La prima parte del Manuale considera gli aspetti generali dei tunnel stradali.
Il Capitolo “Aspetti Strategici” presenta i principali elementi strategici che il decisore deve tenere in considerazione prima di effettuare una scelta nella progettazione di un tunnel. Questo capitolo è indirizzato particolarmente a chi ha responsabilità operative, ai progettisti dei paesi che cominciano ad affrontare la costruzione dei tunnel od opere di ammodernamento rilevanti.
Il Capitolo “Sicurezza” tratta gli argomenti cruciali delle sicurezza nei tunnel. In particolare considera i metodi dell’analisi rischio.
Il Capitolo “Fattori Umani riguardanti la Sicurezza delle gallerie” considera gli aspetti umani che influiscono sulla gestione dei tunnel stradali. I gravi incendi nel 1999 e 2000 confermano come sia importante considerare il comportamento umano in fase di progettazione.
Il Capitolo “Operatività e Manutenzione” esamina l’esercizio e la manutenzione dei tunnel per i quali, oltre alla sicurezza, la durabilità è un aspetto determinante.
Il Capitolo “Aspetti Ambientali legati all'operatività” tratta degli aspetti ambientali collegati all’esercizio dei tunnel stradali, non solo delle condizioni d’inquinamento dell’aria ma anche di inquinamento acustico e delle acque.
Le gallerie, inizialmente realizzate nell’intento di superare un ostacolo (in genere una montagna), negli ultimi anni sono diventate sempre più complesse, integrando impianti (tra cui i sistemi di ventilazione) e metodi operativi sempre più complicati. Questi ultimi comprendono l’utilizzo di sistemi di controllo e di supervisione che consentono di gestire decine di centinaia di elementi da controllare, oltre a poter includere scenari di gestione sempre più sofisticati.
Figura 1.0: Incendio nel traforo del San Gottardo
A seguito delle tragedie verificatesi nel traforo del Monte Bianco, nel Tauerntunnel e nel traforo del San Gottardo nel 1999 e nel 2001, si è rafforzata la necessità di riconoscere tutti gli aspetti relativi alla sicurezza come un unico sistema olistico. Questo si è tradotto nell’integrazione, a partire dalla progettazione dei lavori in poi, di disposizioni più rigorose che hanno avuto un impatto significativo sull’ingegneria civile richiesta e sulle specifiche degli impianti per le gallerie.
Le gallerie sono in genere considerate opere "costose e rischiose", per quanto riguarda sia la loro costruzione sia la loro operatività. Questa "immagine" rende molti paesi riluttanti a considerare la costruzione della loro prima galleria per la loro infrastruttura stradale o ferroviaria. Per dare una risposta a tali preoccupazioni, è inevitabile che i costi di costruzione e funzionamento, il controllo dei rischi (principalmente durante la fase di costruzione), la riduzione al minimo degli incidenti o degli incendi durante il funzionamento e l’ottimizzazione delle strutture delle gallerie in ogni fase di progettazione, costruzione e operatività diventino requisiti sempre più indispensabili. Questo controllo dei rischi e dei costi è un aspetto ancora più importante quando si considerano gli attuali modelli di approvvigionamento e finanziamento per la costruzione delle gallerie, che sempre più spesso si configurano come modelli di "Concessione", "Progettazione e costruzione" o "Partenariato pubblico privato".
Il Capitolo Aspetti strategici del presente manuale si pone i seguenti obiettivi:
Il Capitolo 1 non intende essere un manuale dettagliato delle azioni richieste dai proprietari delle gallerie, né specificare le disposizioni tecniche che devono essere implementate dai progettisti o determinare i compiti che devono essere svolti dagli operatori per garantire che una galleria sia confortevole e sicura. In particolare, il Capitolo 1 non intende essere un manuale di progettazione. Il suo unico obiettivo è di sensibilizzare il lettore su determinate questioni, in modo da facilitarne l’approccio e la comprensione di questo campo complesso, con la speranza di aiutarlo a evitare il maggior numero possibile di errori nelle operazioni in galleria e a individuare le possibilità di ottimizzazione
La Sezione Complessità del sistema presenta il "sistema complesso galleria" ed elenca le principali interfacce dei vari sottogruppi Ingegneria civile, Ventilazione e Sicurezza;
La Sezione Progettazione generale presenta i principali elementi che devono essere considerati quando si progetta una galleria;
La Sezione Rinnovo - riqualificazione riguarda la riqualificazione e il rifacimento delle gallerie esistenti in funzione;
La Sezione Fasi della "vita delle gallerie" analizza le varie fasi del ciclo costruttivo e del ciclo di vita e sottolinea le azioni principali di ognuna di queste fasi;
La Sezione Costi - aspetti finanziari spiega le questioni relative ai costi di costruzione, funzionamento e rinnovo, così come gli aspetti specifici delle modalità di finanziamento;
La Sezione Regolamenti - Raccomandazioni fornisce un elenco delle principali raccomandazioni, istruzioni e regolamentazioni pubblicate da diversi paesi in Europa e nel mondo.
La sezione Complesso sviluppo di strade nel sottosuolo è un caso di studio di tunnel complessi e presenta numerose monografie.
Il presente documento è stato redatto da Bernard Falconnat (Egis, Francia), rappresentante francese nel Comitato interventi gallerie stradali e membro del Gruppo di lavoro 5, che ha anche tradotto la sua versione francese nella presente versione inglese.
La versione originale in francese è stata rivista da Didier Lacroix (Francia) e da Willy De Lathauwer (Belgio – rappresentante ITA in seno al comitato).
La versione inglese è stata rivista da Lucy Rew (Egis, Francia) e da Fathi Tarada (Regno Unito).
Una galleria costituisce un "sistema complesso" che è il risultato dell’interazione di molti parametri diversi. Tali parametri possono essere riuniti in sottogruppi, di cui i principali sono rappresentati nel grafico seguente (Fig. 1.1-1).
Tutti questi parametri sono variabili e interattivi, sia all’interno di ogni sottogruppo sia tra i sottogruppi stessi.
Fig. 1.1-1 : Schema dei principali sottogruppi del "sistema complesso galleria"
Nota 1: i collegamenti sono multipli e spesso reversibili: il concetto generale della galleria e la sezione funzionale sono posti al centro della figura. Si possono creare schemi simili posizionando altri fattori al centro della figura.
