Road Tunnels Manual - World Road Association (PIARC)
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1. Aspetti strategici

Le gallerie, inizialmente realizzate nell’intento di superare un ostacolo (in genere una montagna), negli ultimi anni sono diventate sempre più complesse, integrando impianti (tra cui i sistemi di ventilazione) e metodi operativi sempre più complicati. Questi ultimi comprendono l’utilizzo di sistemi di controllo e di supervisione che consentono di gestire decine di centinaia di elementi da controllare, oltre a poter includere scenari di gestione sempre più sofisticati.

Figura 1.0: Incendio nel traforo del San Gottardo

Figura 1.0: Incendio nel traforo del San Gottardo

A seguito delle tragedie verificatesi nel traforo del Monte Bianco, nel Tauerntunnel e nel traforo del San Gottardo nel 1999 e nel 2001, si è rafforzata la necessità di riconoscere tutti gli aspetti relativi alla sicurezza come un unico sistema olistico. Questo si è tradotto nell’integrazione, a partire dalla progettazione dei lavori in poi, di disposizioni più rigorose che hanno avuto un impatto significativo sull’ingegneria civile richiesta e sulle specifiche degli impianti per le gallerie.

Le gallerie sono in genere considerate opere "costose e rischiose", per quanto riguarda sia la loro costruzione sia la loro operatività. Questa "immagine" rende molti paesi riluttanti a considerare la costruzione della loro prima galleria per la loro infrastruttura stradale o ferroviaria. Per dare una risposta a tali preoccupazioni, è inevitabile che i costi di costruzione e funzionamento, il controllo dei rischi (principalmente durante la fase di costruzione), la riduzione al minimo degli incidenti o degli incendi durante il funzionamento e l’ottimizzazione delle strutture delle gallerie in ogni fase di progettazione, costruzione e operatività diventino requisiti sempre più indispensabili. Questo controllo dei rischi e dei costi è un aspetto ancora più importante quando si considerano gli attuali modelli di approvvigionamento e finanziamento per la costruzione delle gallerie, che sempre più spesso si configurano come modelli di "Concessione", "Progettazione e costruzione" o "Partenariato pubblico privato".

Il Capitolo Aspetti strategici del presente manuale si pone i seguenti obiettivi:

  • rendere il lettore consapevole del "sistema complesso galleria";
  • evidenziare l’importanza di definire la "funzione" della struttura, per quanto concerne gli aspetti della progettazione sia a monte (progettazione) che a valle (operatività);
  • attirare l’attenzione del proprietario della galleria sulla necessità di avvalersi di competenze multidisciplinari con capacità ed esperienze approfondite tali da assicurare il successo della missione;
  • sensibilizzare il lettore sul fatto che una galleria è progettata sostanzialmente per essere usata in condizioni di confort e sicurezza e deve quindi essere sottoposta a una manutenzione costante e affidabile da parte dell’operatore. Il concetto di una galleria deve tenere conto di questi obiettivi di sicurezza e operatività e delle relative restrizioni;
  • infine, fare in modo che il lettore comprenda che la struttura in sé costituisce soltanto una parte dei problemi che il proprietario dovrà risolvere e che molto spesso sarà necessario sviluppare in parallelo determinati elementi esterni che potrebbero non ricadere nella sfera d’influenza del proprietario della galleria, come servizi e procedure di regolamentazione, intervento e sicurezza, ecc.

Il Capitolo 1 non intende essere un manuale dettagliato delle azioni richieste dai proprietari delle gallerie, né specificare le disposizioni tecniche che devono essere implementate dai progettisti o determinare i compiti che devono essere svolti dagli operatori per garantire che una galleria sia confortevole e sicura. In particolare, il Capitolo 1 non intende essere un manuale di progettazione. Il suo unico obiettivo è di sensibilizzare il lettore su determinate questioni, in modo da facilitarne l’approccio e la comprensione di questo campo complesso, con la speranza di aiutarlo a evitare il maggior numero possibile di errori nelle operazioni in galleria e a individuare le possibilità di ottimizzazione

La Sezione Complessità del sistema presenta il "sistema complesso galleria" ed elenca le principali interfacce dei vari sottogruppi Ingegneria civile, Ventilazione e Sicurezza;

La Sezione Progettazione generale presenta i principali elementi che devono essere considerati quando si progetta una galleria;

La Sezione Rinnovo - riqualificazione riguarda la riqualificazione e il rifacimento delle gallerie esistenti in funzione;

La Sezione Fasi della "vita delle gallerie" analizza le varie fasi del ciclo costruttivo e del ciclo di vita e sottolinea le azioni principali di ognuna di queste fasi;

La Sezione Costi - aspetti finanziari spiega le questioni relative ai costi di costruzione, funzionamento e rinnovo, così come gli aspetti specifici delle modalità di finanziamento;

La Sezione Regolamenti - Raccomandazioni fornisce un elenco delle principali raccomandazioni, istruzioni e regolamentazioni pubblicate da diversi paesi in Europa e nel mondo.

La sezione Complesso sviluppo di strade nel sottosuolo è un caso di studio di tunnel complessi e presenta numerose monografie.

Soggetti che hanno dato il loro contributo

Il presente documento è stato redatto da Bernard Falconnat (Egis, Francia), rappresentante francese nel Comitato interventi gallerie stradali e membro del Gruppo di lavoro 5, che ha anche tradotto la sua versione francese nella presente versione inglese.

La versione originale in francese è stata rivista da Didier Lacroix (Francia) e da Willy De Lathauwer (Belgio – rappresentante ITA in seno al comitato).

La versione inglese è stata rivista da Lucy Rew (Egis, Francia) e da Fathi Tarada (Regno Unito).

1.1 La galleria è un sistema complesso

  • 1.1.1. Complessità del sistema
  • 1.1.2. Sottogruppo "Ingegneria civile"
  • 1.1.3. Sottogruppo "Ventilazione"
  • 1.1.4. Sottogruppo "Sistemi operativi"
  • 1.1.5. Sottogruppo "Sicurezza"
  • 1.1.6. Sintesi

1.1.1 La galleria è un sistema complesso

Una galleria costituisce un "sistema complesso" che è il risultato dell’interazione di molti parametri diversi. Tali parametri possono essere riuniti in sottogruppi, di cui i principali sono rappresentati nel grafico seguente (Fig. 1.1-1).

Tutti questi parametri sono variabili e interattivi, sia all’interno di ogni sottogruppo sia tra i sottogruppi stessi.

  • La ponderazione relativa dei parametri e il loro carattere variano in funzione della natura di ogni galleria. Ad esempio, i criteri determinanti e la ponderazione dei parametri non sono gli stessi per una galleria urbana e una galleria di montagna.
  • I parametri cambiano a seconda che si tratti di gallerie corte o lunghe, o ancora di gallerie attraversate da veicoli che trasportano merci pericolose o di gallerie nelle quali è ammesso solo per il trasporto di passeggeri.
  • I criteri non sono gli stessi per una galleria di nuova costruzione o una galleria da ristrutturare o riqualificare in modo da essere resa conforme ai nuovi standard in materia di sicurezza.

Fig. 1.1-1 : Schema dei principali sottogruppi del "sistema complesso galleria"

Fig. 1.1-1 : Schema dei principali sottogruppi del "sistema complesso galleria"

Nota 1: i collegamenti sono multipli e spesso reversibili: il concetto generale della galleria e la sezione funzionale sono posti al centro della figura. Si possono creare schemi simili posizionando altri fattori al centro della figura.

  • Nota 2: il primo cerchio rappresenta i "campi tecnici". Alcuni campi rappresentano aspetti multipli:
  • sicurezza: regolamentazione – analisi dei rischi – mezzi di intervento – requisito di disponibilità;
  • geologia: geologia – geotecnica – dimensionamento strutturale;
  • opere civili: metodi – programma di costruzione – rischi e pericoli;
  • operatività: operatività e manutenzione (aspetti tecnici);
  • costi: costruzione – operatività – manutenzione giornaliera – riparazioni principali;
  • ambiente: regolamentazione – diagnosi – valutazione dell’impatto – trattamento e attenuazione.

Nota 3: il secondo cerchio rappresenta il "contesto" nel quale il progetto deve essere sviluppato. Alcuni elementi rappresentano aspetti multipli:

  • ambiente umano: sensibilità – urbanizzazione – presenza di edifici o infrastrutture;
  • ambiente naturale: sensibilità – acqua – fauna – flora – qualità dell’aria – territorio;
  • natura dei trasporti: natura e volume del traffico – tipologia – tipi di merci trasportate – ecc.;
  • varie limitazioni esterne: accessi e particolari limitazioni – condizioni climatiche – valanghe – stabilità del terreno – contesto socioeconomico – ecc.;
  • livello di redditività: accettabilità economica – capacità di finanziamento – controllo dei costi finanziari – contesto politico ed economico generale in caso di Concessione o Partenariato pubblico privato (PPP).

La progettazione di una nuova galleria (o il rifacimento e la riqualificazione di una vecchia galleria) richiede che siano tenuti in considerazione questi numerosi parametri. L’albero decisionale relativo a questi parametri è complesso e richiede il contributo di parti esperte e multidisciplinari. Esse devono intervenire il prima possibile per i seguenti motivi:

  • per permettere che tutti i parametri rilevanti siano considerati sin dall’inizio del progetto ed evitare le tante potenziali insidie rilevate nei progetti in corso o nelle gallerie completate da poco. Tali errori includono la considerazione tardiva dell’impianto richiesto per l’operatività e la sicurezza, nonché lo sviluppo di un sistema di supervisione senza integrare i risultati dell’analisi dei rischi, il piano d’emergenza o le procedure operative. Di conseguenza, la galleria e i suoi sistemi e impianti per l’operatività e la supervisione possono essere inappropriati per un funzionamento affidabile e sicuro;
  • un intervento tempestivo contribuisce a una migliore ottimizzazione del progetto, sia dal punto di vista della sicurezza sia in termini di costi di costruzione e operativi. Esempi recenti indicano che le ottimizzazioni trasversali (ingegneria civile – ventilazione – evacuazione in sicurezza) apportate nelle prime fasi del progetto possono contribuire per il 20% circa alla riduzione dei costi.

Ogni galleria è unica e richiede un’analisi specifica che tenga conto di tutte le condizioni specifiche e particolari. Tale analisi è essenziale per fornire risposte idonee e per:

  • ottimizzare il progetto da un punto di vista tecnico e finanziario;
  • ridurre i rischi tecnici, finanziari e ambientali;
  • garantire il livello richiesto di sicurezza per gli utenti della galleria.

Non esiste nessuna "soluzione magica" e un semplice processo di "copia e incolla" è quasi sempre inadatto.

La progettazione e l’ottimizzazione di una galleria richiedono:

  • un inventario completo e dettagliato di tutti i parametri;
  • un’analisi delle interazioni tra i parametri;
  • la valutazione del grado di flessibilità di ciascun parametro e, se necessario, della sensibilità di ognuno di essi in riferimento agli obiettivi richiesti;
  • un approccio olistico al raggiungimento del successo, in quanto:        
    - non è possibile un approccio esclusivamente matematico, per via del fatto che il "sistema" è troppo complesso e non esiste un’unica risposta;  
    - troppi parametri rimangono non specificati o variabili durante le prime fasi di un progetto le scelte fondamentali restano in sospeso;   
    - bisogna considerare la valutazione dei rischi, la loro gravità e la loro probabilità;
    - molti parametri sono interdipendenti e molte interazioni sono circolari.

Nei paragrafi successivi sono riportati alcuni esempi che consentono di chiarire la complessità, l’interattività e il carattere iterativo e "circolare" dell’analisi.

Tali esempi non intendono fornire una risposta completa. Il loro scopo consiste semplicemente nel sensibilizzare il lettore sulle varie questioni in modo da formulare considerazioni mirate per ogni specifica galleria.

1.1.2 Sottogruppo "Ingegneria civile"

1.1.2.1 Parametri

La Tabella 1.1-2 seguente fornisce un esempio dei principali parametri riguardanti gli aspetti di ingegneria civile:

Tabella 1.1-2 : Parametri principali a livello di ingegneria civile

  • La prima colonna della tabella mostra i principali gruppi di parametri.
  • La seconda colonna mostra i principali sottogruppi di parametri relativi a un gruppo principale.
  • La terza colonna elenca un determinato numero di parametri elementari relativi a un sottogruppo. L’elenco non è esaustivo.
  • La quarta colonna mostra, per ogni gruppo o sottogruppo, i principali risultati relativi al sottogruppo.

1.1.2.2 Interazioni tra parametri

Le interazioni tra parametri sono numerose e spesso realizzate per mezzo di collegamenti circolari che tengono conto delle sovrapposizioni tra i vari parametri.

L’esempio seguente (Tabella 1.1-3) si riferisce alle interazioni tra ventilazione, sezione e sicurezza:

  • La prima colonna riguarda la ventilazione. I parametri elencati in questa colonna sono i parametri elementari risultanti dalla precedente Tabella 1.1-2 per il sottogruppo "Ventilazione".
  • La seconda colonna riguarda la sezione. I parametri risultano dalla Tabella 1.1-2.
  • La terza colonna riguarda la sicurezza.

Tabella 1.1-3 : Interazioni tra parametri

Tabella 1.1-3: Interazioni tra parametri

Tabella 1.1-3: Interazioni tra parametri

La figura mostra un determinato numero di parametri comuni a più colonne (v. linee di collegamento), che creano interazioni circolari tra i vari sottogruppi di parametri. Tali interazioni sono collegate da funzioni complesse, che rendono praticamente impossibile una semplice soluzione matematica del problema. La soluzione del problema richiede la definizione di una gerarchia tra i vari parametri, seguita dalla considerazione delle ipotesi per i parametri di gerarchia superiore. Questa gerarchia differisce da progetto a progetto, ad esempio:

  • Per una galleria di breve o media lunghezza con un unico senso di marcia, il sistema di ventilazione più probabile è la "ventilazione longitudinale". Infatti, i ventilatori a impulso fissati alla calotta hanno in genere un impatto molto basso sulle dimensioni della sezione. Questa potrebbe essere quindi dimensionata inizialmente prima di progettare la ventilazione, ma tendendo conto degli altri parametri determinanti. L’impatto della ventilazione sulla sezione sarà poi verificato successivamente.
  • Al contrario, se la galleria è molto lunga o la sezione è rettangolare (metodo cut and cover), il sistema di ventilazione e i suoi componenti (sezione, numero e natura dei possibili condotti dell’aria – dimensione dei ventilatori a impulso se richiesti – ecc.) hanno un impatto fondamentale sulla misura della sezione. Il sistema di ventilazione dovrà essere predimensionato all’inizio dell’analisi, formulando ipotesi preliminari sulle dimensioni della sezione. Si procederà poi a verificare la geometria della sezione.

Il processo di soluzione è quindi un processo iterativo che si basa su un primo gruppo di ipotesi, come mostrano gli esempi precedenti. Tale processo richiede ingegneri con una vasta esperienza tecnica trasversale a più discipline, in modo da poter prendere in considerazione i parametri rilevanti per un progetto, affrontare meglio le successive iterazioni e garantire la migliore ottimizzazione del progetto, con il livello richiesto di servizio e sicurezza.

1.1.3 Sottogruppo "Ventilazione"

La Tabella 1.1-4 seguente fornisce un esempio dei principali parametri riguardanti gli aspetti di ventilazione. Questa tabella non intende essere esaustiva.

Come per il sottogruppo "ingegneria civile", le interazioni tra i parametri sono numerose e sono inoltre soggette a relazioni circolari.

Il processo di risoluzione dei problemi è simile a quello delineato in precedenza per il sottogruppo "ingegneria civile".

