutarlo a evitare il maggior numero possibile di errori nelle operazioni in galleria e a individuare le possibilità di ottimizzazione
La Sezione Complessità del sistema presenta il "sistema complesso galleria" ed elenca le principali interfacce dei vari sottogruppi Ingegneria civile, Ventilazione e Sicurezza;
La Sezione Progettazione generale presenta i principali elementi che devono essere considerati quando si progetta una galleria;
La Sezione Rinnovo - riqualificazione riguarda la riqualificazione e il rifacimento delle gallerie esistenti in funzione;
La Sezione Fasi della "vita delle gallerie" analizza le varie fasi del ciclo costruttivo e del ciclo di vita e sottolinea le azioni principali di ognuna di queste fasi;
La Sezione Costi - aspetti finanziari spiega le questioni relative ai costi di costruzione, funzionamento e rinnovo, così come gli aspetti specifici delle modalità di finanziamento;
La Sezione Regolamenti - Raccomandazioni fornisce un elenco delle principali raccomandazioni, istruzioni e regolamentazioni pubblicate da diversi paesi in Europa e nel mondo.
La sezione Complesso sviluppo di strade nel sottosuolo è un caso di studio di tunnel complessi e presenta numerose monografie.
Il presente documento è stato redatto da Bernard Falconnat (Egis, Francia), rappresentante francese nel Comitato interventi gallerie stradali e membro del Gruppo di lavoro 5, che ha anche tradotto la sua versione francese nella presente versione inglese.
La versione originale in francese è stata rivista da Didier Lacroix (Francia) e da Willy De Lathauwer (Belgio – rappresentante ITA in seno al comitato).
La versione inglese è stata rivista da Lucy Rew (Egis, Francia) e da Fathi Tarada (Regno Unito).