Nota 3: il secondo cerchio rappresenta il "contesto" nel quale il progetto deve essere sviluppato. Alcuni elementi rappresentano aspetti multipli:
La progettazione di una nuova galleria (o il rifacimento e la riqualificazione di una vecchia galleria) richiede che siano tenuti in considerazione questi numerosi parametri. L’albero decisionale relativo a questi parametri è complesso e richiede il contributo di parti esperte e multidisciplinari. Esse devono intervenire il prima possibile per i seguenti motivi:
Ogni galleria è unica e richiede un’analisi specifica che tenga conto di tutte le condizioni specifiche e particolari. Tale analisi è essenziale per fornire risposte idonee e per:
Non esiste nessuna "soluzione magica" e un semplice processo di "copia e incolla" è quasi sempre inadatto.
La progettazione e l’ottimizzazione di una galleria richiedono:
Nei paragrafi successivi sono riportati alcuni esempi che consentono di chiarire la complessità, l’interattività e il carattere iterativo e "circolare" dell’analisi.
Tali esempi non intendono fornire una risposta completa. Il loro scopo consiste semplicemente nel sensibilizzare il lettore sulle varie questioni in modo da formulare considerazioni mirate per ogni specifica galleria.
La Tabella 1.1-2 seguente fornisce un esempio dei principali parametri riguardanti gli aspetti di ingegneria civile:
Le interazioni tra parametri sono numerose e spesso realizzate per mezzo di collegamenti circolari che tengono conto delle sovrapposizioni tra i vari parametri.
L’esempio seguente (Tabella 1.1-3) si riferisce alle interazioni tra ventilazione, sezione e sicurezza:
Tabella 1.1-3: Interazioni tra parametri
La figura mostra un determinato numero di parametri comuni a più colonne (v. linee di collegamento), che creano interazioni circolari tra i vari sottogruppi di parametri. Tali interazioni sono collegate da funzioni complesse, che rendono praticamente impossibile una semplice soluzione matematica del problema. La soluzione del problema richiede la definizione di una gerarchia tra i vari parametri, seguita dalla considerazione delle ipotesi per i parametri di gerarchia superiore. Questa gerarchia differisce da progetto a progetto, ad esempio:
Il processo di soluzione è quindi un processo iterativo che si basa su un primo gruppo di ipotesi, come mostrano gli esempi precedenti. Tale processo richiede ingegneri con una vasta esperienza tecnica trasversale a più discipline, in modo da poter prendere in considerazione i parametri rilevanti per un progetto, affrontare meglio le successive iterazioni e garantire la migliore ottimizzazione del progetto, con il livello richiesto di servizio e sicurezza.
La Tabella 1.1-4 seguente fornisce un esempio dei principali parametri riguardanti gli aspetti di ventilazione. Questa tabella non intende essere esaustiva.
Come per il sottogruppo "ingegneria civile", le interazioni tra i parametri sono numerose e sono inoltre soggette a relazioni circolari.
Il processo di risoluzione dei problemi è simile a quello delineato in precedenza per il sottogruppo "ingegneria civile".
Non si tratta di parametri fondamentali per la definizione della sezione funzionale, salvo le seguenti eccezioni:
I "Sistemi operativi" costituisce d’altro canto un parametro essenziale per il dimensionamento delle costruzioni tecniche in corrispondenza degli imbocchi, delle sottostazioni sotterranee per macchine e sistemi e di tutti spazi tecnici sotterranei o delle varie rientranze e nicchie. Spesso si rendono necessari interventi particolari per quanto riguarda la temperatura, la climatizzazione e la qualità dell’aria.
L’importanza di questi parametri si fa sentire anche in termini di costi di costruzione, funzionamento e manutenzione.
I "Sistemi operativi" rappresentano un parametro essenziale per la sicurezza delle gallerie e devono essere progettati, costruiti e sottoposti a manutenzione in un’ottica di:
Fig. 1.1-5 : Fattori che influenzano la sicurezza
Le condizioni di sicurezza in una galleria risultano da molti fattori che sono presentati nel Capitolo 2 del presente manuale. È necessario tenere conto di tutti gli aspetti del sistema, che è costituito sia dall’infrastruttura stessa per la garanzia della sicurezza sia dal suo funzionamento, dai suoi interventi, veicoli e utenti (Fig. 1.1-5).
L’infrastruttura è un parametro importante per i costi di costruzione. Tuttavia, si può investire molto nell’infrastruttura senza migliorare le condizioni di sicurezza se non si considerano parallelamente le disposizioni fondamentali in materia di:
Questi parametri relativi alla sicurezza possono influire in modo più o meno importante sul progetto di una galleria. Le tabelle seguenti forniscono alcuni esempi.
Nota: le quattro tabelle seguenti si riferiscono ai quattro campi principali rappresentati nella Fig. 1.1-5.
INFRASTRUCTURE | Impact | Comments |
---|---|---|
Escape route | Inside the tunnel - Parallel gallery - Direct external access - Connection between two tubes | |
Emergency team accesses | From the other tube - Dedicated access - Common with escape route | |
Volume of people to escape | Size of escape route - Spacing of the connections to the tunnel | |
Ventilation | Ventilation concept - Inadequacy of pure longitudinal system under certain operating and traffic conditions |
OPERATION | Impact | Comments |
---|---|---|
Response plan procedure | Signalling - SCADA - Communication with the users | |
Intervention rescue team | Size of the portal building - Eventual underground facilities - Specific tool - Size of water tanks | |
Team training | Particular external facilities - Special software |
VEHICLES | Impact | Comments |
---|---|---|
Traffic flow average and peak hour | Number of lanes - Ventilation concept and sizing | |
Transport of dangerous goods | Ventilation impact - Particular drainage for hazardous goods spillage - Operating procedures with particular convoy with fire brigade accompanying --> parking facilities and staff | |
State of the vehicle | In particular condition, size control and overheat control before entering --> gantry heat control + parking + staff | |
Restriction of particular vehicle categories | Exemple: urban tunnel dedicated to light vehicles - Tunnel size, ventilation escape routes |
ROAD USERS | Impact | Comments |
---|---|---|
Information | Leaflet distributed before entering - TV information campaign | |
"Live" communication | Signalling, VMS, radio broadcast, traffic lights, impact on cross section, E&M, SCADA, sometimes remote barriers | |
Teaching | Driving school (in several European countries) | |
Guidance to escape routes | Signalling - Handrail - Flash - Noise - Impact on E&M and SCADA | |
Speed and spacing between vehicles control | Radar and spacing detectors - Impact on E&M and SCADA |
Una galleria è un "sistema complesso", il che significa in particolare che:
Sfortunatamente, il trattamento parziale dei problemi è un fenomeno ancora piuttosto frequente a causa dell’assenza di una sufficiente "cultura delle gallerie" dei vari soggetti coinvolti nella progettazione.