Tabella 1.1-4: Principali parametri che influenzano la ventilazione

1.1.4. Sottogruppo "Sistemi operativi"

Non si tratta di parametri fondamentali per la definizione della sezione funzionale, salvo le seguenti eccezioni:

  • cassette e manicotti per il passaggio dei cavi, tubi per l’alimentazione d’acqua per il sistema antincendio;
  • segnali, segnaletica informativa, istruzioni di sicurezza e di polizia. Talvolta (metodo cut and cover rettangolare) i segnali possono avere un impatto molto importante sulla geometria (distanza tra la sede stradale e l’intradosso con un possibile impatto sull’allineamento verticale e la lunghezza della galleria). Questo può eventualmente richiedere un’ottimizzazione più globale, che può riguardare la posizione e/o la forma degli interscambi al di fuori della galleria vicino agli imbocchi.

I "Sistemi operativi" costituisce d’altro canto un parametro essenziale per il dimensionamento delle costruzioni tecniche in corrispondenza degli imbocchi, delle sottostazioni sotterranee per macchine e sistemi e di tutti spazi tecnici sotterranei o delle varie rientranze e nicchie. Spesso si rendono necessari interventi particolari per quanto riguarda la temperatura, la climatizzazione e la qualità dell’aria.

L’importanza di questi parametri si fa sentire anche in termini di costi di costruzione, funzionamento e manutenzione.

I "Sistemi operativi" rappresentano un parametro essenziale per la sicurezza delle gallerie e devono essere progettati, costruiti e sottoposti a manutenzione in un’ottica di:

  • disponibilità e affidabilità, in particolare alimentazione elettrica e distribuzione, di tutte le reti di comunicazione;
  • protezione antincendio di tutti i sistemi , in particolare dei cavi dell’alimentazione elettrica principale e dei cavi delle reti di trasmissione;
  • resistenza dell’impianto e dei suoi componenti per garantirne la durata, l’affidabilità e l’ottimizzazione dei costi di funzionamento e manutenzione;
  • agevolazione degli interventi di manutenzione con un basso impatto sulle condizioni di traffico, come pure sulla sicurezza delle squadre di manutenzione e degli utenti, cosa che richiede particolari interventi a livello di progettazione e accessibilità di queste strutture;
  • integrazione delle procedure operative e del piano d’emergenza nella progettazione del sistema di supervisione (SCADA), nell’ergonomia delle interfacce uomo/macchina e nell’assistenza all’operatore in particolare in caso di incidente.

1.1.5. Sottogruppo "Sicurezza"

1.1.5.1.Concetto "Sicurezza"

Fig. 1.1-5 : Fattori che influenzano la sicurezza

Fig. 1.1-5 : Fattori che influenzano la sicurezza

Le condizioni di sicurezza in una galleria risultano da molti fattori che sono presentati nel Capitolo 2 del presente manuale. È necessario tenere conto di tutti gli aspetti del sistema, che è costituito sia dall’infrastruttura stessa per la garanzia della sicurezza sia dal suo funzionamento, dai suoi interventi, veicoli e utenti (Fig. 1.1-5).

L’infrastruttura è un parametro importante per i costi di costruzione. Tuttavia, si può investire molto nell’infrastruttura senza migliorare le condizioni di sicurezza se non si considerano parallelamente le disposizioni fondamentali in materia di:

  • organizzazione, mezzi materiali e umani, procedure operative e di intervento;
  • formazione del personale operativo;
  • componenti dei servizi d’emergenza con materiale efficiente e formazione del personale addetto;
  • comunicazione con gli utenti.

1.1.5.2. Come influiscono questi parametri sul progetto di una galleria?

Questi parametri relativi alla sicurezza possono influire in modo più o meno importante sul progetto di una galleria. Le tabelle seguenti forniscono alcuni esempi.

Nota: le quattro tabelle seguenti si riferiscono ai quattro campi principali rappresentati nella Fig. 1.1-5.

  • Colonna 1 indica la principale infrastruttura o le azioni correlate
  • Colonna 2 indica il grado d’influenza nella progettazione del tunnel (ingegneria civile - ventilazione – operazione ed equipaggiamenti della sicurezza):
    • Verde: nessun impatto,
    • Giallo: impatto medio,
    • Rosso: impatto importante o principale.
  • Colonna 3 specificale principali motivi o le cause d’influenza.
Tabella 1.1-6: Principali impatti sul progetto dovuti all’infrastruttura
INFRASTRUCTURE Impact Comments
Escape route   Inside the tunnel - Parallel gallery - Direct external access - Connection between two tubes
Emergency team accesses   From the other tube - Dedicated access - Common with escape route
Volume of people to escape   Size of escape route - Spacing of the connections to the tunnel
Ventilation   Ventilation concept - Inadequacy of pure longitudinal system under certain operating and traffic conditions
Tabella 1.1-7: Principali impatti sul progetto dovuti alle condizioni d’intervento e all’organizzazione operativa
OPERATION Impact Comments
Response plan procedure   Signalling - SCADA - Communication with the users
Intervention rescue team   Size of the portal building - Eventual underground facilities - Specific tool - Size of water tanks
Team training   Particular external facilities - Special software
Tabella 1.1-8: Principali impatti sul progetto dovuti ai veicoli
VEHICLES Impact Comments
Traffic flow average and peak hour   Number of lanes - Ventilation concept and sizing
Transport of dangerous goods   Ventilation impact - Particular drainage for hazardous goods spillage - Operating procedures with particular convoy with fire brigade accompanying --> parking facilities and staff
State of the vehicle   In particular condition, size control and overheat control before entering --> gantry heat control + parking + staff
Restriction of particular vehicle categories   Exemple: urban tunnel dedicated to light vehicles - Tunnel size, ventilation escape routes
Tabella 1.1-9: Principali impatti sul progetto dovuti agli utenti della galleria
ROAD USERS Impact Comments
Information   Leaflet distributed before entering - TV information campaign
"Live" communication   Signalling, VMS, radio broadcast, traffic lights, impact on cross section, E&M, SCADA, sometimes remote barriers
Teaching   Driving school (in several European countries)
Guidance to escape routes   Signalling - Handrail - Flash - Noise - Impact on E&M and SCADA
Speed and spacing between vehicles control   Radar and spacing detectors - Impact on E&M and SCADA

.1.6. Sintesi

Una galleria è un "sistema complesso", il che significa in particolare che:

  • affrontare la progettazione di una galleria soltanto dal punto di vista dell’allineamento, della geologia o dell’ingegneria civile causa gravi difetti di progettazione, che probabilmente renderanno la galleria meno sicura (ed eventualmente addirittura pericolosa) e di difficile utilizzo (o magari inutilizzabile in condizioni ragionevoli);
  • analogamente, anche affrontare la progettazione di una galleria soltanto dal punto di vista dei sistemi operativi, senza integrare un’analisi a monte dei rischi e della sicurezza, degli interventi e dell’operatività, causerà difetti che appariranno molto rapidamente non appena la galleria sarà aperta al traffico;
  • la mancata considerazione, dalla fase preliminare di progettazione, di tutti gli obiettivi e le restrizioni riguardanti l’operatività e la manutenzione determinerà inevitabilmente maggiori costi operativi e una minore affidabilità complessiva.

Sfortunatamente, il trattamento parziale dei problemi è un fenomeno ancora piuttosto frequente a causa dell’assenza di una sufficiente "cultura delle gallerie" dei vari soggetti coinvolti nella progettazione.

Il controllo di questo sistema complesso è difficile ma essenziale per poter:

  • trovare la soluzione giusta a ogni problema;
  • assicurare che gli utenti abbiano un sufficiente livello di sicurezza e offrire loro un servizio di qualità e un buon confort.

Parallelamente, il controllo di questo sistema complesso contribuisce molto spesso all’ottimizzazione tecnica ed economica del progetto, attraverso una chiara e tempestiva definizione delle funzioni che devono essere garantite e l’applicazione di un valido processo ingegneristico.

La considerazione, sin dall’inizio del progetto, degli aspetti principali in tema di:

  • allineamenti orizzontali e verticali, geologia, criteri e metodi in materia di opere dell’ingegneria civile;
  • ventilazione;
  • sicurezza (attraverso un’analisi preliminare dei rischi e dei pericoli e un piano d’emergenza preliminare);
  • condizioni operative e di manutenzione

costituisce un approccio efficace alla soluzione di questa complessa equazione.

1.2. Progettazione generale della galleria (nuova galleria)

  • 1.2.1 Allineamento orizzontale e verticale
  • 1.2.2 Il profilo trasversale funzionale
  • 1.2.3 Sicurezza e operatività
  • 1.2.4 Sistemi operativi

La Sezione 1.2 riguarda la progettazione di nuove gallerie. La progettazione relativa al rifacimento e alla riqualificazione delle gallerie esistenti per fini di sicurezza è presentata nella Sezione Rinnovo - riqualificazione

1.2.1 Horizontal and vertical alignment

La progettazione dell’allineamento orizzontale e verticale di una sezione stradale o autostradale comprendente una galleria costituisce una fase iniziale primaria e fondamentale nella creazione di una nuova galleria, cui raramente viene prestata la necessaria attenzione.

La considerazione del "sistema complesso galleria" deve essere presente sin dall’inizio della progettazione dell’allineamento generale, cosa che accade di rado. È tuttavia in questa fase che le ottimizzazioni tecniche e finanziarie sono più importanti.

Già nelle prime fasi della progettazione, è essenziale mobilitare un team multidisciplinare composto da specialisti e progettisti esperti, i quali sapranno individuare tutti i potenziali problemi del progetto nonostante l’inevitabile incompletezza delle informazioni preliminari. Questo team sarà in grado di prendere decisioni valide e affidabili per le scelte principali e quindi di consolidare progressivamente questi elementi in funzione della disponibilità di ulteriori informazioni.

L’obiettivo di questa sezione non è quello di definire le norme relative alla progettazione del tracciato di una galleria (nella Sezione Regolamenti - Raccomandazioni si rimanda ai manuali di progettazione di diversi paesi), ma essenzialmente di sensibilizzare i proprietari e i progettisti sulla necessità di un approccio globale e multiculturale sin dalle prime fasi della progettazione, nonché sull’importanza dell’esperienza in materia che è fondamentale per il successo del progetto.

1.2.1.1 Paesi senza "cultura delle gallerie"

In questi paesi proprietari e progettisti nutrono una certa apprensione riguardo alle gallerie. Molto spesso preferiscono "tracciati acrobatici" che costeggiano i crinali, con pendenze ripide, enormi pareti di contenimento o viadotti lunghissimi e talvolta con imponenti opere di consolidamento (che sono molto costose e non sempre efficaci nel lungo periodo), per attraversare zone caratterizzate da movimenti franosi.

Numerosi esempi di progetti con gallerie e variazioni di allineamento progettate secondo un approccio di "sistema" globale dimostrano, rispetto agli approcci sistematicamente contrari alla costruzione di gallerie, che:

  • i risparmi sui costi di costruzione possono attestarsi tra il 10% e il 25% nelle aree montane;
  • si possono realizzare risparmi importanti in termini di costi operativi e di manutenzione. L’affidabilità della strada può essere migliorata, in particolare nelle zone caratterizzate da instabilità o da movimenti franosi o soggette a rigide condizioni climatiche;
  • l’impatto ambientale viene notevolmente ridotto;
  • il livello di servizio per gli utenti è migliore e le condizioni operative, in particolare in inverno (nei paesi più nevosi), sono rese affidabili dalla riduzione delle pendenze richieste dai passaggi lungo i crinali.

L’assistenza di un consulente esterno permette di attenuare l’insufficienza o la mancanza di una "cultura delle gallerie" e di migliorare significativamente il progetto.

1.2.1.2 Paesi che hanno una tradizione nella costruzione e operatività delle gallerie

Raramente il concetto di "sistema complesso" viene integrato a monte, a scapito dell’ottimizzazione globale del progetto. Troppo spesso la "geometria" della nuova infrastruttura è stabilita da specialisti in tracciati senza tenere conto di tutte le restrizioni e i componenti di una galleria. È tuttavia essenziale considerare sin da questa fase tutti i parametri e le interfacce descritte nel paragrafo 1.1 sopra e in particolare:

  • la geologia e l’idrogeologia generale dell’area (secondo il livello disponibile di conoscenza) così come la stima preliminare delle difficoltà geologiche e dei potenziali rischi riguardanti i metodi, i costi e la durata della costruzione;
  • le potenziali condizioni geomeccaniche, idrogeologiche e idrografiche agli imbocchi delle gallerie e lungo gli accessi;
  • i rischi e i pericoli relativi alle condizioni invernali nei paesi soggetti a forti nevicate, in particolare:
    • i rischi di valanghe o di formazione di accumuli di neve e le possibilità di protezione delle vie d’accesso e dei portali contro questi rischi;
    • le condizioni di manutenzione delle vie d’accesso in caso di forti nevicate al fine di garantire l’affidabilità della strada. Questo può condizionare l’altezza degli imbocchi delle gallerie, le pendenze massime delle vie d’accesso e, se necessario, lo spazio a disposizione per allestire superfici di montaggio e smontaggio delle catene in prossimità degli imbocchi;
  • le condizioni ambientali in corrispondenza degli imbocchi delle gallerie e sulle vie d’accesso. L’impatto può essere significativo negli ambienti urbani (in particolare a causa del rumore e degli scarichi di aria inquinata) come pure nel caso di gallerie interurbane;
  • la pendenza delle rampe di avvicinamento:
    • la galleria meno costosa non sempre è quella più corta;
    • la soppressione di una corsia speciale per i veicoli lenti è difficile da gestire in prossimità dell’imbocco di una galleria e il mantenimento di una simile corsia in galleria è generalmente molto costoso;
    • la pendenza delle vie d’accesso può avere un impatto molto forte sulla capacità della strada in termini di volume di traffico e di affidabilità durante l’inverno;
  • la possibilità di incorporare cunicoli d’accesso laterali (ventilazione – evacuazione e sicurezza – riduzione della tabella di marcia dei lavori) o condotti verticali o inclinati (ventilazione – evacuazione e sicurezza):
    • questi particolari punti d’accesso, il loro impatto sulla superficie (in particolare negli ambienti urbani: spazio disponibile – sensibilità agli scarichi di aria inquinata – ecc.) e la loro accessibilità 365 giorni all’anno (ad es. esposizione alle valanghe) possono costituire importanti restrizioni per la progettazione dell’allineamento orizzontale e verticale. Viceversa, essi molto spesso contribuiscono all’ottimizzazione dei costi di costruzione operativi;
    • questi particolari punti d’accesso possono avere un impatto considerevole sui costi di costruzione e operativi e sulle dimensioni della sezione (potenziale ottimizzazione delle strutture di ventilazione e di evacuazione);
  • i metodi di costruzione che possono avere un impatto rilevante sulla progettazione dell’allineamento orizzontale e verticale, ad esempio:
    • l’attraversamento di un fiume con una galleria scavata sotto di esso costituisce un progetto sostanzialmente diverso da una soluzione basata su moduli prefabbricati immersi;
    • interfacce con un viadotto in corrispondenza dell’imbocco della galleria;
    • la scadenza imposta per i lavori può avere un impatto diretto sul tracciato, in particolare per consentire il transito da entrambi gli imbocchi della galleria così come la circolazione intermedia attraverso i cunicoli d’accesso;
  • le caratteristiche geometriche del tracciato e il profilo longitudinale della galleria per cui è necessario integrare anche i seguenti elementi:
    • limitazione delle pendenze che hanno un impatto notevole sul dimensionamento del sistema di ventilazione e sulla riduzione della capacità del volume di traffico in galleria;
    • le condizioni idrauliche del drenaggio sotterraneo durane il periodo di costruzione e di operatività che influiscono sull’allineamento verticale;
    • la ridotta tolleranza laterale (la realizzare di larghezze aggiuntive è molto costosa) che richiede un’analisi speciale delle condizioni di visibilità e particolare attenzione nella scelta dei raggi delle curve per l’allineamento orizzontale;
    • la scelta migliore dei raggi per evitare pendenze trasversali alternate e il loro impatto elevato sui sistemi di raccolta e di drenaggio delle acque dalle carreggiate, interfacce con manicotti per l’installazione di cavi, tubi dell’acqua per spegnere gli incendi che possono comportare addirittura un aumento delle dimensioni della sezione;
  • tutte le normali restrizioni legate all’occupazione di spazio sotterraneo, in particolare negli ambienti urbani: metropolitane - parcheggi – fondamenta – strutture sensibili agli assestamenti;
  • costi di costruzione e operativi:
    • la galleria meno costosa non necessariamente è quella più corta;
    • un ulteriore investimento nell’ingegneria civile può essere complessivamente più economico nell’ottica del ciclo di vita di una galleria, se consente di ridurre i costi per la costruzione, il funzionamento, la manutenzione e le riparazioni di grossa entità (in particolare la ventilazione), oppure se permette di rimandare di alcuni anni il raggiungimento della saturazione della capacità di traffico (impatto della pendenza nella galleria e sugli accessi);
  • il coordinamento tra gli allineamenti orizzontali e verticali in una galleria deve essere studiato attentamente in modo da supportare il livello di confort e di scurezza degli utenti. L’effetto visivo dei cambiamenti di pendenza nell’allineamento verticale, in particolare nei punti elevati, è posto in evidenza dal campo visivo limitato della galleria e dall’illuminazione;

