Manuale delle Gallerie Stradali

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6.6. Corsia d’emergenza, geometria esterna alla carreggiata ed elementi speciali

Per facilitare e chiarire la comunicazione e il confronto, occorre definire una serie minima di termini riguardanti la carreggiata e lo spazio esterno alla carreggiata. Il gruppo di lavoro che ha prodotto la  relazione tecnica 05.11.B "Cross section geometry in uni-directionnal tunnels"  decided to apply the following terminology:

  1. Carreggiata, comprendente l’area entro i bordi interni della segnaletica orizzontale più esterna della corsia;
  2. Spazio esterno alla carreggiata, comprendente le aree pianificate al di fuori della carreggiata, tra cui la segnaletica orizzontale a margine della corsia, le tolleranze, le corsie d’emergenza, i marciapiedi e le barriere di sicurezza: si vedano i grafici nel  Capitolo 2 della relazione 05.11.B: Terminology

La distinzione è giustificata dal fatto che sembrerebbe esservi un accordo generale circa l’uso e le dimensioni della carreggiata, mentre le dimensioni e i requisiti degli elementi dello spazio esterno alla carreggiata differiscono notevolmente tra i paesi. La corsia d’emergenza viene definita come un’"area di tolleranza stradale per parcheggiare i veicoli in caso di emergenza".

Sulle strade del tipo autostradale a cielo aperto è generalmente presente una corsia d’emergenza. Le tolleranze stradali nelle gallerie sono spesso ristrette per ragioni economiche. Tale restrizione può rendere impossibile la sosta dei veicoli guasti sulla tolleranza stradale adiacente alla corsia di marcia, senza che questi occupino parte della corsia di marcia e interrompano così il flusso del traffico.

La geometria degli spazi esterni alla carreggiata varia di paese in paese e quindi non si possono fornire norme o valori di validità generale. In molti paesi, per via dei costi, la larghezza della tolleranza stradale è troppo stretta per poter parcheggiare un veicolo adeguatamente. Per questo motivo vengono predisposte delle piazzole a determinate distanze. Secondo l’esperienza norvegese e spagnola, tuttavia, soltanto il 40% dei veicoli guasti raggiunge o utilizza effettivamente le piazzole. Questo dimostra come le piazzole non possano sostituire completamente le corsie d’emergenza: si vedano le Sezioni da 8 a 10 del Capitolo III "Breakdowns" della relazione 05.04.B.

La tolleranza stradale deve offrire la possibilità di parcheggiare un veicolo in panne al di fuori della carreggiata. Pertanto, la larghezza misurata dal lato esterno della segnaletica orizzontale a margine della corsia deve essere pari almeno alla larghezza di un’auto passeggeri (1,75 m) più una larghezza di 0,50 m per consentire agli automobilisti di scendere, ottenendo così una tolleranza stradale di 2,45 m.

Nel caso in cui al di fuori della carreggiata si debbano parcheggiare anche camion pesanti, occorre una larghezza di (2,50 + 0,50 + 0,20 =) 3,20 m, come spiegato nel  Capitolo 6 "The off-carriageway" della relazione 05.11.B

Figura 6.6-1: Allineamento tipico delle barriere di sicurezza nello spazio esterno alla carreggiata

Le barriere di sicurezza sono comunemente definite come "costruzioni massicce che riportano i veicoli entrati in collisione con la parete laterale della galleria in modo sicuro nella direzione del traffico". Sono diverse dai guardrail, che sono un tipo di costruzione flessibile o frangibile sostenuto da pali, utilizzato per prevenire la collisione dei veicoli con la parete laterale della galleria.

Nel caso delle gallerie è discutibile se la distanza dall’oggetto sia determinata dalla distanza tra il lato interno della segnaletica orizzontale a margine della corsia e il cordolo del marciapiede, dalla parte anteriore delle barriere di sicurezza o dei guardrail o ancora dalla parete laterale della galleria. Esiste un accordo generale sul fatto che nel caso siano impiegati marciapiedi a basso livello la distanza dalla parete della galleria sia una misura efficace. Se non vi sono marciapiedi presenti, occorre considerare la distanza dalla base o dalla cima delle barriere di sicurezza.

Soprattutto in galleria, i guidatori preferiscono mantenere una certa distanza dalla parete (o dal marciapiede, guardrail o barriera di sicurezza), a causa dei movimenti più ristretti dell'angolo visivo quando si fissano gli oggetti. L’esperienza mostra che se la distanza dall’oggetto in galleria è inferiore rispetto alla strada adiacente, gli automobilisti si spostano per mantenere la distanza dalla parete della galleria: si veda il Capitolo 6 "The off-carriageway" della relazione 05.11.B

Se i veicoli che superano la segnaletica orizzontale a margine della corsia non possono essere reindirizzati in tempo, occorre almeno ridurre al minimo le conseguenze della collisione con la parete. Ciò si può ottenere per mezzo di barriere di sicurezza o guardrail. Le barriere di sicurezza richiedono meno spazio dei guardrail. Quando i veicoli si scontrano con le barriere di sicurezza ad angoli limitati (acuti), possono essere reindirizzati nella direzione del traffico ed è possibile che si riescano a evitare gravi incidenti. Quando i veicoli si scontrano con le barriere di sicurezza ad angoli elevati (ottusi), i risultati della collisione possono essere più gravi. I guardrail non sono efficaci come le barriere di sicurezza nel correggere/reindirizzare i veicoli erranti; tuttavia, causano meno danni in caso di collisione ad angolo ottuso. Ecco perché le barriere di sicurezza devono essere privilegiate in caso di tolleranze stradali strette, e i guardrail in caso di tolleranze stradali larghe.

Poiché i guardrail richiedono uno spazio di curvatura, ciò significa una larghezza extra della galleria, che in molti casi non è realizzabile dal punto di vista economico. Le barriere di sicurezza sono adatte soprattutto se la velocità è limitata e richiedono inoltre una manutenzione minore.

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