Il controllo di questo sistema complesso è difficile ma essenziale per poter:
Parallelamente, il controllo di questo sistema complesso contribuisce molto spesso all’ottimizzazione tecnica ed economica del progetto, attraverso una chiara e tempestiva definizione delle funzioni che devono essere garantite e l’applicazione di un valido processo ingegneristico.
La considerazione, sin dall’inizio del progetto, degli aspetti principali in tema di:
costituisce un approccio efficace alla soluzione di questa complessa equazione.
La Sezione 1.2 riguarda la progettazione di nuove gallerie. La progettazione relativa al rifacimento e alla riqualificazione delle gallerie esistenti per fini di sicurezza è presentata nella Sezione Rinnovo - riqualificazione
La progettazione dell’allineamento orizzontale e verticale di una sezione stradale o autostradale comprendente una galleria costituisce una fase iniziale primaria e fondamentale nella creazione di una nuova galleria, cui raramente viene prestata la necessaria attenzione.
La considerazione del "sistema complesso galleria" deve essere presente sin dall’inizio della progettazione dell’allineamento generale, cosa che accade di rado. È tuttavia in questa fase che le ottimizzazioni tecniche e finanziarie sono più importanti.
Già nelle prime fasi della progettazione, è essenziale mobilitare un team multidisciplinare composto da specialisti e progettisti esperti, i quali sapranno individuare tutti i potenziali problemi del progetto nonostante l’inevitabile incompletezza delle informazioni preliminari. Questo team sarà in grado di prendere decisioni valide e affidabili per le scelte principali e quindi di consolidare progressivamente questi elementi in funzione della disponibilità di ulteriori informazioni.
L’obiettivo di questa sezione non è quello di definire le norme relative alla progettazione del tracciato di una galleria (nella Sezione Regolamenti - Raccomandazioni si rimanda ai manuali di progettazione di diversi paesi), ma essenzialmente di sensibilizzare i proprietari e i progettisti sulla necessità di un approccio globale e multiculturale sin dalle prime fasi della progettazione, nonché sull’importanza dell’esperienza in materia che è fondamentale per il successo del progetto.
In questi paesi proprietari e progettisti nutrono una certa apprensione riguardo alle gallerie. Molto spesso preferiscono "tracciati acrobatici" che costeggiano i crinali, con pendenze ripide, enormi pareti di contenimento o viadotti lunghissimi e talvolta con imponenti opere di consolidamento (che sono molto costose e non sempre efficaci nel lungo periodo), per attraversare zone caratterizzate da movimenti franosi.
Numerosi esempi di progetti con gallerie e variazioni di allineamento progettate secondo un approccio di "sistema" globale dimostrano, rispetto agli approcci sistematicamente contrari alla costruzione di gallerie, che:
L’assistenza di un consulente esterno permette di attenuare l’insufficienza o la mancanza di una "cultura delle gallerie" e di migliorare significativamente il progetto.
Raramente il concetto di "sistema complesso" viene integrato a monte, a scapito dell’ottimizzazione globale del progetto. Troppo spesso la "geometria" della nuova infrastruttura è stabilita da specialisti in tracciati senza tenere conto di tutte le restrizioni e i componenti di una galleria. È tuttavia essenziale considerare sin da questa fase tutti i parametri e le interfacce descritte nel paragrafo 1.1 sopra e in particolare:
il coordinamento tra gli allineamenti orizzontali e verticali in una galleria deve essere studiato attentamente in modo da supportare il livello di confort e di scurezza degli utenti. L’effetto visivo dei cambiamenti di pendenza nell’allineamento verticale, in particolare nei punti elevati, è posto in evidenza dal campo visivo limitato della galleria e dall’illuminazione;
nella progettazione del tracciato bisogna considerare le condizioni di funzionamento con traffico unidirezionale o bidirezionale, in particolare:
il tracciato in prossimità degli imbocchi:
Il profilo trasversale funzionale costituisce la seconda fase principale della progettazione di una galleria dopo la selezione dell’allineamento. Come per la prima fase, l’approccio al "sistema complesso" deve essere considerato con grande attenzione, il più a monte possibile, insieme a un team esperto e multidisciplinare. Si devono tenere presenti tutti i parametri e le interfacce di cui al Paragrafo Aspetti strategici
La seconda fase (profilo trasversale funzionale) non è indipendente dalla prima fase (allineamento) e deve ovviamente tenere in considerazione i criteri risultanti da quest’ultima. Le due fasi sono quindi interdipendenti e strettamente collegate tra loro.
Inoltre, come accennato nel paragrafo 1.1.2.2, il processo delle prime due fasi è iterativo e interattivo. Non esiste un approccio matematico diretto in grado di fornire un’unica risposta all’analisi del "sistema complesso". Né vi sono risposte univoche, ma soltanto un numero molto limitato di buone risposte e un numero elevato di cattive risposte. L’esperienza del team multidisciplinare è fondamentale per individuare una buona soluzione in tempi rapidi.
Gli esempi citati nel paragrafo 1.2.1 precedente indicano che i criteri in materia di "profilo trasversale funzionale" possono avere un impatto considerevole sulla progettazione degli allineamenti orizzontali e verticali.
L’esperienza mostra che l’analisi del "profilo trasversale funzionale" è molto spesso incompleta e limitata ai soli criteri di ingegneria civile, il che determina inevitabilmente:
The major parameters of the "functional transverse profile" are as follows:
I parametri principali del "profilo trasversale funzionale" sono i seguenti:
L’AIPCR ha emanato numerose raccomandazioni nel campo della sicurezza e dell’operatività al fine di portare a compimento gli studi di sicurezza, l’organizzazione del funzionamento e delle emergenze e i criteri operativi. Si rimanda il lettore a tali raccomandazioni (v. Capitolo 2 "Sicurezza" e Capitolo 3 "Fattori umani relativi alla sicurezza nelle gallerie").