  • nella progettazione del tracciato bisogna considerare le condizioni di funzionamento con traffico unidirezionale o bidirezionale, in particolare:

    • le normali condizioni di visibilità e di leggibilità;
    • la possibilità di allestire accessi laterali (cunicoli) o accessi verticali (condotti), in particolare per: ottimizzare la ventilazione e la sezione, migliorare la sicurezza (evacuazione degli utenti e accesso delle squadre intervento emergenza evitando la costruzione di una costosa galleria parallela);
  • il tracciato in prossimità degli imbocchi:

    • gli imbocchi della galleria costituiscono particolari punti di passaggio ed è necessario tenere conto del comportamento umano e delle condizioni fisiologiche. È fondamentale preservare una continuità geometrica al fine di aiutare l’utente a mantenere la sua traiettoria istintiva;
    • non è auspicabile una galleria rettilinea, in particolare in corrispondenza dell’avvicinamento all’uscita. Potrebbe rendersi necessario potenziare l’illuminazione dell’uscita su una lunga distanza;
  • innesti sotterranei in corrispondenza degli imbocchi delle gallerie o molto vicino ad essi:
    • si devono evitare gli interscambi interni a una galleria o all’esterno nelle immediate vicinanze degli imbocchi;
    • se non possono essere evitati, occorre svolgere un’analisi molto dettagliata per determinare tutte le restrizioni e le conseguenze particolari da tenere in considerazione (tracciato – sezione – corsie di uscita o di arrampicamento – rischio di flusso di traffico a ritroso – evacuazione – ventilazione – illuminazione – ecc.) in modo da garantire la sicurezza in tutte le circostanze.

1.2.2 Il profilo trasversale funzionale

1.2.2.1 Le problematiche

Il profilo trasversale funzionale costituisce la seconda fase principale della progettazione di una galleria dopo la selezione dell’allineamento. Come per la prima fase, l’approccio al "sistema complesso" deve essere considerato con grande attenzione, il più a monte possibile, insieme a un team esperto e multidisciplinare. Si devono tenere presenti tutti i parametri e le interfacce di cui al Paragrafo Aspetti strategici

La seconda fase (profilo trasversale funzionale) non è indipendente dalla prima fase (allineamento) e deve ovviamente tenere in considerazione i criteri risultanti da quest’ultima. Le due fasi sono quindi interdipendenti e strettamente collegate tra loro.

Inoltre, come accennato nel paragrafo 1.1.2.2, il processo delle prime due fasi è iterativo e interattivo. Non esiste un approccio matematico diretto in grado di fornire un’unica risposta all’analisi del "sistema complesso". Né vi sono risposte univoche, ma soltanto un numero molto limitato di buone risposte e un numero elevato di cattive risposte. L’esperienza del team multidisciplinare è fondamentale per individuare una buona soluzione in tempi rapidi.

Gli esempi citati nel paragrafo 1.2.1 precedente indicano che i criteri in materia di "profilo trasversale funzionale" possono avere un impatto considerevole sulla progettazione degli allineamenti orizzontali e verticali.

L’esperienza mostra che l’analisi del "profilo trasversale funzionale" è molto spesso incompleta e limitata ai soli criteri di ingegneria civile, il che determina inevitabilmente:

  • nel migliore dei casi, un progetto che non è ottimizzato dal punto di vista funzionale, operativo e finanziario. L’esperienza insegna che le ottimizzazioni potenziali possono raggiungere in casi eccezionali il 20% dei costi di costruzione;
  • nel caso più frequente, una considerazione inadeguata delle funzioni, delle loro restrizioni e del loro impatto sul progetto. Queste funzioni dovranno essere integrate nelle fasi successive del progetto attuando soluzioni tardive e spesso molto costose;
  • nel peggiore dei casi, errori fondamentali di progettazione con un impatto irrimediabile e permanente sulla galleria, sulle sue condizioni operative e di sicurezza, così come sui suoi costi di costruzione e operativi.

1.2.2.2 Criteri principali

The major parameters of the "functional transverse profile" are as follows:

I parametri principali del "profilo trasversale funzionale" sono i seguenti:

  • volume di traffico – natura del traffico – organizzazione operativa – galleria urbana o non urbana, al fine di determinare:
    • il numero e la larghezza delle corsie, in funzione del traffico e del tipo di veicoli ammessi in galleria;
    • l’altezza massima (in funzione del tipo di veicolo);
    • la banchina, la corsia per la fermata d’emergenza o la piazzola, in funzione del volume di traffico, della modalità di transito, vale a dire in una o due direzioni, e della percentuale statistica di guasti;
    • un possibile separatore centrale e la sua larghezza in caso di transito bidirezionale;
  • la ventilazione ha un impatto elevato che dipende:
    • dal sistema di ventilazione selezionato, anch’esso dipendente da molti altri parametri (v. Paragrafo Ventilation);
    • dallo spazio richiesto per i condotti di ventilazione, per l’installazione dei ventilatori, dei jet fans, dei condotti secondari e di tutti gli atri elementi previsti per il controllo della ventilazione; ,
  • l’evacuazione degli utenti e l’accesso delle squadre intervento emergenza e di salvataggio che dipendono da numerosi fattori specificati nel Capitolo Sistemi strutturali;
  • la lunghezza e la pendenza della galleria. Questi parametri intervengono in modo indiretto attraverso la ventilazione, i concetti di accesso e di sicurezza;
  • anche le reti e i sistemi operativi sono molto spesso fattori determinanti nel dimensionamento della sezione funzionale, tenuto conto del loro numero, dello spazio che richiedono, della protezione essenziale ad esse associata per garantire la sicurezza operativa della galleria e dello spazio relativamente limitato sotto le passerelle e le banchine per il loro posizionamento. Sono interessate in particolare le reti seguenti, che hanno un impatto dimensionale:
    • sistema (o sistemi) fognario separato o combinato – raccolta dei liquidi inquinati dalle sedi stradali e dai relativi sifoni. L’assenza di variazione nella pendenza trasversale, associata alle condizioni dell’allineamento (v. Paragrafo 1.2.1.2), consente di semplificare e ottimizzare il profilo trasversale funzionale;
    • la rete di alimentazione d’acqua per il sistema antincendio, gli idranti e, se necessario, la loro protezione contro il gelo;
    • tutte le reti di cavi ad alta, media e  bassa tensione. È essenziale tenere in considerazione, da un lato, i cavi necessari al momento dell’apertura della galleria e la loro protezione antincendio, così come i criteri per la loro parziale o completa sostituzione, e dall’altro i criteri per l’inevitabile aggiunta di ulteriori reti nel corso del ciclo di vita della galleria;
    • le esigenze particolari nel breve o medio periodo in termini di reti esterne che passeranno probabilmente attraverso la galleria;
    • tutte le interazioni tra reti ed esigenze (tecniche o legali) in termini di spazio tra alcune reti;
    • tutti i segnali per il funzionamento: segnali e segnaletica – segnali di corsia – pannelli con messaggi variabili – indicazioni di regolamentazione – indicazioni di sicurezza – indicazioni direzionali;
  • interfacce funzionali localizzate: sottostazioni sotterranee – sistema di ventilazione sotterraneo – rientranze di sicurezza – ripari – ecc. È fondamentale tenere in considerazione i criteri di funzionamento e manutenzione e in particolare la costruzione di piazzole per gli interventi di manutenzione e la sicurezza delle squadre operative;
  • i metodi di costruzione e le condizioni geologiche hanno un impatto sulla sezione trasversale funzionale (indipendentemente dal dimensionamento delle strutture di ingegneria civile), ad esempio:
    • gli attraversamenti sott’acqua menzionati nel paragrafo 1.2.1.2 precedente. La soluzione con moduli prefabbricati immersi consente una progettazione e disposizione molto diversa del sistema di ventilazione, dei cunicoli di evacuazione o dell’accesso per le squadre intervento emergenza, rispetto alla disposizione degli stessi sitemi nel caso di una galleria scavata;
    • una galleria scavata con una TBM (Tunnel Boring Machine) mette a disposizione superfici sotto la sede stradale che possono essere usate ad esempio per la ventilazione, per l’evacuazione degli utenti o per l’accesso dei servizi d’emergenza. Questo permette ottimizzazioni (rimozione dei cunicoli di collegamento o di un cunicolo parallelo) che possono rivelarsi finanziariamente molto importanti se la galleria si trova sotto il livello delle acque sotterranee, circondata da materiali permeabili.

1.2.3 Sicurezza e operatività

1.2.3.1 Criteri generali

L’AIPCR ha emanato numerose raccomandazioni nel campo della sicurezza e dell’operatività al fine di portare a compimento gli studi di sicurezza, l’organizzazione del funzionamento e delle emergenze e i criteri operativi. Si rimanda il lettore a tali raccomandazioni (v. Capitolo 2 "Sicurezza" e Capitolo 3 "Fattori umani relativi alla sicurezza nelle gallerie").

Il presente capitolo tratta principalmente le interfacce di sicurezza e operative all’interno del "sistema complesso". Le tabelle contenute nel paragrafo 1.1.5.2 precedente indicano il grado di interdipendenza di ogni parametro rispetto ai vari sottogruppi del progetto.

Alcuni parametri hanno un impatto elevato sin dalle fasi a monte del progetto. Essi devono essere analizzati già nelle fasi iniziali della progettazione e riguardano in particolare:

  • volume del traffico – natura del traffico (urbano o non urbano) – natura dei veicoli (possibilmente galleria dedicata a un’unica categoria di veicoli) – trasporto o meno di merci pericolose;
  • evacuazione degli utenti e accesso delle squadre intervento emergenza;
  • ventilazione;
  • comunicazione con gli utenti – sistema di supervisione.

Questi parametri principali per la progettazione della galleria sono anche i fattori essenziali dell’anali dei rischi, oltre a costituire la bozza del "piano d’intervento delle squadre intervento emergenza". Ecco perché riteniamo fondamentale lo svolgimento di un’"analisi preliminare dei rischi", associata con l’analisi preliminare di un "piano d’emergenza" nelle fasi iniziali della progettazione preliminare. Tale analisi consente di descrivere meglio le caratteristiche specifiche della galleria e le specifiche funzionali e di sicurezza che essa deve soddisfare. Contribuisce inoltre a una valida analisi ingegneristica, a una migliore progettazione e a un miglioramento e ottimizzazione a livello tecnico e finanziario.

Questi parametri e i loro impatti sono illustrati nel dettaglio nei paragrafi seguenti.

1.2.3.2 Parametri relativi al traffico e alla sua natura

Questi parametri hanno un impatto principalmente sul profilo trasversale funzionale (v. 1.2.2) e, tramite questo, un impatto parziale sul tracciato:

  • il volume di traffico influisce il numero di corsie, la ventilazione e l’evacuazione, oltre che sull’impatto dei veicoli guasti e sulla loro gestione da fermi: necessità o meno di una corsia laterale di sosta o di piazzole e organizzazione di spazi particolari per il servizio di riparazione;
  • la natura del traffico, il tipo di veicoli e la loro distribuzione influiscono sul concetto di evacuazione (collegamenti trasversali, gallerie di sicurezza, dimensionamento e spaziatura) in funzione del volume delle persone da evacuare;
  • nelle gallerie dedicate a particolari categorie di veicoli si considerano in particolare la larghezza delle corsie, l’altezza massima e la ventilazione;
  • il passaggio o meno di merci pericolose ha un impatto importante sul sistema di ventilazione, la "sezione funzionale", la raccolta di liquidi e le misure di drenaggio, le deviazioni stradali, l’ambiente in corrispondenza degli imbocchi delle gallerie o dei camini di ventilazione, la protezione delle strutture dalle conseguenze di un grave incendio, così come sull’evacuazione e organizzazione dei servizi d’emergenza e sulla messa a disposizione dei vigili del fuoco con mezzi e materiali specifici.

1.2.3.3  Evacuazione degli utenti – accesso delle squadre intervento emergenza

Questo è un parametro fondamentale che riguarda i criteri funzionali e la progettazione in generale. Questo parametro influisce sovente anche sull’allineamento (uscite dirette verso l’esterno) e sui criteri di costruzione: collegamenti trasversali – cunicolo inferiore – cunicolo parallelo – ripari o rifugi temporanei collegati a un cunicolo.

La sua analisi richiede un approccio integrato con la progettazione della ventilazione (in particolare la ventilazione in caso di incendio), il volume di traffico, l’analisi dei rischi, l’elaborazione del piano d’emergenza (in particolare l’indagine sugli scenari di ventilazione/intervento) e i metodi costruttivi.

Da un punto di vista funzionale occorre definire i percorsi, le loro caratteristiche geometriche e spaziatura al fine di assicurare il flusso delle persone sia abili che disabili.

È essenziale garantire l’omogeneità, la leggibilità e il carattere accogliente e calmante di queste strutture, che sono usate dalle persone in situazioni di stress (incidente, incendio), durante la fase di auto-soccorso (prima dell’arrivo dei servizi d’emergenza). Il loro utilizzo deve essere naturale, semplice, efficiente e avere un effetto calmante per evitare di passare da uno stato di stress a uno stato di panico.

1.2.3.4 Ventilazione

I sistemi di ventilazione progettati unicamente come sistema di "ventilazione longitudinale" hanno un impatto ridotto sulla "sezione funzionale" o sull’"allineamento".

Non è questo il caso dei sistemi di "ventilazione longitudinale" dotati di un condotto di estrazione del fumo, o dei sistemi di "ventilazione trasversale", dei sistemi "semi-trasversali" o "semi-longitudinali", dei sistemi "misti", o dei sistemi di ventilazione che includono condotti o cunicoli intermedi che permettono di estrarre o scaricare aria all’esterno in modo diverso che attraverso agli imbocchi della galleria. Tutti questi sistemi hanno un impatto molto importante sulla "sezione funzionale", sull’"allineamento" e su tutte le ulteriori strutture sotterranee.

I sistemi di ventilazione dello spazio destinato al traffico sono progettati essenzialmente per:

  • fornire condizioni salutari all’interno della galleria attraverso la diluizione dell’inquinamento dell’aria così da mantenere le concentrazioni a un livello inferiore a quello richiesto dalle raccomandazioni dei regolamenti nazionali;
  • garantire la sicurezza degli utenti in caso di incendio all’interno della galleria, fino alla loro evacuazione al di fuori dello spazio destinato al traffico, fornendo un’efficace estrazione del fumo;

I sistemi di ventilazione possono svolgere inoltre ulteriori funzioni:

  • limitazione dell’inquinamento dell’aria agli imbocchi della galleria, attraverso una migliore dispersione dell’aria inquinata o attraverso la depurazione dell’aria prima che sia scaricata al di fuori della galleria;
  • impianti sotterranei per la depurazione dell’aria inquinata affinché possa essere riutilizzata in galleria. Questi sistemi sono presenti nelle gallerie urbane o nelle gallerie non urbane molto lunghe. Si tratta di tecnologie complesse e costose che richiedono molto spazio e notevole manutenzione;
  • in caso di incendio, contribuire a limitare la temperatura all’interno della galleria per ridurre il deterioramento della struttura dovuto agli effetti termici.