Il presente capitolo tratta principalmente le interfacce di sicurezza e operative all’interno del "sistema complesso". Le tabelle contenute nel paragrafo 1.1.5.2 precedente indicano il grado di interdipendenza di ogni parametro rispetto ai vari sottogruppi del progetto.
Alcuni parametri hanno un impatto elevato sin dalle fasi a monte del progetto. Essi devono essere analizzati già nelle fasi iniziali della progettazione e riguardano in particolare:
Questi parametri principali per la progettazione della galleria sono anche i fattori essenziali dell’anali dei rischi, oltre a costituire la bozza del "piano d’intervento delle squadre intervento emergenza". Ecco perché riteniamo fondamentale lo svolgimento di un’"analisi preliminare dei rischi", associata con l’analisi preliminare di un "piano d’emergenza" nelle fasi iniziali della progettazione preliminare. Tale analisi consente di descrivere meglio le caratteristiche specifiche della galleria e le specifiche funzionali e di sicurezza che essa deve soddisfare. Contribuisce inoltre a una valida analisi ingegneristica, a una migliore progettazione e a un miglioramento e ottimizzazione a livello tecnico e finanziario.
Questi parametri e i loro impatti sono illustrati nel dettaglio nei paragrafi seguenti.
Questi parametri hanno un impatto principalmente sul profilo trasversale funzionale (v. 1.2.2) e, tramite questo, un impatto parziale sul tracciato:
Questo è un parametro fondamentale che riguarda i criteri funzionali e la progettazione in generale. Questo parametro influisce sovente anche sull’allineamento (uscite dirette verso l’esterno) e sui criteri di costruzione: collegamenti trasversali – cunicolo inferiore – cunicolo parallelo – ripari o rifugi temporanei collegati a un cunicolo.
La sua analisi richiede un approccio integrato con la progettazione della ventilazione (in particolare la ventilazione in caso di incendio), il volume di traffico, l’analisi dei rischi, l’elaborazione del piano d’emergenza (in particolare l’indagine sugli scenari di ventilazione/intervento) e i metodi costruttivi.
Da un punto di vista funzionale occorre definire i percorsi, le loro caratteristiche geometriche e spaziatura al fine di assicurare il flusso delle persone sia abili che disabili.
È essenziale garantire l’omogeneità, la leggibilità e il carattere accogliente e calmante di queste strutture, che sono usate dalle persone in situazioni di stress (incidente, incendio), durante la fase di auto-soccorso (prima dell’arrivo dei servizi d’emergenza). Il loro utilizzo deve essere naturale, semplice, efficiente e avere un effetto calmante per evitare di passare da uno stato di stress a uno stato di panico.
I sistemi di ventilazione progettati unicamente come sistema di "ventilazione longitudinale" hanno un impatto ridotto sulla "sezione funzionale" o sull’"allineamento".
Non è questo il caso dei sistemi di "ventilazione longitudinale" dotati di un condotto di estrazione del fumo, o dei sistemi di "ventilazione trasversale", dei sistemi "semi-trasversali" o "semi-longitudinali", dei sistemi "misti", o dei sistemi di ventilazione che includono condotti o cunicoli intermedi che permettono di estrarre o scaricare aria all’esterno in modo diverso che attraverso agli imbocchi della galleria. Tutti questi sistemi hanno un impatto molto importante sulla "sezione funzionale", sull’"allineamento" e su tutte le ulteriori strutture sotterranee.
I sistemi di ventilazione dello spazio destinato al traffico sono progettati essenzialmente per:
I sistemi di ventilazione possono svolgere inoltre ulteriori funzioni:
I sistemi di ventilazione non riguardano soltanto lo spazio destinato al traffico, ma interessano anche:
I sistemi di ventilazione devono essere progettati al fine di:
La comunicazione con gli utenti ha un impatto importante sul "profilo trasversale funzionale" per mezzo della segnaletica.
Gli altri impatti principali non riguardano il "sistema complesso" nella sua interezza, ma si riferiscono al sottosistema relativo ai sistemi operativi, in particolare al monitoraggio remoto, al rilevamento, alle comunicazioni, alla gestione del traffico, al controllo e supervisione, nonché all’organizzazione dell’evacuazione.
L’operatività di una galleria e l’intervento delle squadre di manutenzione possono richiedere accorgimenti particolari per consentire interventi in totale sicurezza e per ridurre le restrizioni al traffico.
Questi accorgimenti riguardano per esempio la predisposizione di piazzole di fronte ai sistemi sotterranei che richiedono interventi regolari di manutenzione o l’accessibilità ai materiali per la loro sostituzione e manutenzione (in particolare i materiali pesanti e voluminosi).
Il presente paragrafo non si occupa di descrivere nel dettaglio i sistemi operativi, la loro funzione o la loro progettazione. Questi elementi sono definiti nelle raccomandazioni dell’attuale "Manuale delle gallerie stradali", nonché nei manuali o nelle raccomandazioni elencati nella Sezione 1.6 seguente.
Il paragrafo si occupa piuttosto di richiamare l’attenzione dei proprietari e dei progettisti su particolari questioni specifiche dei sistemi per l’operatività della galleria.
I sistemi operativi devono consentire alla galleria di svolgere la sua funzione, che è assicurare il passaggio del traffico, e di soddisfare la doppia missione di fornire agli utenti un buon livello di confort e sicurezza quando attraversano la galleria.
I sistemi operativi devono tenere conto della funzione della galleria, della sua posizione geografica, delle sue caratteristiche intrinseche, della natura del traffico, delle infrastrutture a valle e a monte della galleria, delle principali questioni relative alla sicurezza e all’organizzazione in caso di emergenza, così come della regolamentazione e dell’ambiente culturale e socioeconomico del paese nel quale si trova la galleria.
Un gran numero di sistemi operativi non contribuisce automaticamente al miglioramento del livello di servizio, confort e sicurezza di una galleria. Al contrario, richiede maggiori interventi umani e di manutenzione che, se non effettuati, possono compromettere l’affidabilità della galleria e il suo livello di sicurezza. È inutile anche l’affiancamento o l’abuso di dispositivi. I sistemi devono essere idonei, complementari, talvolta ridondanti (per le principali funzioni di sicurezza) e devono costituire un insieme coerente.
I sistemi operativi sono "vivi":
Tutte queste considerazioni si traducono in scelte strategiche, tra cui in particolare:
1.2.4.2.a Fonti di energia – distribuzione elettrica
Perché i sistemi della galleria possano funzionare, servono delle fonti di energia. Le grandi gallerie possono richiedere diversi MW (megawatt) di potenza elettrica, che non sempre sono disponibili sul posto. Sin dalle prime fasi della progettazione bisogna prendere accorgimenti particolari per rafforzare e rendere più affidabili le reti esistenti, o spesso anche per creare nuove reti. L’alimentazione elettrica è fondamentale per l’operatività della galleria, ma anche per la sua costruzione.
L’alimentazione di energia elettrica e la sua distribuzione all’interno della galleria deve fornire:
Ogni galleria è specifica e deve essere sottoposta a un’analisi specifica in funzione della sua posizione geografica, del contesto delle reti elettriche esistenti, delle condizioni di alimentazione elettrica (priorità o non priorità), della possibilità di aumentare o meno la potenza e l’affidabilità delle reti pubbliche esistenti, dei rischi specifici della galleria, così come delle condizioni di intervento dei servizi d’emergenza.
I sistemi devono essere quindi progettati di conseguenza e le procedure operative devono essere attuate conformemente all’affidabilità del sistema e alle scelte che sono state prese durante la fase di progettazione.
Gli obiettivi riguardanti la sicurezza, in caso di mancanza di alimentazione elettrica, sono:
Gli accorgimenti solitamente presi per l’alimentazione di corrente elettrica sono i seguenti:
1.2.4.2.b Ventilazione
L’AIPCR ha emanato numerose raccomandazioni in questo campo, che costituiscono i principali riferimenti internazionali per la concezione e la progettazione dei sistemi di ventilazione. Oltre alla precedente sezione 1.2.3.4, si rimanda il lettore alla Sezione Ventilation
Occorre tuttavia ricordare che anche se l’impianto di ventilazione costituisce uno dei principali sistemi che assicurano la salute, il confort e la sicurezza degli utenti in una galleria, essa è solo uno degli anelli del sistema di cui gli utenti, gli operatori e le squadre intervento emergenza e di salvataggio costituiscono gli elementi più importanti con il loro comportamento, la loro competenza e la loro capacità di agire.
I sistemi di ventilazione non bastano da soli a far fronte a tutti gli scenari, né a soddisfare tutte le possibili funzioni, con particolare riguardo per la depurazione dell’aria e la protezione dell’ambiente.
La scelta di un sistema di ventilazione e del suo dimensionamento richiede grande esperienza e la comprensione dei complessi fenomeni della meccanica dei fluidi in un ambiente chiuso, in associazione con le fasi consecutive di sviluppo di un incendio, propagazione, irradiazione e scambi termici, così come con lo sviluppo e la propagazione di fumo e gas tossici.
I sistemi di ventilazione consumano in generale molta energia e richiedono grande attenzione ai fini dell’ottimizzazione del loro dimensionamento e funzionamento, ad esempio per mezzo di sistemi esperti.
I sistemi di ventilazione possono essere molto complessi e la loro gestione in caso di incendio può richiedere l’attuazione di sistemi automatici che consentono di gestire e controllare la situazione in modo più efficiente rispetto a quanto farebbe un operatore sotto stress.
Come indicato nella sezione 1.2.3.4 precedente, i sistemi di ventilazione devono soprattutto soddisfare i requisiti sanitari e igienici in condizioni normali di operatività, nonché gli obiettivi di sicurezza in caso di incendio.
Resistenza, affidabilità, adattabilità, vita operativa e ottimizzazione del consumo di energia costituiscono i principali criteri di qualità che i sistemi di ventilazione devono soddisfare.
1.2.4.2.c Sistemi supplementari per i sistemi di ventilazione
Due tipi di sistemi supplementari per la ventilazione sono spesso oggetto di domande pressanti delle parti interessate, delle associazioni di residenti o delle lobby:
A. Sistemi di depurazione dell’aria.
Per maggiori informazioni su questo argomento, si rimanda il lettore alla Sezione Impatto sulla qualità dell’aria
L’implementazione di sistemi per la depurazione dell’aria è una richiesta ricorrente delle associazioni di residenti nelle aree urbane. Tali sistemi, di solito installati sottoterra, sono molto costosi da costruire così come da gestire e mantenere. Inoltre, comportano un elevato consumo di energia.
I risultati fino ad oggi ottenuti sono tutt’altro che convincenti, in particolare a causa delle forti riduzioni nelle emissioni dei veicoli e della difficoltà di questi sistemi nel depurare le concentrazioni molto basse di inquinanti presenti nella galleria e contenuti in grandi volumi d’aria. Di conseguenza, molti sistemi installati negli ultimi dieci anni non sono più operativi.
Il futuro dei sistemi per la depurazione dell’aria è molto incerto nei paesi dove vi sono norme più restrittive, che impongono riduzioni sempre più rigorose delle emissioni di inquinanti alla fonte.
B. Sistemi fissi di soppressione incendio.
Per maggiori informazioni su questo argomento, si rimanda il lettore alla Sezione Sistemi fissi antincendio
Le tecnologie sono numerose e rispondono a vari criteri: lotta antincendio – contenimento degli incendi – riduzione dell’irradiazione termica e della temperatura per gli utenti che si trovano in prossimità dell’incendio – preservazione della struttura della galleria contro i danni dovuti alle temperature elevate, ecc.
Questi sistemi, nonostante gli aspetti positivi, presentano anche aspetti negativi che riguardano in particolar modo il deterioramento delle condizioni di visibilità quando sono attivati all’inizio dell’incendio. L’utilizzo di un sistema fisso di soppressione incendio richiede un approccio coerente a tutti gli aspetti della sicurezza degli utenti, nonché alla strategia di ventilazione ed evacuazione.
La decisione di implementare o meno tali sistemi è complessa e ha importanti conseguenze. Deve quindi essere sottoposta a una riflessione approfondita in merito alle particolari condizioni di sicurezza dell’opera interessata e al valore aggiunto ottenuto dall’implementazione del sistema, e non deve essere presa sotto l’influenza della moda o di una lobby.