I sistemi di ventilazione non riguardano soltanto lo spazio destinato al traffico, ma interessano anche:

  • i cunicoli di collegamento tra le canne di galleria;
  • le gallerie di sicurezza o i ripari usati dagli utenti in caso di incendio;
  • i locali tecnici o gli impianti situati all’interno della galleria o all’esterno vicino agli imbocchi della galleria che possono richiedere il ricambio dell’aria o la gestione e il controllo del livello di temperatura (riscaldamento o climatizzazione dell’aria secondo le condizioni geografiche).

I sistemi di ventilazione devono essere progettati al fine di:

  • adattarsi in modo dinamico e rapido alle numerose condizioni e capacità nelle quali sono utilizzati per sostenere:
    • le restrizioni climatiche, in particolare i differenziali di pressione elevati e fluttuanti tra gli imbocchi delle gallerie lunghe nelle zone montuose;
    • tassi di utilizzazione variabili per la gestione del fumo in caso di incendio, in particolare in funzione dello sviluppo dell’incendio e della sua regressione, così come per l’intera durata dell’incendio, in modo da risultare idonei all’evoluzione delle strategie antincendio in ogni fase di evacuazione, lotta antincendio, preservazione delle strutture ecc.;
  • disporre di una capacità di sviluppo sufficiente in modo da adattarsi per tutto il ciclo di vita della galleria all’evoluzione del traffico (volume – natura), abbassando i livelli di inquinamento ammissibili e le varie condizioni di funzionamento.

1.2.3.5 - Comunicazione con gli utenti - supervisione

La comunicazione con gli utenti ha un impatto importante sul "profilo trasversale funzionale" per mezzo della segnaletica.

Gli altri impatti principali non riguardano il "sistema complesso" nella sua interezza, ma si riferiscono al sottosistema relativo ai sistemi operativi, in particolare al monitoraggio remoto, al rilevamento, alle comunicazioni, alla gestione del traffico, al controllo e supervisione, nonché all’organizzazione dell’evacuazione.

1.2.3.6 - Requisiti particolari per l’operatività

L’operatività di una galleria e l’intervento delle squadre di manutenzione possono richiedere accorgimenti particolari per consentire interventi in totale sicurezza e per ridurre le restrizioni al traffico.

Questi accorgimenti riguardano per esempio la predisposizione di piazzole di fronte ai sistemi sotterranei che richiedono interventi regolari di manutenzione o l’accessibilità ai materiali per la loro sostituzione e manutenzione (in particolare i materiali pesanti e voluminosi).

1.2.4 I sistemi operativi

Il presente paragrafo non si occupa di descrivere nel dettaglio i sistemi operativi, la loro funzione o la loro progettazione. Questi elementi sono definiti nelle raccomandazioni dell’attuale "Manuale delle gallerie stradali", nonché nei manuali o nelle raccomandazioni elencati nella Sezione 1.6 seguente.

Il paragrafo si occupa piuttosto di richiamare l’attenzione dei proprietari e dei progettisti su particolari questioni specifiche dei sistemi per l’operatività della galleria.

1.2.4.1 Scelte strategiche

I sistemi operativi devono consentire alla galleria di svolgere la sua funzione, che è assicurare il passaggio del traffico, e di soddisfare la doppia missione di fornire agli utenti un buon livello di confort e sicurezza quando attraversano la galleria.

I sistemi operativi devono tenere conto della funzione della galleria, della sua posizione geografica, delle sue caratteristiche intrinseche, della natura del traffico, delle infrastrutture a valle e a monte della galleria, delle principali questioni relative alla sicurezza e all’organizzazione in caso di emergenza, così come della regolamentazione e dell’ambiente culturale e socioeconomico del paese nel quale si trova la galleria.

Un gran numero di sistemi operativi non contribuisce automaticamente al miglioramento del livello di servizio, confort e sicurezza di una galleria. Al contrario, richiede maggiori interventi umani e di manutenzione che, se non effettuati, possono compromettere l’affidabilità della galleria e il suo livello di sicurezza. È inutile anche l’affiancamento o l’abuso di dispositivi. I sistemi devono essere idonei, complementari, talvolta ridondanti (per le principali funzioni di sicurezza) e devono costituire un insieme coerente.

I sistemi operativi sono "vivi":

  • richiedono un rigoroso regime di cura e manutenzione, con interventi ricorrenti e adatti al loro livello di tecnologia. Questa manutenzione ha un costo e richiede risorse umane competenti, come pure ricorrenti investimenti finanziari per tutto il ciclo di vita della galleria. La mancanza di manutenzione (o una manutenzione insufficiente) porta a gravi disfunzioni o alla rottura dei sistemi, compromettendo così la funzione della galleria e la sicurezza degli utenti. La manutenzione dei sistemi in condizioni di traffico è spesso difficile e molto ristretta. Si devono considerare gli accorgimenti risultanti dalla progettazione dei sistemi. Per questo motivo, l’"architettura" dei sistemi, la loro progettazione e la loro installazione devono essere pensate in modo da limitare l’impatto delle disfunzioni sulla disponibilità e la sicurezza della galleria, così come l’impatto degli interventi di manutenzione o di rinnovo dei sistemi;
  • il loro "ciclo di vita" è variabile: da dieci a trent’anni circa, in funzione della loro natura, della loro resistenza, delle condizioni cui sono esposti, così come dell’organizzazione e della qualità della manutenzione. Devono quindi essere sostituiti regolarmente, il che richiede investimenti adeguati;
  • l’evoluzione tecnologica spesso rende indispensabile la sostituzione con sistemi basati su tecnologie avanzate, a causa dell’obsolescenza tecnologica e dell’impossibilità di reperire pezzi di ricambio;
  • i sistemi devono dare prova di adattabilità all’evoluzione della galleria e del suo ambiente.

Tutte queste considerazioni si traducono in scelte strategiche, tra cui in particolare:

  • definire i sistemi necessari in base alle reali esigenze della galleria, senza cedere alla tentazione di accumulare dispositivi. L’analisi dei rischi combinata al value engineering è uno strumento efficace che assicura la razionalità della scelta dei sistemi necessari. Questo approccio consente anche di dominare meglio la complessità dei sistemi, che è spesso fonte di ritardi, sforamenti dei superiori e gravi disfunzioni se non è stata gestita da un’organizzazione rigorosa e compente;
  • dare priorità alla qualità e alla resistenza dei sistemi al fine di ridurre la necessità e la frequenza della manutenzione e le difficoltà di intervento in condizioni di traffico. Questo può tradursi in costi di investimento superiori, che però sono largamente compensati durante il periodo di operatività;
  • verificare la qualità e le prestazioni dei sistemi in ogni fase di progettazione, costruzione, collaudo in fabbrica, installazione sul posto e successivamente collaudo in loco. L’esperienza dimostra che molti sistemi sono carenti e non soddisfano gli obiettivi a causa della mancanza di un’organizzazione rigorosa e di controlli efficienti;
  • scegliere le tecnologie idonee alle condizioni climatiche e ambientali che i sistemi dovranno affrontare, così come alle condizioni socioculturali (mancanza di un concetto di manutenzione in alcuni paesi), alle condizioni tecnologiche e tecniche e all’organizzazione dei servizi;
  • tenere conto, dalla progettazione dei sistemi alla scelta dei materiali, dei costi operativi e in particolare dei costi dell’energia. Questi costi sono ricorrenti per tutto il ciclo di vita della galleria. I sistemi di ventilazione e d’illuminazione sono quelli che generalmente consumano più energia. Questo aspetto merita particolare attenzione sin dalle fasi preliminari di progettazione;
  • tenere in considerazione, sin dalle fasi preliminari di progettazione e di analisi finanziaria:
    • la necessità di predisporre, organizzare, istruire e formare le squadre dedicate al funzionamento e all’intervento da un lato e alla pulizia e manutenzione dall’altro;
    • le restrizioni agli interventi in condizioni di traffico per quanto riguarda i costi di manutenzione, operatività risultante, manutenzione e rifacimento;
  • tenere conto, nell’organizzazione e nella programmazione generale di un nuovo progetto di galleria, del tempo necessario per reclutare le squadre e formarle in relazione alle prove, al collaudo finale di tutte le strutture e sistemi (periodo di 2-3 mesi), alle prassi e alle manovre sul posto con il coinvolgimento di tutte le parti esterne interessate (in particolare i servizi d’emergenza e i vigili del fuoco) affinché possano acquisire dimestichezza con le particolarità della galleria.

1.2.4.2 - Raccomandazioni chiave riguardanti i principali sistemi

1.2.4.2.a Fonti di energia – distribuzione elettrica

Perché i sistemi della galleria possano funzionare, servono delle fonti di energia. Le grandi gallerie possono richiedere diversi MW (megawatt) di potenza elettrica, che non sempre sono disponibili sul posto. Sin dalle prime fasi della progettazione bisogna prendere accorgimenti particolari per rafforzare e rendere più affidabili le reti esistenti, o spesso anche per creare nuove reti. L’alimentazione elettrica è fondamentale per l’operatività della galleria, ma anche per la sua costruzione.

L’alimentazione di energia elettrica e la sua distribuzione all’interno della galleria deve fornire:

  • la capacità richiesta;
  • un’alimentazione affidabile;
  • un sistema di distribuzione dell’energia affidabile, ridondante e protetto: ridondanza e interconnessione delle reti di distribuzione – trasformatori in parallelo – cavi posizionati all’interno di manicotti e cunicoli a prova d’incendio.

Ogni galleria è specifica e deve essere sottoposta a un’analisi specifica in funzione della sua posizione geografica, del contesto delle reti elettriche esistenti, delle condizioni di alimentazione elettrica (priorità o non priorità), della possibilità di aumentare o meno la potenza e l’affidabilità delle reti pubbliche esistenti, dei rischi specifici della galleria, così come delle condizioni di intervento dei servizi d’emergenza.

I sistemi devono essere quindi progettati di conseguenza e le procedure operative devono essere attuate conformemente all’affidabilità del sistema e alle scelte che sono state prese durante la fase di progettazione.

Gli obiettivi riguardanti la sicurezza, in caso di mancanza di alimentazione elettrica, sono:

  • immediata alimentazione elettrica d’emergenza senza interruzione di tutta i sistemi di sicurezza elencata di seguito per una durata di circa mezzora/un’ora (secondo le condizioni di evacuazione e della galleria):
    • livello minimo di illuminazione – segnaletica – monitoraggio CCTV – telecomunicazioni – trasmissione di dati e SCADA – sensori e vari rilevatori (inquinamento – incendio – incidenti – ecc.);
    • alimentazioni elettriche per le nicchie di sicurezza, percorsi di evacuazione e ripari;
    • questa funzione è assicurata solitamente dai sistemi UPS o da generatori diesel che sono subito in grado di fornire energia;
  • a seconda della galleria, della sua collocazione urbana o rurale e dei rischi corsi, si possono fissare ulteriori obiettivi delle condizioni operative minime per assicurare l’alimentazione elettrica dei sistemi, purché le procedure specifiche siano attuate per tutta la durata della mancanza di corrente. Ad esempio: alimentazione elettrica d’emergenza del sistema di ventilazione (attraverso generatori o un’alimentazione parziale esterna) che permette di affrontare gli incendi dei veicoli leggeri ma non dei veicoli pesanti: il transito dei camion è quindi temporaneamente vietato.

Gli accorgimenti solitamente presi per l’alimentazione di corrente elettrica sono i seguenti:

  • Alimentazione elettrica d’emergenza dalla rete pubblica:
    • da 2 a 3 possibili alimentazioni dalla rete di distribuzione pubblica, con collegamenti a segmenti indipendenti della rete ad alta o media tensione. Commutazione automatica tra l’"alimentazione elettrica normale" e l’"alimentazione elettrica d’emergenza" all’interno della sottostazione della galleria con, se richiesto, l’interruzione dell’alimentazione elettrica a parte dei sistemi, nel caso in cui l’alimentazione elettrica esterna sia insufficiente;
    • nessun generatore diesel;
    • installazione di un’alimentazione elettrica d’emergenza UPS.
  • Nessuna alimentazione elettrica d’emergenza esterna:
    • un’unica alimentazione elettrica esterna dalla rete pubblica;
    • generatori diesel in grado di fornire parte della corrente in caso di interruzione dell’alimentazione elettrica esterna principale e predisposizione delle condizioni operative minime e delle principali procedure operative;
    • installazione di un’alimentazione elettrica d’emergenza UPS.
  • Piena autonomia dell’alimentazione elettrica – nessuna alimentazione elettrica esterna disponibile:
    • la rete pubblica non è in grado di fornire la corrente richiesta, oppure non ha l’affidabilità per farlo. La galleria è allora completamente autonoma. L’energia è fornita interamente da un kit di generatori diesel che funzionano simultaneamente. Un ulteriore generatore è installato come "back up" in caso uno dei generatori non funzioni;
    • possibile installazione di un’alimentazione elettrica d’emergenza UPS, se il livello di affidabilità dei generatori è considerato insufficiente, oppure per ragioni di sicurezza.

1.2.4.2.b Ventilazione

L’AIPCR ha emanato numerose raccomandazioni in questo campo, che costituiscono i principali riferimenti internazionali per la concezione e la progettazione dei sistemi di ventilazione. Oltre alla precedente sezione 1.2.3.4, si rimanda il lettore alla Sezione Ventilation

Occorre tuttavia ricordare che anche se l’impianto di ventilazione costituisce uno dei principali sistemi che assicurano la salute, il confort e la sicurezza degli utenti in una galleria, essa è solo uno degli anelli del sistema di cui gli utenti, gli operatori e le squadre intervento emergenza e di salvataggio costituiscono gli elementi più importanti con il loro comportamento, la loro competenza e la loro capacità di agire.

I sistemi di ventilazione non bastano da soli a far fronte a tutti gli scenari, né a soddisfare tutte le possibili funzioni, con particolare riguardo per la depurazione dell’aria e la protezione dell’ambiente.

La scelta di un sistema di ventilazione e del suo dimensionamento richiede grande esperienza e la comprensione dei complessi fenomeni della meccanica dei fluidi in un ambiente chiuso, in associazione con le fasi consecutive di sviluppo di un incendio, propagazione, irradiazione e scambi termici, così come con lo sviluppo e la propagazione di fumo e gas tossici.

I sistemi di ventilazione consumano in generale molta energia e richiedono grande attenzione ai fini dell’ottimizzazione del loro dimensionamento e funzionamento, ad esempio per mezzo di sistemi esperti.

I sistemi di ventilazione possono essere molto complessi e la loro gestione in caso di incendio può richiedere l’attuazione di sistemi automatici che consentono di gestire e controllare la situazione in modo più efficiente rispetto a quanto farebbe un operatore sotto stress.

Come indicato nella sezione 1.2.3.4 precedente, i sistemi di ventilazione devono soprattutto soddisfare i requisiti sanitari e igienici in condizioni normali di operatività, nonché gli obiettivi di sicurezza in caso di incendio.

Resistenza, affidabilità, adattabilità, vita operativa e ottimizzazione del consumo di energia costituiscono i principali criteri di qualità che i sistemi di ventilazione devono soddisfare.

1.2.4.2.c Sistemi supplementari per i sistemi di ventilazione

Due tipi di sistemi supplementari per la ventilazione sono spesso oggetto di domande pressanti delle parti interessate, delle associazioni di residenti o delle lobby:

  • sistemi per il trattamento o la depurazione dell’aria;
  • sistemi fissi di soppressione incendio.