Un sistema fisso di soppressione incendio richiede l’adozione di importanti misure di manutenzione e l’esecuzione di prove regolari e frequenti, senza le quali la sua affidabilità non potrebbe essere garantita.
1.2.4.2.d Illuminazione
Le raccomandazioni della CIE (Commissione internazionale per l’illuminazione) sono state criticate dall’AIPCR a causa dei livelli elevati di illuminazione che spesso comportano. Si rimanda il lettore alla relazione tecnica pubblicata dal Comitato europeo di normazione che presenta diversi metodi tra cui quello raccomandato dalla CIE.
L’illuminazione è uno strumento fondamentale per garantire il confort e la sicurezza degli utenti in una galleria. Gli obiettivi del livello di illuminazione devono essere adattati alla collocazione geografica della galleria (urbana o non urbana), alle sue caratteristiche (corta o molto lunga), al volume e alla natura del traffico.
L’impianto di illuminazione consuma molta energia e si sta lavorando per ottimizzarne le loro caratteristiche e le prestazioni.
1.2.4.2.e Trasmissione dei dati - Supervisione - SCADA
SCADA è il "sistema nervoso" e il "cervello" della galleria, che permette la compilazione, la trasmissione e il trattamento delle informazioni e la successiva trasmissione delle istruzioni operative agli impianti.
Questo sistema richiede un’analisi meticolosa sulla base delle condizioni specifiche all’interno della galleria, dei suoi sistemi, dell’organizzazione e della modalità di funzionamento, del contesto dei rischi in cui la galleria è collocata, così come delle procedure e degli accorgimenti adottati per gli interventi.
L’organizzazione del centro di supervisione e controllo deve essere analizzata molto attentamente, in funzione del contesto specifico della galleria (o del gruppo di gallerie), dei mezzi umani e materiali necessari, degli incarichi da assumere, dell’aiuto essenziale fornito dai dispositivi automatici o dai sistemi esperti agli operatori in caso di incidente e che consente agli operatori di ridurre e semplificare i loro compiti rendendoli più efficienti.
La progettazione dettagliata di questi sistemi è un processo lungo e delicato e richiede una metodologia molto rigorosa di sviluppo, controllo per fasi consecutive (in particolare durante le prove in fabbrica), prova e controllo globale dopo l’integrazione di tutti i sistemi sul posto. L’esperienza indica che molti errori osservati su questi sistemi sono dovuti alle seguenti lacune:
La Sezione SCADA del manuale riassume questi aspetti differenti.
1.2.4.2.f Comunicazioni radio – circuiti a bassa tensione
Questi sistemi comprendono:
1.2.4.2.g Segnali
Per i segnali si rimanda il lettore alla Sezione Cartelli segnaletici
Ancora più che nel caso di altri sistemi, un eccesso di segnali va a scapito della loro pertinenza e finalità.
La leggibilità, la coerenza, l’omogeneità e la gerarchia dei segnali (priorità ai segnali di evacuazione e alle informazioni per gli utenti) devono avere la priorità nella progettazione dei segnali all’interno della galleria e in prossimità di essa.
Pannelli segnaletici fissi, segnali delle corsie di traffico, segnali a messaggio variabile, semafori e luci di stop, segnali delle uscite di emergenza, segnali specifici per tali uscite, segnali delle nicchie di sicurezza, dispositivi fisici per la chiusura delle corsie (barriere rimovibili), segnaletica orizzontale e strisce rumorose orizzontali sono tutti dispositivi di segnalazione e assicurano una parte della comunicazione con gli utenti.
1.2.4.2.h Dispositivi antincendio
I dispositivi per il rilevamento degli incendi possono essere localizzati (rilevamento degli incendi nelle sottostazioni sotterranee o nei locali tecnici) o lineari (cavo sensibile al calore) all’interno dello spazio destinato al traffico.
Esistono vari dispositivi per la lotta antincendio:
1.2.4.2.i Altri dispositivi
Altri dispositivi possono essere installate in funzione degli obiettivi e delle esigenze per ciò che concerne la sicurezza, il confort e la protezione della struttura. Ne sono un esempio:
La riqualificazione (in particolare per migliorare la sicurezza) e il rifacimento delle gallerie esistenti in funzione solleva problemi specifici di analisi e di metodo. Il grado di libertà è inferiore rispetto alle gallerie nuove, in quanto è necessario tenere conto dello spazio e delle restrizioni esistenti. Le tecnologie specifiche di ogni tipo di sistema e la loro integrazione sono tuttavia identiche.
Il rinnovo e la riqualificazione di una galleria in funzione determinano piuttosto spesso un aumento dei tempi e dei costi di costruzione, condizioni di sicurezza di gran lunga inferiori durante i lavori e impatti scarsamente controllati sul volume e sulle condizioni del traffico. Questi svantaggi sono spesso il risultato di un’analisi incompleta della situazione esistente, delle reali condizioni della galleria, dei suoi sistemi e del suo ambiente, nonché di una mancanza di strategia e di procedure che possano attenuare gli effetti sul traffico.
La Sezione Valutare e migliorare la sicurezza nelle gallerie esistenti propone una metodologia per la diagnosi della sicurezza delle gallerie esistenti e lo sviluppo di un programma di riqualificazione. Inoltre, la Sezione Operatività durante i lavori di manutenzione presenta problematiche specifiche legate agli interventi effettuati su gallerie in funzione. Il contenuto di tali sezioni può aiutare ad attenuare i problemi menzionati in precedenza.
È tuttavia appropriato richiamare l’attenzione del lettore sui punti chiave delle seguenti sezioni.
La diagnosi dettagliata e rigorosa di una galleria è una fase essenziale nel processo del suo rinnovo o riqualificazione. Sfortunatamente questa fase viene spesso ignorata.
La diagnosi fisica di una galleria richiede di:
Questa diagnosi fisica deve essere integrata da una diagnosi riguardante l’organizzazione, la manutenzione e le procedure operative, così come da una diagnosi specifica riguardante tutti i documenti relativi all’organizzazione degli interventi di sicurezza e di salvataggio. Questa fase di diagnosi può infine portare alla definizione di azioni per la formazione delle varie parti coinvolte negli interventi, allo scopo di migliorare le condizioni globali di sicurezza della galleria nel suo stato iniziale prima del rinnovo.
La diagnosi deve essere seguita da un’analisi dei rischi della galleria sulla base del suo stato effettivo. Tale analisi ha un doppio obiettivo:
La diagnosi deve rilevare (senza correre il rischio di scoperte tardive durante la fase dei lavori) se i sistemi esistenti, presumibilmente in condizioni operative, possano essere modificati, aggiunti o integrati nei futuri sistemi aggiornati (compatibilità tecnologica – prestazioni in particolare per la raccolta e la trasmissione dei dati, dispositivi automatici e SCADA).
Il programma di rinnovo o riqualificazione è il risultato di due fasi.
Lo sviluppo del programma risulta da:
In base all’ambiente fisico della galleria e agli spazi disponibili, il programma di riqualificazione ottimale, per l’infrastruttura o per i sistemi, potrebbe non essere praticabile in condizioni accettabili, il che può rendere necessaria la definizione di un programma più ristretto. Tale programma ristretto potrebbe richiedere l’adozione di misure di attenuazione per garantire che il livello richiesto di sicurezza sia raggiunto in senso globale, dopo il completamento dei lavori.
La convalida del programma richiede:
Il programma di riqualificazione o miglioria non richiede necessariamente la realizzazione di opere fisiche, ma può consistere solamente in una modifica delle funzioni della galleria o degli accorgimenti operativi, ad esempio:
La fase di attuazione della progettazione e di costruzione prevede la trasformazione del programma di rinnovo o riqualificazione in capitolati tecnici e contrattuali e la relativa attuazione.
Questa fase richiede un’analisi estremamente dettagliata:
La "vita della galleria" può essere suddivisa arbitrariamente in diverse fasi principali di cui le più rilevanti sono:
Questa è la fase più importante nella vita di una nuova galleria. È decisiva in termini di costi operativi e di costruzione, di sicurezza e di gestione dei rischi tecnici e finanziari.
Questa fase richiede un’integrazione trasversale di tutte le interfacce del "sistema complesso" rappresentato da una galleria. Tale integrazione deve iniziare sin dalle prime fasi della progettazione (v. paragrafi precedenti).
L’esperienza mostra che ciò accade sfortunatamente di rado e che spesso la progettazione di una galleria è il risultato di una successione di fasi considerate tra loro indipendenti. Nonostante la caricaturizzazione, possiamo osservare che:
Per quanto concerne l’ingegneria civile, l’aspetto più importante è la gestione dei rischi tecnici (in particolare geologici) e di tutte le conseguenze risultanti a livello di costi e di durata della costruzione.
Le considerazioni relative alla gestione dei rischi nell’ambito della costruzione devono essere tenute presenti sin dalla fase di progettazione. Tali considerazioni devono essere dettagliate e condivise con il proprietario della galleria. Le decisioni in materia di rischi devono essere sviluppate e documentate in modo chiaro.
La decisione di assumere alcuni rischi non costituisce necessariamente un errore e non deve essere necessariamente vietata, in quanto può permettere di soddisfare alcuni obblighi, ad esempio quando vi è una tabella di marcia molto serrata, che sarebbero incompatibili con lo svolgimento di tutte le indagini richieste per eliminare ogni incertezza.
La decisione di assumere un rischio deve essere però il frutto di una riflessione approfondita su:
L’assunzione di un rischio non deve essere imputabile alla leggerezza o incompetenza delle varie parti.
Per quanto concerne i sistemi operativi, si richiama l’attenzione del lettore su:
Questa fase della "vita della galleria" è spesso sottovalutata e considerata solamente in maniera tardiva. Essa richiede tempo di cui spesso non si dispone e si traduce nella messa in servizio della galleria in condizioni non soddisfacenti, o addirittura in condizioni di elevata esposizione in termini di sicurezza.
Questa fase comprende:
Il compito principale è quello di assicurare:
È inoltre necessario saper osservare la situazione in modo obiettivo, prendendo le distanze dalla routine quotidiana, allo scopo di:
Le gallerie sono strutture di ingegneria civile relativamente costose in rapporto alla loro costruzione e operatività. Sin dall’inizio del progetto si deve prestare particolare attenzione allo scopo di individuare ogni possibile ottimizzazione tecnica e finanziaria.
Si raccomanda dalle prime fasi di progettazione di attuare un processo che comprenda:
Questo processo permetterà l’ottimizzazione del progetto (costi di costruzione e operativi) nonché una migliore gestione dei rischi tecnici e finanziari e della tabella di marcia.
I costi di costruzione delle gallerie sono estremamente variabili ed è impossibile fornire indici rappresentativi dei costi/chilometro, in quanto questi indici possono variare in misura considerevole (media da 1 a 5) in particolare in base a:
Al massimo si può indicare che il costo medio di una galleria tipica, costruita in condizioni geotecniche medie, è circa dieci volte il costo dell’infrastruttura equivalente costruita all’aperto (al di fuori delle aree urbane).
I costi di costruzione di una galleria possono essere suddivisi in tre tipi di costi:
I due schemi seguenti mostrano alcuni esempi della suddivisione dei costi di costruzione, da un lato per le gallerie caratterizzate da condizioni non complesse delle opere di ingegneria civile e dall’altro lato per le gallerie in cui le condizioni delle opere di ingegneria civile sono meno favorevoli.
Fig. 1.5.1: Suddivisione dei costi di costruzione
Nota: questi due schemi mostrano quanto siano importanti i costi delle opere civili e illustrano le conseguenze dei costi quasi raddoppiati delle opere civili (schema a destra).
I costi operativi di una galleria possono essere suddivisi in tre tipi di costi:
I due schemi seguenti mostrano alcuni esempi della suddivisione (con condizioni economiche costanti) dei costi di costruzione (opere civili, strutture operative, costi vari) e di costi operativi globali (accumulati su un arco di tempo di trent’anni dall’inizio del periodo operativo).
Fig. 1.5.2: Suddivisione dei costi durante un periodo di 30 anni
Nota: questi schemi mostrano quanto siano importanti i costi operativi e di manutenzione e quanto sia necessario scegliere sin dalle prime fasi della progettazione della galleria gli accorgimenti che consentono l’ottimizzazione dei costi operativi e di manutenzione ricorrenti.