A. Sistemi di depurazione dell’aria.

Per maggiori informazioni su questo argomento, si rimanda il lettore alla Sezione Impatto sulla qualità dell’aria

L’implementazione di sistemi per la depurazione dell’aria è una richiesta ricorrente delle associazioni di residenti nelle aree urbane. Tali sistemi, di solito installati sottoterra, sono molto costosi da costruire così come da gestire e mantenere. Inoltre, comportano un elevato consumo di energia.

I risultati fino ad oggi ottenuti sono tutt’altro che convincenti, in particolare a causa delle forti riduzioni nelle emissioni dei veicoli e della difficoltà di questi sistemi nel depurare le concentrazioni molto basse di inquinanti presenti nella galleria e contenuti in grandi volumi d’aria. Di conseguenza, molti sistemi installati negli ultimi dieci anni non sono più operativi.

Il futuro dei sistemi per la depurazione dell’aria è molto incerto nei paesi dove vi sono norme più restrittive, che impongono riduzioni sempre più rigorose delle emissioni di inquinanti alla fonte.

B. Sistemi fissi di soppressione incendio.

Per maggiori informazioni su questo argomento, si rimanda il lettore alla Sezione Sistemi fissi antincendio

Le tecnologie sono numerose e rispondono a vari criteri: lotta antincendio – contenimento degli incendi – riduzione dell’irradiazione termica e della temperatura per gli utenti che si trovano in prossimità dell’incendio – preservazione della struttura della galleria contro i danni dovuti alle temperature elevate, ecc.

Questi sistemi, nonostante gli aspetti positivi, presentano anche aspetti negativi che riguardano in particolar modo il deterioramento delle condizioni di visibilità quando sono attivati all’inizio dell’incendio. L’utilizzo di un sistema fisso di soppressione incendio richiede un approccio coerente a tutti gli aspetti della sicurezza degli utenti, nonché alla strategia di ventilazione ed evacuazione.

La decisione di implementare o meno tali sistemi è complessa e ha importanti conseguenze. Deve quindi essere sottoposta a una riflessione approfondita in merito alle particolari condizioni di sicurezza dell’opera interessata e al valore aggiunto ottenuto dall’implementazione del sistema, e non deve essere presa sotto l’influenza della moda o di una lobby.

Un sistema fisso di soppressione incendio richiede l’adozione di importanti misure di manutenzione e l’esecuzione di prove regolari e frequenti, senza le quali la sua affidabilità non potrebbe essere garantita.

1.2.4.2.d Illuminazione

Le raccomandazioni della CIE (Commissione internazionale per l’illuminazione) sono state criticate dall’AIPCR a causa dei livelli elevati di illuminazione che spesso comportano. Si rimanda il lettore alla relazione tecnica pubblicata dal Comitato europeo di normazione che presenta diversi metodi tra cui quello raccomandato dalla CIE.

L’illuminazione è uno strumento fondamentale per garantire il confort e la sicurezza degli utenti in una galleria. Gli obiettivi del livello di illuminazione devono essere adattati alla collocazione geografica della galleria (urbana o non urbana), alle sue caratteristiche (corta o molto lunga), al volume e alla natura del traffico.

L’impianto di illuminazione consuma molta energia e si sta lavorando per ottimizzarne le loro caratteristiche e le prestazioni.

1.2.4.2.e Trasmissione dei dati - Supervisione - SCADA

SCADA è il "sistema nervoso" e il "cervello" della galleria, che permette la compilazione, la trasmissione e il trattamento delle informazioni e la successiva trasmissione delle istruzioni operative agli impianti.

Questo sistema richiede un’analisi meticolosa sulla base delle condizioni specifiche all’interno della galleria, dei suoi sistemi, dell’organizzazione e della modalità di funzionamento, del contesto dei rischi in cui la galleria è collocata, così come delle procedure e degli accorgimenti adottati per gli interventi.

L’organizzazione del centro di supervisione e controllo deve essere analizzata molto attentamente, in funzione del contesto specifico della galleria (o del gruppo di gallerie), dei mezzi umani e materiali necessari, degli incarichi da assumere, dell’aiuto essenziale fornito dai dispositivi automatici o dai sistemi esperti agli operatori in caso di incidente e che consente agli operatori di ridurre e semplificare i loro compiti rendendoli più efficienti.

La progettazione dettagliata di questi sistemi è un processo lungo e delicato e richiede una metodologia molto rigorosa di sviluppo, controllo per fasi consecutive (in particolare durante le prove in fabbrica), prova e controllo globale dopo l’integrazione di tutti i sistemi sul posto. L’esperienza indica che molti errori osservati su questi sistemi sono dovuti alle seguenti lacune:

  • capitolati scarsamente definiti, analisi funzionale insufficiente o ignoranza delle condizioni e delle procedure operative;
  • sviluppo tardivo dei sistemi, che non concede il tempo necessario per analisi dettagliate, per integrazioni trasversali o per tenere conto delle condizioni specifiche di operatività della galleria;
  • mancanza di rigore nello sviluppo, prova, controllo e integrazione di tutti i sistemi;
  • mancanza di considerazione per il comportamento umano e l’ergonomia in generale;
  • mancanza di esperienza in relazione all’operatività delle gallerie, alla gerarchia delle decisioni da integrare e alle sequenze logiche di queste decisioni in caso di grave incidente.

La Sezione SCADA del manuale riassume questi aspetti differenti.

1.2.4.2.f Comunicazioni radio – circuiti a bassa tensione

Questi sistemi comprendono:

  • rete telefonica d’emergenza;
  • rete radio per le squadre operative e i servizi d’emergenza; canali radio per gli utenti della galleria, attraverso i quali è possibile trasmettere informazioni e istruzioni relative alla sicurezza;
  • numerosi sensori per le misurazioni e i rilevamenti;
  • rete CCTV;
  • un sistema automatico di rilevazione degli incidenti (AID) è solitamente associato a un sistema CCTV. Il sistema AID richiede un numero maggiore di videocamere allo scopo di effettuare rilevamenti più affidabili e pertinenti.

1.2.4.2.g Segnali

Per i segnali si rimanda il lettore alla Sezione Cartelli segnaletici

Ancora più che nel caso di altri sistemi, un eccesso di segnali va a scapito della loro pertinenza e finalità.

La leggibilità, la coerenza, l’omogeneità e la gerarchia dei segnali (priorità ai segnali di evacuazione e alle informazioni per gli utenti) devono avere la priorità nella progettazione dei segnali all’interno della galleria e in prossimità di essa.

Pannelli segnaletici fissi, segnali delle corsie di traffico, segnali a messaggio variabile, semafori e luci di stop, segnali delle uscite di emergenza, segnali specifici per tali uscite, segnali delle nicchie di sicurezza, dispositivi fisici per la chiusura delle corsie (barriere rimovibili), segnaletica orizzontale e strisce rumorose orizzontali sono tutti dispositivi di segnalazione e assicurano una parte della comunicazione con gli utenti.

1.2.4.2.h Dispositivi antincendio

I dispositivi per il rilevamento degli incendi possono essere localizzati (rilevamento degli incendi nelle sottostazioni sotterranee o nei locali tecnici) o lineari (cavo sensibile al calore) all’interno dello spazio destinato al traffico.

Esistono vari dispositivi per la lotta antincendio:

  • sistemi automatici nei locali tecnici e nelle sottostazioni sotterranee;
  • estintori a polvere per l’utilizzo da parte dei conducenti;
  • sistemi per i vigili del fuoco: tubi dell’acqua e idranti – in alcuni paesi tubi per la schiuma. Il volume dei serbatoi d’acqua è variabile e dipende dai regolamenti nazionali e dalle particolari condizioni della galleria.
  • Alcune gallerie hanno un sistema fisso di soppressione incendio (v. la sezione 1.2.4.2.c precedente).

1.2.4.2.i Altri dispositivi

Altri dispositivi possono essere installate in funzione degli obiettivi e delle esigenze per ciò che concerne la sicurezza, il confort e la protezione della struttura. Ne sono un esempio:

  • i segnali luminosi inseriti nelle pareti o nei cordoli dei marciapiedi;
  • un corrimano o una “linea della vita” fissata sulla parete che permette lo spostamento in sicurezza dei vigili del fuoco in un’atmosfera satura di fumo;
  • la vernice sulle pareti o l’installazione di pannelli prefabbricati sulle pareti;
  • i dispositivi per la protezione delle strutture dai danni provocati da un incendio. Tali accorgimenti protettivi devono essere tenuti in considerazione sin dall’origine del progetto. Gli scambi termici (con il rivestimento in calcestruzzo o con il suolo) sono infatti alterati nel corso di un incendio; lo stesso vale per le caratteristiche dell’aria, che devono essere considerate nella progettazione ai fini del dimensionamento dei sistemi di ventilazione;
  • la gestione e il trattamento dell’acqua raccolta sulla pavimentazione stradale all’interno della galleria prima che venga scaricata all’esterno nell’ambiente naturale;
  • gli accorgimenti per la misurazione delle condizioni ambientali agli imbocchi delle gallerie, associati con le particolari procedure operative se i limiti definiti dai regolamenti vengono superati.

1.3. Rinnovo – riqualificazione delle gallerie esistenti  

  • 1.3.1. Diagnosi
  • 1.3.2. Programma di rinnovo o riqualificazione
  • 1.3.3. Attuazione della progettazione e costruzione

La riqualificazione (in particolare per migliorare la sicurezza) e il rifacimento delle gallerie esistenti in funzione solleva problemi specifici di analisi e di metodo. Il grado di libertà è inferiore rispetto alle gallerie nuove, in quanto è necessario tenere conto dello spazio e delle restrizioni esistenti. Le tecnologie specifiche di ogni tipo di sistema e la loro integrazione sono tuttavia identiche.

Il rinnovo e la riqualificazione di una galleria in funzione determinano piuttosto spesso un aumento dei tempi e dei costi di costruzione, condizioni di sicurezza di gran lunga inferiori durante i lavori e impatti scarsamente controllati sul volume e sulle condizioni del traffico. Questi svantaggi sono spesso il risultato di un’analisi incompleta della situazione esistente, delle reali condizioni della galleria, dei suoi sistemi e del suo ambiente, nonché di una mancanza di strategia e di procedure che possano attenuare gli effetti sul traffico.

La Sezione Valutare e migliorare la sicurezza nelle gallerie esistenti propone una metodologia per la diagnosi della sicurezza delle gallerie esistenti e lo sviluppo di un programma di riqualificazione. Inoltre, la Sezione Operatività durante i lavori di manutenzione presenta problematiche specifiche legate agli interventi effettuati su gallerie in funzione. Il contenuto di tali sezioni può aiutare ad attenuare i problemi menzionati in precedenza.

È tuttavia appropriato richiamare l’attenzione del lettore sui punti chiave delle seguenti sezioni.

1.3.1. Diagnosi

La diagnosi dettagliata e rigorosa di una galleria è una fase essenziale nel processo del suo rinnovo o riqualificazione. Sfortunatamente questa fase viene spesso ignorata.

La diagnosi fisica di una galleria richiede di:

  • stabilire dettagliatamente e descrivere in modo preciso le funzioni e la geometria della struttura;
  • produrre una descrizione dettagliata delle condizioni della struttura;
  • valutare in particolare la resistenza al fuoco, le incertezze e i rischi potenziali ed elencare le prove che sarebbero necessarie per fornire una base solida per una progettazione dettagliata;
  • elencare tutti i sistemi esistenti, le sue funzioni, condizioni, tecnologia, caratteristiche effettive (saranno richieste prove o misurazioni) e le scorte di pezzi di ricambio eventualmente disponibili;
  • valutare la durata residua dei sistemi summenzionati prima della loro sostituzione e rilevare la disponibilità o meno sul mercato di pezzi di ricambio (in particolare a causa dell’obsolescenza tecnologica);
  • identificare le relazioni di manutenzione e ispezione, i malfunzionamenti dei sistemi e la frequenza di rotture.

Questa diagnosi fisica deve essere integrata da una diagnosi riguardante l’organizzazione, la manutenzione e le procedure operative, così come da una diagnosi specifica riguardante tutti i documenti relativi all’organizzazione degli interventi di sicurezza e di salvataggio. Questa fase di diagnosi può infine portare alla definizione di azioni per la formazione delle varie parti coinvolte negli interventi, allo scopo di migliorare le condizioni globali di sicurezza della galleria nel suo stato iniziale prima del rinnovo.

La diagnosi deve essere seguita da un’analisi dei rischi della galleria sulla base del suo stato effettivo. Tale analisi ha un doppio obiettivo:

  • valutare se la galleria possa continuare ad essere operativa nel suo stato attuale prima del rinnovo o se sia necessario adottare degli accorgimenti transitori temporanei: restrizione dell’accesso soltanto ad alcuni veicoli - rafforzamento degli accorgimenti per la sorveglianza e l’intervento - ulteriori dispositivi - ecc.;
  • costituire un riferimento per lo stato attuale dal punto di vista della sicurezza, allo scopo di affinare la definizione del programma di rinnovo.

La diagnosi deve rilevare (senza correre il rischio di scoperte tardive durante la fase dei lavori) se i sistemi esistenti, presumibilmente in condizioni operative, possano essere modificati, aggiunti o integrati nei futuri sistemi aggiornati (compatibilità tecnologica – prestazioni in particolare per la raccolta e la trasmissione dei dati, dispositivi automatici e SCADA).

1.3.2. Programma di rinnovo o riqualificazione

Il programma di rinnovo o riqualificazione è il risultato di due fasi.

1.3.2.1. Prima fase: sviluppo del programma

Lo sviluppo del programma risulta da:

  • la diagnosi dettagliata come descritta in precedenza;
  • l’analisi dei rischi sviluppata considerando lo stato iniziale della galleria;
  • le lacune notate in tema di sicurezza;
  • l’analisi di cosa si possa realizzare negli spazi esistenti e nei potenziali ampliamenti al fine di consentire la riqualificazione della galleria.

In base all’ambiente fisico della galleria e agli spazi disponibili, il programma di riqualificazione ottimale, per l’infrastruttura o per i sistemi, potrebbe non essere praticabile in condizioni accettabili, il che può rendere necessaria la definizione di un programma più ristretto. Tale programma ristretto potrebbe richiedere l’adozione di misure di attenuazione per garantire che il livello richiesto di sicurezza sia raggiunto in senso globale, dopo il completamento dei lavori.

1.3.2.2. Seconda fase: convalida del programma

La convalida del programma richiede:

  • lo sviluppo di un’analisi dei rischi basata sullo stato finale della galleria dopo la riqualificazione allo scopo di testare i nuovi accorgimenti introdotti dal programma. Tale analisi deve essere stabilita con la stessa metodologia usata per la precedente analisi basata sullo stato iniziale. Essa consente inoltre la ricerca di ottimizzazioni;
  • l’esame dettagliato della fattibilità dei lavori da eseguire per il miglioramento o il rinnovo in base alle condizioni operative richieste (ad esempio, divieto di chiudere la galleria o di porre restrizioni temporanee al traffico). In caso di incompatibilità tra gli obiettivi del programma e i lavori richiesti per la sua realizzazione, è necessario ricorrere all’iterazione. L’iterazione può riguardare:    
  • il programma stesso, nella misura in cui l’adattamento del programma sia compatibile da un lato con gli obiettivi di sicurezza e dall’altro con la sua attuazione nelle condizioni operative richieste;  
  • le condizioni operative richieste, che potrebbero dover essere modificate per avere la possibilità materiale di eseguire i lavori risultanti dal programma di riqualificazione.

Il programma di riqualificazione o miglioria non richiede necessariamente la realizzazione di opere fisiche, ma può consistere solamente in una modifica delle funzioni della galleria o degli accorgimenti operativi, ad esempio:

  • modifica della categoria dei veicoli autorizzati ad accedere alla galleria: nessun accesso ai camion – nessun accesso ai veicoli che trasportano merci pericolose;
  • allestimento di procedure specifiche per la restrizione del traffico: in modo permanente o soltanto durante i flussi di traffico di punta;
  • la galleria funzionava inizialmente con traffico bidirezionale ed è stata trasformata per l’implementazione del traffico unidirezionale;
  • modifica dei mezzi per la supervisione o l’intervento.

1.3.3. Attuazione della progettazione e costruzione

La fase di attuazione della progettazione e di costruzione prevede la trasformazione del programma di rinnovo o riqualificazione in capitolati tecnici e contrattuali e la relativa attuazione.

Questa fase richiede un’analisi estremamente dettagliata:

  • delle fasi consecutive di costruzione, del contenuto di ciascuna di queste fasi, delle sequenze logiche e prioritarie dei lavori;
  • delle condizioni di sicurezza all’interno della galleria in ogni fase di costruzione. Questo richiede analisi parziali dei rischi e l’adozione, se necessario, di accorgimenti di attenuazione: regolazione del traffico – restrizioni del traffico – pattugliamento – rafforzamento dei mezzi di intervento – ecc. 
  • delle condizioni di traffico all’interno della galleria e in prossimità ad essa, con restrizioni parziali e temporanee in conformità con le varie fasi dei lavori (accorgimenti diversi per il giorno e la notte, per i normali periodi e i periodi di ferie), delle potenziali deviazioni e dell’impatto globale sulle condizioni di traffico e di sicurezza nelle aree interessate dai lavori;
  • delle restrizioni e degli assoggettamenti nonché delle scadenze contrattuali parziali e globali per i lavori, così da poter essere in grado da un lato di definire i capitolati contrattuali per l’appaltatore e, dall’altro, di adottare tutti i necessari accorgimenti temporanei e di realizzare una campagna informativa per gli utenti e i residenti.

1.4. Stages of the "tunnel life"

  • 1.4.1. Progettazione
  • 1.4.2. Costruzione
  • 1.4.3. Messa in servizio
  • 1.4.4. Operatività

La "vita della galleria" può essere suddivisa arbitrariamente in diverse fasi principali di cui le più rilevanti sono:

1.4.1. Progettazione

Questa è la fase più importante nella vita di una nuova galleria. È decisiva in termini di costi operativi e di costruzione, di sicurezza e di gestione dei rischi tecnici e finanziari.

Questa fase richiede un’integrazione trasversale di tutte le interfacce del "sistema complesso" rappresentato da una galleria. Tale integrazione deve iniziare sin dalle prime fasi della progettazione (v. paragrafi precedenti).

L’esperienza mostra che ciò accade sfortunatamente di rado e che spesso la progettazione di una galleria è il risultato di una successione di fasi considerate tra loro indipendenti. Nonostante la caricaturizzazione, possiamo osservare che:

  • la funzione non è sempre chiaramente definita;
  • l’allineamento è progettato senza alcuna integrazione della galleria, delle sue restrizioni o dell’intera serie di possibilità di ottimizzazione;
  • l’ingegneria civile "comanda" attraverso gli allineamenti orizzontali e verticali stabiliti, con tutte le conseguenze che possono derivare a livello di rischi e di costi di costruzione;
  • i sistemi, il livello di sicurezza e il funzionamento si integrano in qualche modo e non sempre in maniera armoniosa e ottimale con gli accorgimenti scelti durante le fasi precedenti.

1.4.2. Costruzione

Per quanto concerne l’ingegneria civile, l’aspetto più importante è la gestione dei rischi tecnici (in particolare geologici) e di tutte le conseguenze risultanti a livello di costi e di durata della costruzione.

Le considerazioni relative alla gestione dei rischi nell’ambito della costruzione devono essere tenute presenti sin dalla fase di progettazione. Tali considerazioni devono essere dettagliate e condivise con il proprietario della galleria. Le decisioni in materia di rischi devono essere sviluppate e documentate in modo chiaro.

La decisione di assumere alcuni rischi non costituisce necessariamente un errore e non deve essere necessariamente vietata, in quanto può permettere di soddisfare alcuni obblighi, ad esempio quando vi è una tabella di marcia molto serrata, che sarebbero incompatibili con lo svolgimento di tutte le indagini richieste per eliminare ogni incertezza.

La decisione di assumere un rischio deve essere però il frutto di una riflessione approfondita su:

  • le possibili conseguenze, che devono essere chiaramente individuate, analizzate e affrontate: ritardi – costi – impatti umani e ambientali – sicurezza – tempistica – ecc.;
  • gli aspetti concreti di questa decisione, la sua probabilità di successo e il suo reale interesse.

L’assunzione di un rischio non deve essere imputabile alla leggerezza o incompetenza delle varie parti.

Per quanto concerne i sistemi operativi, si richiama l’attenzione del lettore su:

  • tutti gli aspetti che possono ottimizzare la durata dei sistemi, la loro affidabilità e la facilità di manutenzione;
  • la necessità di un processo rigoroso e di un controllo continuo della funzionalità, delle prestazioni e della qualità dei sistemi durante la produzione dei componenti, il loro assemblaggio, la loro installazione sul posto e la prova parziale e globale dopo l’integrazione;
  • i vantaggi per la qualità derivanti dalla scelta dei sistemi e dell’appaltatore, anche se i costi di costruzione potrebbero essere leggermente superiori. I possibili risparmi realizzati grazie ai minori costi iniziali sono spesso rapidamente compensati da costi di manutenzione più elevati, dalle difficoltà di intervento in presenza di traffico e dalle ulteriori restrizioni imposte agli utenti.

1.4.3. Commissioning

Questa fase della "vita della galleria" è spesso sottovalutata e considerata solamente in maniera tardiva. Essa richiede tempo di cui spesso non si dispone e si traduce nella messa in servizio della galleria in condizioni non soddisfacenti, o addirittura in condizioni di elevata esposizione in termini di sicurezza.

Questa fase comprende:

  • l’organizzazione dell’operatività e della manutenzione;
  • lo sviluppo e l’adeguamento di tutte le procedure di funzionamento, manutenzione, intervento e sicurezza in condizioni normali di operatività della galleria, così come in condizioni operative minime;
  • il reclutamento e la formazione del personale,
  • il collaudo finale di tutti i sistemi, che non può avere luogo prima che i sistemi siano stati totalmente completati, testati e consegnati (possibilmente in modo tale da richiedere soltanto interventi correttivi minori);
  • la pratica, la formazione e le manovre che interessano tutte le squadre e i servizi di intervento prima della messa in servizio della galleria.

1.4.4. Operation

Il compito principale è quello di assicurare:

  • la gestione di tutti i sistemi, la loro manutenzione e il loro ripristino;
  • la sicurezza e il confort degli utenti.

È inoltre necessario saper osservare la situazione in modo obiettivo, prendendo le distanze dalla routine quotidiana, allo scopo di:

  • ottenere un riscontro dall’esperienza, adattare le procedure, le condizioni d’intervento, la formazione e le manovre per la sicurezza;
  • ottimizzare i costi operativi senza danneggiare il livello di servizio e sicurezza;
  • individuare, analizzare, pianificare e realizzare riparazioni massicce e opere di rinnovo e riqualificazione.

1.5. Costs of construction, operation, upgrading - financial aspects

  • 1.5.1. Premessa
  • 1.5.2. Costi di costruzione
  • 1.5.3. Costi operativi
  • 1.5.4. Costi di rinnovo e riqualificazione
  • 1.5.5. Aspetti relativi al finanziamento

1.5.1. Premessa

Le gallerie sono strutture di ingegneria civile relativamente costose in rapporto alla loro costruzione e operatività. Sin dall’inizio del progetto si deve prestare particolare attenzione allo scopo di individuare ogni possibile ottimizzazione tecnica e finanziaria.

Si raccomanda dalle prime fasi di progettazione di attuare un processo che comprenda:

  • la definizione dettagliata della "funzione" della galleria;
  • un processo iterativo di "analisi del value engineering" realizzato in tutte le fasi strategiche del progetto, con il quale deve essere integrato nelle varie fasi dell’analisi dei rischi;
  • un’analisi dettagliata e il monitoraggio dei rischi potenziali nella fase di progettazione e di costruzione. Questi rischi potenziali riguardano:
    • le incertezze di carattere tecnico relative in particolare alla complessità del suolo (incertezze di carattere geologico e geotecnico);
    • le incertezze nelle previsioni sul volume del traffico che costituiscono un rischio importante relativo ai ricavi in caso di costruzione e finanziamento tramite "concessione";
    • le incertezze e rischi relativi all’ambiente finanziario, in particolare alle variazioni nei tassi d’interesse e nelle condizioni di finanziamento e rifinanziamento. Questo aspetto costituisce un rischio importante in caso di costruzione e finanziamento tramite "concessione" o PPP (Partenariato pubblico privato) con un contributo finanziario.

Questo processo permetterà l’ottimizzazione del progetto (costi di costruzione e operativi) nonché una migliore gestione dei rischi tecnici e finanziari e della tabella di marcia.

1.5.2. Costi di costruzione

1.5.2.1. Indici costi/chilometro

I costi di costruzione delle gallerie sono estremamente variabili ed è impossibile fornire indici rappresentativi dei costi/chilometro, in quanto questi indici possono variare in misura considerevole (media da 1 a 5) in particolare in base a:

  • le condizioni geologiche;
  • le difficoltà concernenti le vie d’accesso e gli imbocchi delle gallerie;
  • la collocazione geografica della galleria: urbana o non urbana;
  • la lunghezza della galleria: in particolare, il peso dei sistemi di ventilazione e degli accorgimenti per la sicurezza è maggiore nel caso di una galleria lunga, mentre tutti i lavori riguardanti le vie d’accesso e gli imbocchi hanno un impatto più significativo per le gallerie corte;
  • il volume del traffico che è un fattore determinante per il dimensionamento del numero di corsie, come pure per i sistemi di ventilazione;
  • la natura del traffico: in particolare una galleria usata da veicoli che trasportano merci pericolose richiederà accorgimenti costosi per la ventilazione, la sicurezza e possibilmente la resistenza della struttura agli incendi; viceversa, una galleria dedicata al passaggio soltanto di veicoli leggeri potrebbe assicurare risparmi considerevoli grazie alla possibile riduzione della larghezza delle corsie, dell’altezza massima e dei requisiti per i sistemi di ventilazione;
  • l’ambiente della galleria che può rendere necessari costosi accorgimenti di protezione per l’attenuazione del suo impatto;
  • gli accorgimenti adottati per la gestione o la condivisione dei rischi di costruzione;
  • l’ambiente socioeconomico del paese nel quale deve essere costruita la galleria. L’impatto può raggiungere il 20% circa dei costi.

Al massimo si può indicare che il costo medio di una galleria tipica, costruita in condizioni geotecniche medie, è circa dieci volte il costo dell’infrastruttura equivalente costruita all’aperto (al di fuori delle aree urbane).

1.5.2.2. Suddivisione dei costi di costruzione

I costi di costruzione di una galleria possono essere suddivisi in tre tipi di costi:

  • il costo delle strutture di ingegneria civile;
  • il costo dei sistemi operativi, che comprendono il centro di supervisione e l’alimentazione elettrica dalle reti pubbliche;
  • vari costi tra cui in particolare: costi sostenuti dal proprietario per lo sviluppo del progetto – gestione del progetto – progettazione e supervisione del cantiere – rilevamento e investigazione del terreno – studi ambientali e misure di attenuazione – acquisizione di terreni – procedure varie – ecc.

I due schemi seguenti mostrano alcuni esempi della suddivisione dei costi di costruzione, da un lato per le gallerie caratterizzate da condizioni non complesse delle opere di ingegneria civile e dall’altro lato per le gallerie in cui le condizioni delle opere di ingegneria civile sono meno favorevoli.

Fig. 1.5.1: Suddivisione dei costi di costruzione

Fig. 1.5.1: Suddivisione dei costi di costruzione

Nota: questi due schemi mostrano quanto siano importanti i costi delle opere civili e illustrano le conseguenze dei costi quasi raddoppiati delle opere civili (schema a destra).

1.5.3. Costi operativi

I costi operativi di una galleria possono essere suddivisi in tre tipi di costi:

  • i costi operativi veri e propri, che includono sostanzialmente la dotazione di personale, l’energia, la gestione e i materiali di consumo. Questi sono costi ricorrenti;
  • i costi ricorrenti annuali di manutenzione;
  • i costi delle riparazioni massicce, così come i costi di sostituzione dei componenti e dei materiali conformemente alla loro durata e al loro stato durante il ciclo di vita della galleria. Tali costi non sono ricorrenti, dipendono dai componenti e dai materiali, dalla loro qualità e dalle condizioni di manutenzione e insorgono a partire dal decimo o dodicesimo anno dall’inizio del periodo operativo.

I due schemi seguenti mostrano alcuni esempi della suddivisione (con condizioni economiche costanti) dei costi di costruzione (opere civili, strutture operative, costi vari) e di costi operativi globali (accumulati su un arco di tempo di trent’anni dall’inizio del periodo operativo).

Fig. 1.5.2: Suddivisione dei costi durante un periodo di 30 anni

Fig. 1.5.2: Suddivisione dei costi durante un periodo di 30 anni

Nota: questi schemi mostrano quanto siano importanti i costi operativi e di manutenzione e quanto sia necessario scegliere sin dalle prime fasi della progettazione della galleria gli accorgimenti che consentono l’ottimizzazione dei costi operativi e di manutenzione ricorrenti.

1.5.4. Costi di rinnovo e riqualificazione

Questo capitolo riguarda gli interventi di rinnovo o riqualificazione che sono richiesti per implementare i nuovi regolamenti. Tali interventi interessano gli accorgimenti per l’evacuazione, la resistenza della struttura agli incendi, i sistemi operativi e di sicurezza e tutti i requisiti necessari per soddisfare i nuovi regolamenti in materia di sicurezza.

Non è impossibile fornire prezzi statistici a causa della diversità delle gallerie esistenti, delle loro condizioni, del traffico e dei requisiti più o meno importanti dei nuovi regolamenti in materia di sicurezza, che possono variare da un paese all’altro.

Le osservazioni su questo tipo di interventi di riqualificazione finalizzati all’implementazione dei nuovi regolamenti, condotte in Francia a partire dal 2000, mostrano un’elevata variazione tra i budget corrispondenti, con un intervallo di costi compreso tra circa dieci milioni di euro e diverse centinaia di milioni di euro (vi sono stati diversi programmi di riqualificazione con un budget superiore a 200 milioni di euro).

1.5.5. Aspetti relativi al finanziamento

Le gallerie costituiscono infrastrutture costose in termini di costruzione e di funzionamento, ma il loro costo è compensato da vantaggi economici che comprendono lo sviluppo della regione, la fluidità del traffico, il confort, la sicurezza, percorsi affidabili (attraverso le montagne) e la protezione dell’ambiente.

Il finanziamento di queste opere è assicurato con:

  • il "metodo tradizionale": finanziamento e mantenimento da parte di un’autorità pubblica, con risorse finanziarie provenienti dalla tassazione pubblica o dalle accise sul carburante;
  • una "concessione" a un ente privato o semi-pubblico, che è incaricato della costruzione e della gestione della galleria durante un periodo di tempo contrattuale. Tale ente è responsabile del finanziamento (spesso in parte tramite prestito) che viene compensato con un pedaggio pagato dagli utenti al fine di rimborsare i costi operativi e di costruzione, oltre che i rischi e le spese finanziarie. Questo tipo di "concessione" può prevedere il coinvolgimento finanziario del concedente o particolari garanzie (esempio: garanzia di un volume di traffico minimo con il pagamento di un indennizzo finanziario nel caso in cui tale volume di traffico minimo non fosse raggiunto);
  • il "metodo misto" del PPP (Partenariato pubblico privato) o metodo simile, che può riguardare:
    • soltanto la costruzione o la costruzione e il funzionamento;   
    • la costruzione secondo uno schema "chiavi in mano" nel caso di un processo "progettazione e costruzione";
    • il finanziamento totale o parziale.

Il presente manuale non si propone di illustrare nel dettaglio questi vari metodi di finanziamento, né di presentare i loro meccanismi, vantaggi o svantaggi. Può tuttavia essere interessante presentare alcune linee guida principali basate sull’esperienza, che forniscono un’illustrazione preliminare.

a) Finanziamento da parte di un’autorità pubblica

  • Questo metodo di finanziamento è largamente utilizzato. Esso consente lo sviluppo di un progetto infrastrutturale, il cui finanziamento non può essere realizzato tramite "concessione" (per mancanza di entrate sufficienti dai pedaggi) o quando vi sia la volontà politica di evitare l’imposizione di un pedaggio.
  • Tale metodo richiede tuttavia che l’autorità pubblica abbia la capacità finanziaria di garantire il finanziamento, o che sia in grado di mutuare denaro e di sostenere un debito. Le risorse finanziarie provengono sostanzialmente dalla tassazione pubblica o dalle accise sul carburante e talvolta, in parte, dalla riscossione di un pedaggio.

b) Finanziamento tramite "concessione" – la galleria come parte di un’infrastruttura globale

Il finanziamento di una "galleria non indipendente" tramite "concessione" (con o senza il coinvolgimento finanziario del concedente) è il caso tipico di una galleria che fa parte di una nuova autostrada interurbana con pagamento di pedaggio. I costi (di costruzione e operativi) della galleria riguardano sia la galleria sia l’infrastruttura lineare fuori terra. L’esperienza mostra che una maggiorazione sull’indice medio pedaggio/chilometro è accettata dagli utenti nella misura in cui la nuova infrastruttura porti sufficiente valore aggiunto a livello di risparmio di tempo, servizi migliori o più affidabili, confort e sicurezza.

c) Finanziamento tramite "concessione" – galleria indipendente

 

Esistono due categorie principali di gallerie indipendenti.

  • Gallerie che comportano un miglioramento significativo delle condizioni del traffico. Questo è in particolare il caso delle gallerie urbane che mirano ad alleggerire il traffico e a ridurre i tempi di viaggio. L’esperienza mostra che il finanziamento tramite "concessione" è realmente possibile soltanto quando sono soddisfatte le seguenti condizioni:   
    • volumi elevati di traffico;         
    • paese con elevati standard di vita e di reddito che permettono la riscossione di pedaggi significativi, indispensabili per assicurare il saldo finanziario;
    • notevoli risparmi di tempo per gli utenti, di modo che questi siano disposti ad accettare in cambio un pedaggio relativamente elevato;           
    • durata della concessione non inferiore a una cinquantina d’anni.
  • Gallerie che favoriscono lo "sviluppo della regione", destinate ad attraversare un grosso ostacolo naturale (catena montuosa, estuario). Questi ostacoli costituiscono un handicap importante per il commercio. In genere, il volume iniziale del traffico è relativamente basso. Il nuovo collegamento con la galleria consentirà al traffico di crescere, anche se un simile sviluppo è sovente molto difficile da prevedere in anticipo e costituisce un parametro fondamentale del rischio finanziario per il finanziamento della concessione. L’esperienza mostra che il finanziamento tramite "concessione" è realistico soltanto quando sono soddisfatte le seguenti condizioni:
    • l’ostacolo naturale è significativo e la galleria costituisce una sufficiente attrazione (guadagno di tempo, livello di servizio, servizio fornito, affidabilità del collegamento) nei confronti di tutto il traffico esistente, nonostante il pagamento del pedaggio; 
    • partecipazione finanziaria del concedente (possibilmente anche delle parti interessate) attraverso un contributo finanziario oppure tramite il coinvolgimento diretto nella costruzione e nel finanziamento di una parte delle opere (ad esempio nella costruzione delle vie d’accesso);      
    • garanzia di un volume di traffico minimo da parte del concedente, con il pagamento di un contributo finanziario contrattuale nel caso in cui tale volume di traffico minimo non fosse raggiunto; 
    • accordi contrattuali per la condivisione dei rischi principali che potrebbero mettere a repentaglio il modello finanziario se dovessero superare i limiti o le condizioni definiti nel contratto;        
    • durata molto lunga della concessione: spesso dai 70 anni in su;         
    • garanzia finanziaria fornita dal concedente per permettere all’ente concessionario di approfittare di condizioni di prestito più favorevoli sul mercato finanziario, tali da assicurare una migliore fattibilità del piano finanziario.

d) Finanziamento tramite PPP o simile

  • Il metodo PPP presenta un vasto assortimento di contenuti e stabilire delle linee guida è difficile proprio a causa dell’ampio numero di possibilità.
  • Questo metodo di finanziamento impegna le autorità pubbliche a fornire un contributo finanziario sul lungo termine. Occorre un’analisi dettagliata al fine di valutare il reale vantaggio di questo metodo di finanziamento rispetto al finanziamento tradizionale. Infatti, il metodo PPP contribuisce molto spesso ad aumentare i costi globali del progetto (a parità di funzioni e di qualità) a causa della compensazione dei rischi assunti dallo sviluppatore.
  • Le autorità pubbliche devono definire attentamente le funzioni richieste della galleria, nonché gli obiettivi a livello di qualità, confort, sicurezza, livello di servizio, ciclo di vita, tasso di disponibilità, penali ecc., allo scopo di evitare qualsiasi ambiguità che possa tradursi in gravi malintesi e sforamenti finanziari nello sviluppo del progetto.

1.6. Regolamenti - Raccomandazioni

I paesi che hanno molte gallerie sono dotati di specifici regolamenti e hanno sviluppato raccomandazioni e linee guida per la progettazione, la costruzione, il funzionamento, la manutenzione, la sicurezza e l’intervento dei servizi di salvataggio.

Per quanto concerne le condizioni di sicurezza nelle gallerie stradali, i paesi appartenenti all’Unione europea sono soggetti alla Direttiva 2004/54/CE che prescrive un livello minimo di accorgimenti da adottare per garantire la sicurezza degli utenti nelle gallerie di lunghezza superiore a 500 m che fanno parte della rete stradale transeuropea. Inoltre, un gruppo più esteso di paesi europei è vincolato da una convenzione internazionale, l’Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose (ADR), che prevede accordi specifici per le gallerie. Ogni paese membro ha recepito questi regolamenti europei nella propria legislazione nazionale. Alcuni paesi membri hanno adottato ulteriori regolamenti che sono più rigorosi rispetto a quelli risultanti dalla trasposizione della regolamentazione europea.

Un elenco dei regolamenti e delle raccomandazioni riguardanti l’operatività e la sicurezza delle gallerie stradali è stato creato in cooperazione tra l’AIPCR e il Comitato ITA sulla sicurezza operativa delle strutture sotterranee (ITA-COSUF) dell’Associazione mondiale delle gallerie (ITA - AITES). Tale documento può essere consultato sul sito web ITA-COSUF (Publications)L’elenco non è esaustivo ma presenta un gruppo internazionale di ventisette paesi e tre organizzazioni internazionali.

Molti paesi non dispongono di una regolamentazione in materia di gallerie e sicurezza nelle gallerie, in quanto non hanno gallerie stradali nel loro territorio. Si raccomanda a questi paesi di adottare un pacchetto completo e coerente dei regolamenti applicati in un paese con comprovata esperienza nel campo delle gallerie e di non attingere a un numero elevato di fonti differenti. Le raccomandazioni dell’AIPCR, riassunte nel presente manuale, e quelle della Direttiva europea 2004/54/CE costituiscono anch’esse riferimenti internazionali che trovano sempre più frequente applicazione.

 

1.7  Complesso sviluppo di strade nel sottosuolo    

  • 1.7.1 Introduction
  • 1.7.2 Part A “Case Study”
  • 1.7.3 Particular strategic challenges
  • Multimedia Kit

This chapter consists of two main subsections:

  • A summary of the report prepared by the working group 5: “Complex Underground Road Networks”, published during the 2015 congress in Seoul (see §1.7.1 and §1.7.2),
  • An analysis of the particular strategic challenges relating to “Complex Underground Road Networks” (see §1.7.3). 

1.7.1   INTRODUCTION

“Complex Underground Road Networks” has been the subject under consideration by the PIARC Working Group 5 throughout the course of the 2012-2015 cycle. 

The working plan consists of two sections:

  • Part A “Case Study”. This part reflects investigations carried out throughout the course of the 2012-2015 cycle. A report on this is available on the PIARC website: 2016R19EN Road Tunnels: Complex Underground Road Networks. A summary of this report is presented in §1.7.2 below; 
  • Part B “Specific Recommendations”. Studies and specific recommendations will be the focus of the 2016-2019 cycle and will be published in a second report at the end of the cycle. 

The terminology “Complex Underground Road Tunnels” covers the following infrastructure:

  • A sequence of successive tunnels: examples include the analysis done on Prague, The Hague, Oslo and Tromsø;
  • Multimodal tunnels: examples include the analysis done on The Hague and Lyon with shared usage between buses, pedestrians, bicycles and trams;
  • Tunnels giving access to business and commercial centres (for public access and freight delivery): examples include the analysis done on Helsinki and Paris-La-Défense. These structures usually comprised a multitude of interfaces between numerous operators which represents a significant part of their complexity;
  • Tunnels with a dual function as transit and access to underground car parks: examples include the analysis done on Annecy, Brussels and Tromsø;
  • Tunnels with reduced vertical clearance: examples include the analysis done on Duplex A 86 in the Parisian region;
  • Underground infrastructure with numerous entrances and exits, as well as underground interchanges. This category of tunnels network identified as the key example of “complex underground road tunnels” is the most important in the panel of analysis. 

All the structures share several similar characteristics:

  • Their complexity,
  • Their location - essentially in urban and suburban areas,
  • Their numerous interfaces with other infrastructure or neighbouring networks to which they are connected, thus creating as many interactions between the operators of various infrastructure and networks. 

1.7.2  PART A “CASE STUDY”

1.7.2.1 OBJECTIVES AND METHODOLOGY

The objective of the case study was to identify structures of this type around the world, to summarise collected information, to analyse it and to establish a number of preliminary recommendations for owners, designers and operators. 

While this collection of information is not exhaustive and the summaries do not constitute a scientific database, it nevertheless contains pertinent and interesting findings. The collection of information was limited to the countries of origin of the Working Group 5 members, wherein the working group had active correspondents available to them. 

The general methodology has been the following:

  • Drawing up a detailed questionnaire,
  • Surveying through interviews with operators, owners and designers,
  • Analysis of the information gathered during the investigation,
  • Establishment of summaries,
  • Writing up of preliminary recommendations.

At more than 600 pages, a significant volume of information was collected.  Therefore a direct publication of all information has been deemed unsuitable.  The working group decided to:

  • Present an overview of the information,
  • Establish a monographic sheet for each of the analysed structures (see §1.7.2.5).

1.7.2.2 TUNNELS INVESTIGATED

Twenty-seven (27) “tunnel complexes” were analysed. The list is provided in §1.7.2.5 below. Several “complexes” consist of two to four tunnels and the actual analysis reflects a total of 41 individual tunnels. 

The geographic distribution of structures analysed is shown in the graph below :

Fig 1.7.1 : Distribution of tunnel complexes within the case study and detailed distribution in Europe

Fig 1.7.1 : Distribution of tunnel complexes within the case study and detailed distribution in Europe

The European tunnels seem over-represented in the sample analysis. This stems, 

  • from a greater precedence of structural planning of this nature in European territories, from a large necessary investment cost (limiting the number of countries that are able to bear the expense); 
  • from the difficulty of collecting complete information from several countries (outside of Europe) that were initially identified. 

Particularly, investigations in Chile (Santiago), in Australia (Melbourne and Sydney) and a second project in South Korea were unfortunately unable to be completed by the production date of the current report. They will be the subject of future updates throughout the course of the next cycle during which supplemen-tary analysis from Germany, China, Japan, Singapore and the USA will also be considered. 

1.7.2.3 SUMMARY OF KEY INFORMATION

The key information outlined in the analysis focus on the following aspects:

  • The ‘nominal length’: these lengths span from 400m to 16.4km;
  • The overall length of each underground network: these lengths span from 1.1km to 32.8km;
  • The year of commissioning: the oldest tunnel of the sample was opened in 1952; the most recent tunnels were put into service in 2014. Of the tunnels investigated, 73% have been put into operation during the last thirty years;
  • Traffic volume: the three busiest tunnels have a traffic volume between 150 000 and 160 000 vehicles per day;
  • The geographic location of the structures with regard to the number of inhabitants populating the urban area serviced by the tunnel(s);
  • Methods of construction: 44% were constructed by cut and cover, 44% by drill and blast, and 12% by TBM or shielding or immersed tube;
  • Minimum geometrical characteristics including horizontal and vertical alignment;
  • Maximum gradients for ramps on an incline and slopes on a decline;
  • The number of underground interchanges or entry and exit ramps: for example, two tunnel complexes consist of more than 40 entrances and exits;
  • The lane width: these are in the range of 3.0m and 4.5m with two thirds of the structures having a lane width equal to 3.5m;
  • The vertical clearance (free height): these are in the range of 2.0m and 4.8m;
  • The lateral elements: emergency stopping bays, sidewalks;
  • The speed limit, which is limited to 70 km/h in the majority of structures investigated;
  • The nature of traffic: the majority of tunnels investigated prohibit heavy vehicle usage;
  • Breakdown and accident rates;
  • Annual number of fire incidents;
  • The emergency exits and safety equipment;
  • The ventilation system;
  • The organisation of operations and maintenance.

1.7.2.4 PRELIMINARY RECOMMENDATIONS

As the outcome of this analysis, the working group established a number of preliminary recommendations. These recommendations will be the subject of detailed additional developments which will be published in Part B of the report at the end of the 2016-2019 cycle.

These preliminary recommendations, presented in Chapter 11 - Present Situation, Comments and Preliminary Recommendations of the report, deal with the following aspects:

a - Geometry

Underground road networks are located mainly in urban areas, and their design (in particular their alignment) has several constraints.

Geometrical conditions which often contribute to traffic incidents, include: meandering curved alignment, insufficient visibility near the access and exit areas, insufficiently defined characteristics of merging or diverging lanes and, poorly designed exit ramp connections towards the surface road network leading to congestion in the main tunnel, etc. 

It is recommended that in preparing the alignment, the following be considered:

  • Not to be limited by a simple geometric approach, linked only to underground and surface land constraints, 
  • To implement an overall vision, particularly taking into account the land constraints, the initial traffic conditions, the envisaged evolution of traffic conditions, the operation and safety conditions, the geological, geotechnical and environmental context, as well as the construction methodology and all the other parameters that are specific to the project concerned (see § 1.7.3 below).

b - Cross-section

The investigations mentioned above show that 80% of analysed tunnels prohibit the transit of vehicles that weigh over 3.5 tonnes (or 12 tonnes, in some instances). However, the tunnel design does not take into account this restriction, and does not reconsider optimisation of the lane width as well as vertical height clearance. 

Investigations carried out on recent projects show that substantial savings (from 20% to 30% depending on the final design characteristics) can be obtained by choosing a reduced vertical height for tunnels that prohibit heavy vehicle usage. 

It is recommended that at the earliest stage for developing tunnel projects detailed studies be undertaken to consider and analyse the “function” of the tunnel, traffic conditions (volume and nature of vehicles), as well as the financial feasibility and financing methods. This should be done in such a way as to analyse the advantages of a cross-section with reduced geometric characteristics. This may facilitate the financial optimisation of the project without reducing the level of service or affecting the safety conditions.

c - Ventilation

Underground road networks are usually subjected to large traffic volumes. Traffic congestion is frequent, and the probability of a bottleneck developing within the network is high and recurring. As a result, the ventilation system has to be developed with a detailed analysis of the risks and dangers, taking into account the existence of bottlenecks.

A “pure” longitudinal ventilation system is rarely the appropriate sole response to all the safety requirements, especially in the scenario of a fire located upstream of congested traffic. A longitudinal ventilation system will cause smoke de-stratification downstream of the incident location.  This constitutes a danger for any tunnel user blocked or in slow moving downstream traffic. 

The addition of smoke extraction gallery or the choice of a transverse or semi-transverse ventilation system is often vital if no other realistic or feasible safety improvement measures can be put into place, and considered as efficient.

It is also necessary to implement equipment allowing the different network branches to operate inde-pendently of each other.  This will facilitate the control and the management of smoke propagation during a fire incident. 

The risks associated with the traffic of dangerous goods vehicles through a tunnel with a high urban traffic density must be carefully analysed. There are no ventilation systems capable of significantly reducing the effects of a dangerous goods large fire in such traffic conditions.

d - Firefighting

The necessary timeframe for response teams to arrive on site must be subjected to a detailed analysis under normal and peak hour traffic conditions. The objective is to determine whether or not it is necessary to install first line intervention facilities and resources in proximity of the tunnel portals.

The turnover of fire brigade staff is relatively high in urban areas and their interventions in tunnels are rela-tively rare. The high rate of turnover may lead to loss of specialist skills in tunnel intervention. Thus, it is essential to implement tools which allow continuous professional education and training of the teams. A virtual 3D model of the network, associated with simulation software, can provide pertinent, user-friendly and effective tools. 

e - Signage

It is fundamental to ensure clear visibility of the exit ramps and a clear legibility of signage, in order to reduce the risk of accidents where exit ramps diverge from the main carriageway. 

The locations of interchanges, entry and exit ramps, as well as the concept for signage should be analysed from the conceptual of alignment studies. 

f - Environment

In order to reduce atmospheric pollution, communities, stakeholders and residents often demand the installation of filtration devices for in-tunnel air before it is released into the atmosphere. 

This results in a decision to install filtration equipment which is rarely rational or technical, but in ad-hoc response to public pressure. Before any decision-making on this issue, it is, however, essential to:

  • Carry out an analysis to provide an assessment of the expected actual efficiency with regard to air quality, and compare this to the estimation of investment costs and operational costs (especially energy and maintenance costs) in order to establish a rational and balanced projected report of the technical and financial situation;
  • Take into account the progress of the car industry by allowing a reduction in emissions and vehicle pollution and thus limiting the concentration of pollutants. This reduction in pollutant concentration would, over time, lead to the decline in the effectiveness of installed air filtration devices;
  • Analyse international experience and identify the reasons why many existing air treatment installations have been removed from service. 

g – Traffic conditions – Traffic management

The connections between exit ramps and the surface network must be equipped in a way which allows supervision and management of traffic in real time. This arrangement allows traffic congestion to be reduced inside the tunnel, and an improvement of safety should tunnel incidents require quick evacuation of users. 

h - Operation 

The coordination between operators of physically connected infrastructure is in general adequate. However, it is often essential to improve this coordination by clarifying the situation and role of each operator (particularly in the event of traffic congestion and fire incident) by defining common procedures and determining priorities between the different infrastructure parts and their traffic. 

1.7.2.5 MONOGRAPHS

Monographs have been established for each of the structures listed in the table below. They are accessible in the Multimedia Kit at the bottom of the page. The monographs of the structures highlighted in amber are in the process of being updated and will be online shortly. 

TABLE 1.7.2 : LIST OF ANALYZED "TUNNELS COMPLEX"
Continents Countries Cities Names of the tunnels complex Appendices
Asia China (CHN) Changsha Yingpan Tunnel 1-1
Japan (J) Tokyo Chiyoda 1-2
Yamate 1-3
South Korea (ROK) Seoul Shinlim-Bongchun and Shinlim-2 1-4
Europe Austria (A) Vienna Kaisermühlen 2-1
Belgium (B) Brussels Leopold II 2-2
Belliard 2-3
Czech Republic (CZ) Prague Blanka Tunnel complex (3 tunnels) 2-4
Mrazovka and Strahov 2-5
Finland (FIN) Helsinki KEHU - service tunnel 2-6
France (F) Annecy Courier 2-7
Ile-de-France Duplex A 86 2-8
Lyon Croix-Rousse (road tunnel + multimodal tunnel) 2-9
Paris La Défense A14 / A86 motorway interchange 2-10
Voie des Bâtisseurs 2-11
Italy (I) Valsassina Valsassina tunnel 2-12
Monaco (MC) Monaco Sous le rocher tunnel
(2 interconnected tunnels with “Y” form layouts)
2-13
Norway (N) Oslo Opera tunnel (chain of 4 tunnels) 2-14
Tromsø 3 interconnected tunnels with roundabouts
and access to parking lots
2-15
Spain (E) Madrid M30 By-pass 2-16
M30 Rio 2-17
Sweden (S) Stockholm Ring Road – Northern link 2-18
Ring Road – Southern link 2-19
The Netherlands (NL) The Hague Sijtwendetunnel (chain of 3 tunnels) 2-20
North America Canada / Quebec (CDN) / (QC) Montreal Ville-Marie and Viger tunnels 3-1
USA Boston Boston Central Artery 3-2
Oceania Australia (AUS) Brisbane M7 Clem Jones Tunnel (CLEM7) 4-1

1.7.3   PARTICULAR STRATEGIC CHALLENGES

“Underground Road networks” are “complex systems”. All the recommendations presented in Chapters 1.1 to 1.5 above are applicable to them. Nevertheless, certain “subsets” and “parameters” mentioned in Chapter 1.1 present a much more significant potential impact on underground networks. The “interactions between parameters” (see § 1.1.2.2) are generally and much more extended and complex. 

Several major strategic challenges presented in the above chapters, as well as their principal interactions, and the additional parameters below, must be well considered in the process of developing tunnel designs and for the construction and operation of tunnels.

1.7.3.1 GEOMETRY

This term is applicable to tunnel cross-section, vertical alignment, implementation of interchanges, access and exit ramps. In addition to the recommendations from § 1.2.1 the following elements should be considered for:

a – Land occupation

Land occupation deals with the surface occupation in open air (roads, buildings and various structures, parks and protected areas, etc.) and the volumetric occupation of the underground space (underground infrastructures such as metro, car parks, various networks, building foundations, etc.)

The interfaces between the underground and surface spaces are numerous: ventilation stacks, access and exit ramps, evacuation corridors and intermediate emergency access.

The underground and surface land occupation constraints are not always compatible with a given location and it is often necessary to decouple surface structures from those underground. This relationship can be implemented through inclined shafts or underground corridors that link any vertical shafts that are located away from the tunnel alignment. 

b - Geology, geotechnical, hydrogeology

The geological, geotechnical and hydrogeological conditions have a significant impact on the horizontal and vertical alignment especially with regard to the risk of settlement, the possibility of construction underneath existing structures and any required maintained distances to existing surface or underground struc-tures, in relationship with the construction methodology considered.

These conditions can also influence the position of underground interchanges. For example, in the case of loose soil below groundwater level a localised widening of the cross section to build ramp merge and diverge areas could require construction works starting from the surface (large shafts, treatment and land consolidation works). These works require setting up temporary occupation on the surface. Under such conditions the location of underground interchanges should then also consider the type of land occupation on the surface. 

c - Functionality for traffic

The functionality of the alignment mainly deals with areas where connection to the road network at the surface (or possibly with other underground structures) has to be built. The position and the design of the main tunnel portals, the access and exit ramps, as well as the location of interchanges depend on these functionalities. 

The location of all these connections is also linked to the volume of traffic in the underground network, as well as its multiple entrances and exits. The connections must take into account the absorption capacity of traffic in the surface road network, adjustments to connections design in order to avoid underground traffic congestion and thus reduce accidents and significant tunnel fire incident risks.

d - Safety – rRsks of accidents

The analysis of existing networks demonstrates a concentration of accidents around areas with curved geometry, overly steep slopes and insufficient visibility around the merge and diverge areas of ramps. 

All these elements must be carefully taken into account from the early stage of the design of the horizontal and vertical alignments of a new network.  

e - Methods of construction – Time period

The construction methodology has a direct impact on the horizontal and vertical alignments (and vice-versa). They are also strongly guided by the geological, geotechnical and hydrogeological conditions.

The methods of construction can have an important impact on the location of the tunnel portals. In particu-lar, the use of a shield (slurry shield or earth pressure balanced) requires significant site area not only for the assembly of a tunnel-boring machine but also throughout the duration of the works (particularly for the treatment of slurry and provisional storage). A conventionally bored tunnel (when soil conditions permit it) requires fewer facilities close to the portal, and can be accommodated in a smaller site area. 

The analysis for the shortening of construction timeframes can have an impact on the horizontal and vertical alignments, for example in order to make possible intermediate construction access sites. 

f – Environmental conditions 

During operation period of the network, the main concerns are air quality and noise impacts.  These concerns have repercussions on the positioning of tunnel portals and ventilation shafts. These issues must be analysed carefully, in particular the ventilation plants as well as the additional equipment likely to reduce the environmental impact. 

The position of portals, and the associated temporary work site plants, must also be analysed from an environmental aspect in terms of construction methods and timeframes. For example, a conventional method of construction will have a more significant noise impact as opposed to a TBM construction method. If the tunnel portal is situated in a noise sensitive area, works will have to be suspended during quieter night periods, leading to a prolonged construction period and consequent inflation of costs. A modification of the portal location or changes to the alignment can reduce these impacts. 

1.7.3.2 CROSS-SECTION

In addition to the recommendations from § 1.2.2 the following elements should be considered for:

a – Nature of traffic - Function

As mentioned in § 1.7.2.4.b above, the nature of traffic is a factor that must be carefully analysed regarding their initial conditions as well as its evolution over time. Many urban underground networks prohibit heavy vehicles (more than 3.5 t or 12 t depending on different conditions), even though they were designed with standard vertical height clearance and lane width characteristics (defined for the allowance of all types of vehicles).

Analysis of the “function” of the underground network and the evolution of that function is essential. It allows the cross-section to be optimised by choice of geometrical characteristics (vertical height clearance and lane width) to ensure adequacy for the present and future traffic that will use the network. 

Savings made regarding construction costs are significant (from 20% to 30% depending on the chosen characteristics). Where applicable, these savings may allow a project to be financed, and thus feasible, where it may not have been with standard vertical clearances and lane width. 

b - Volume of traffic 

The volume of traffic is the determining factor in defining the number of lanes of the main tunnel, as well as interchange or access and exit ramps. 

The volume of traffic should be taken into account when defining the length of merging and diverging lanes for entrances and exits. The risk of congestion, at the connection of exit ramps to the surface network, must also be considered, as well as the consequences that this has on the main tunnel (bottleneck queue) to determine whether or not it is necessary to design and lengthen a parallel lane upstream from the divergence point of the exit ramp from the main road.  

c - Ventilation 

The ventilation galleries to be installed inside the structure contribute considerably to the spatial requirement. Therefore, it is necessary to proceed to a preliminary “analysis of hazards and risks”, and an initial sizing of ventilation installations before definitively setting the characteristics of the functional cross-section. This approach is often iterative. 

d – Geology - Geotechnics - Hydrogeology - Methods of construction

The geological, hydrogeological and geotechnical conditions, as well as methods of construction (which are often interlinked) have a vital impact on the shape and surface area of the cross-section. The following example illustrates this interaction. 

In loose soil below groundwater level, the use of a shield will be required for the construction of the main tunnel.  The main tunnel will be circular in shape. However, the cross-section will also depend on other functions: 

  • For a tunnel consisting of two tubes, the emergency exits are usually provided by connecting passages between both tubes. The construction of such passageways in these ground conditions is extremely costly since it requires significant ground consolidation works (grouting or freezing). Studies have shown that it is more economical to integrate the emergency galleries inside the excavated section (usually underneath the roadway) and to connect the escape gallery to vertical linkages along the carriageway.
  • A carriageway diverge for exit ramps or merge of on-ramps requires widening of the section over several hundred metres. These works are extremely costly to build in these ground conditions. It is usually more economical to develop a cross-section with a supplementary lane that will be used as an exit or merging lane towards the ramps, and as an emergency stopping lane in the main tunnel. The area requiring costly widening works is thus limited to a few dozen metres. It can be constructed inside a temporary shaft that can also be sized to allow the construction of technical rooms or a ventilation station. 

1.7.3.3  SAFETY AND OPERATION

Recommendations in section 1.2.3 are integrally applicable to “underground road networks”. The analysis approach must, nevertheless, take into account the complexity of underground networks and the aggravating influence of certain factors, in particular:

a - Traffic 

The volume of traffic is generally more significant and in high traffic volume conditions traffic congestion is much more frequent. It follows that the number of persons in tunnel is much higher and in the event of an incident, the number of users to evacuate will be more significant. 

Ramps merge and diverge areas are important locations in terms of risk of accidents. 

The assumption, which is sometimes prevalent from the start of projects, that there will never be a traffic blockage must be analysed with much circumspection. It is indeed possible to regulate the volume of traffic entering into an underground network in order to eliminate all risk of bottlenecks. Nevertheless, this leads to a significant decrease in the capacity of the infrastructure (in terms of traffic volume) which often goes against the reasoning that justifies its construction. Over time, measures of reducing entering traffic must be relaxed, or even abandoned because of the need to increase traffic capacity.  The probability and recurrence of bottlenecks increase, disregarding the initial assumption upon which the network was based (particularly in terms of safety and ventilation during incidents). 

b - Emergency evacuation – emergency access

The analysis must take into account:

  • The potentially higher volume of road users needing to evacuate, and the consequent necessity of providing adequate information, communication and evacuation methods, 
  • The complexity linked to the “network” and its numerous branches, the eventual multiplicity of operators and the resulting interfaces, the precise location of incidents and users to secure and evacuate,
  • The delays in response times, taking into account the traffic and possible congestion of the surface network, a correct identification of the incident locations, and adequate definition of access points and incident engagement methods,
  • The necessity of response teams to have a good knowledge of the network, leading to a reinforce-ment of training and practical sessions (see § 1.7.3.4. above).

c - Ventilation

The concept and design of ventilation systems must take into account:

  • The volume and classification of traffic, as well as its evolution over time,
  • The traffic congestion risks, generally making the construction of a smoke extraction system essential, 
  • Environmental constraints especially discharge points for polluted air, release methods and their acceptability. This would require, if should be the case:
    • The construction of discharge points that are remote from the main alignment and the construction of ventilation galleries independent of the tunnel for connecting the tunnel to the shafts, 
    • The implementation of in-tunnel air filtration systems before release into the atmosphere,
  • The multitude of network branches and the necessity of making them operationally independent of each other to prevent the spread of fumes throughout the network should there be a fire.

d – Communication with users

Communication with tunnel users must be reinforced and adapted throughout the multitude of branches within the network. Communication must be able to be differentiated between the different branches according to operational needs, especially in the case of fires. 

Users must be able to identify their position inside the network, which would require, for example, the installation of specific signs, colour codes, etc. 

Directional signs and prior information signs at interchanges or ramps must be subjected to careful consideration, particularly the visibility distances with regards to signals and the clear legibility of the signage.

e – Operational needs

Specific operational needs (cf. § 1.2.3.6) must be adapted to the complexity of a network, to the volume of traffic and to the resulting increased difficulties of achieving interventions under traffic conditions. 

1.7.3.4 OPERATIONAL AND SAFETY EQUIPMENT

Recommendations in section 1.2.4 are also applicable to “underground road networks”. Nevertheless, anal-yses must take into account the complexities of underground road networks and the supplementary needs or conditions mentioned in Chapter 1.7.3.

The interfaces between operators of associated or related network must be subjected to a specific analysis, particularly for all aspects concerning, on the one hand, traffic management and, on the other hand, safety (especially fire incidents), including evacuation of users and intervention of emergency response agencies in response to fire incidents.

Control centres must take account of the interfaces within the network and between diverse operators. They must allow the transmission of common information which is essential to each operator, and facilitate the possible temporary hierarchy of one control centre over another. The architectural design of the network of control centres, and of their performance and methods, must be subjected to an overall analysis of organisa-tions, responsibilities, challenges and risks.  This analysis should reflect a range of operational conditions such as during normal and emergency scenarios, and should review the interaction between the different subsections of the network and the respective responsibilities of each control centre.   

MULTIMEDIA KIT


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