Questo capitolo riguarda gli interventi di rinnovo o riqualificazione che sono richiesti per implementare i nuovi regolamenti. Tali interventi interessano gli accorgimenti per l’evacuazione, la resistenza della struttura agli incendi, i sistemi operativi e di sicurezza e tutti i requisiti necessari per soddisfare i nuovi regolamenti in materia di sicurezza.
Non è impossibile fornire prezzi statistici a causa della diversità delle gallerie esistenti, delle loro condizioni, del traffico e dei requisiti più o meno importanti dei nuovi regolamenti in materia di sicurezza, che possono variare da un paese all’altro.
Le osservazioni su questo tipo di interventi di riqualificazione finalizzati all’implementazione dei nuovi regolamenti, condotte in Francia a partire dal 2000, mostrano un’elevata variazione tra i budget corrispondenti, con un intervallo di costi compreso tra circa dieci milioni di euro e diverse centinaia di milioni di euro (vi sono stati diversi programmi di riqualificazione con un budget superiore a 200 milioni di euro).
Le gallerie costituiscono infrastrutture costose in termini di costruzione e di funzionamento, ma il loro costo è compensato da vantaggi economici che comprendono lo sviluppo della regione, la fluidità del traffico, il confort, la sicurezza, percorsi affidabili (attraverso le montagne) e la protezione dell’ambiente.
Il finanziamento di queste opere è assicurato con:
Il presente manuale non si propone di illustrare nel dettaglio questi vari metodi di finanziamento, né di presentare i loro meccanismi, vantaggi o svantaggi. Può tuttavia essere interessante presentare alcune linee guida principali basate sull’esperienza, che forniscono un’illustrazione preliminare.
a) Finanziamento da parte di un’autorità pubblica
b) Finanziamento tramite "concessione" – la galleria come parte di un’infrastruttura globale
Il finanziamento di una "galleria non indipendente" tramite "concessione" (con o senza il coinvolgimento finanziario del concedente) è il caso tipico di una galleria che fa parte di una nuova autostrada interurbana con pagamento di pedaggio. I costi (di costruzione e operativi) della galleria riguardano sia la galleria sia l’infrastruttura lineare fuori terra. L’esperienza mostra che una maggiorazione sull’indice medio pedaggio/chilometro è accettata dagli utenti nella misura in cui la nuova infrastruttura porti sufficiente valore aggiunto a livello di risparmio di tempo, servizi migliori o più affidabili, confort e sicurezza.
c) Finanziamento tramite "concessione" – galleria indipendente
Esistono due categorie principali di gallerie indipendenti.
d) Finanziamento tramite PPP o simile
I paesi che hanno molte gallerie sono dotati di specifici regolamenti e hanno sviluppato raccomandazioni e linee guida per la progettazione, la costruzione, il funzionamento, la manutenzione, la sicurezza e l’intervento dei servizi di salvataggio.
Per quanto concerne le condizioni di sicurezza nelle gallerie stradali, i paesi appartenenti all’Unione europea sono soggetti alla Direttiva 2004/54/CE che prescrive un livello minimo di accorgimenti da adottare per garantire la sicurezza degli utenti nelle gallerie di lunghezza superiore a 500 m che fanno parte della rete stradale transeuropea. Inoltre, un gruppo più esteso di paesi europei è vincolato da una convenzione internazionale, l’Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose (ADR), che prevede accordi specifici per le gallerie. Ogni paese membro ha recepito questi regolamenti europei nella propria legislazione nazionale. Alcuni paesi membri hanno adottato ulteriori regolamenti che sono più rigorosi rispetto a quelli risultanti dalla trasposizione della regolamentazione europea.
Un elenco dei regolamenti e delle raccomandazioni riguardanti l’operatività e la sicurezza delle gallerie stradali è stato creato in cooperazione tra l’AIPCR e il Comitato ITA sulla sicurezza operativa delle strutture sotterranee (ITA-COSUF) dell’Associazione mondiale delle gallerie (ITA - AITES). Tale documento può essere consultato sul sito web ITA-COSUF (Publications)L’elenco non è esaustivo ma presenta un gruppo internazionale di ventisette paesi e tre organizzazioni internazionali.
Molti paesi non dispongono di una regolamentazione in materia di gallerie e sicurezza nelle gallerie, in quanto non hanno gallerie stradali nel loro territorio. Si raccomanda a questi paesi di adottare un pacchetto completo e coerente dei regolamenti applicati in un paese con comprovata esperienza nel campo delle gallerie e di non attingere a un numero elevato di fonti differenti. Le raccomandazioni dell’AIPCR, riassunte nel presente manuale, e quelle della Direttiva europea 2004/54/CE costituiscono anch’esse riferimenti internazionali che trovano sempre più frequente applicazione.
This chapter consists of two main subsections:
“Complex Underground Road Networks” has been the subject under consideration by the PIARC Working Group 5 throughout the course of the 2012-2015 cycle.
The working plan consists of two sections:
The terminology “Complex Underground Road Tunnels” covers the following infrastructure:
All the structures share several similar characteristics:
The objective of the case study was to identify structures of this type around the world, to summarise collected information, to analyse it and to establish a number of preliminary recommendations for owners, designers and operators.
While this collection of information is not exhaustive and the summaries do not constitute a scientific database, it nevertheless contains pertinent and interesting findings. The collection of information was limited to the countries of origin of the Working Group 5 members, wherein the working group had active correspondents available to them.
The general methodology has been the following:
At more than 600 pages, a significant volume of information was collected. Therefore a direct publication of all information has been deemed unsuitable. The working group decided to:
Twenty-seven (27) “tunnel complexes” were analysed. The list is provided in §1.7.2.5 below. Several “complexes” consist of two to four tunnels and the actual analysis reflects a total of 41 individual tunnels.
The geographic distribution of structures analysed is shown in the graph below :
Fig 1.7.1 : Distribution of tunnel complexes within the case study and detailed distribution in Europe
The European tunnels seem over-represented in the sample analysis. This stems,
Particularly, investigations in Chile (Santiago), in Australia (Melbourne and Sydney) and a second project in South Korea were unfortunately unable to be completed by the production date of the current report. They will be the subject of future updates throughout the course of the next cycle during which supplemen-tary analysis from Germany, China, Japan, Singapore and the USA will also be considered.
The key information outlined in the analysis focus on the following aspects:
As the outcome of this analysis, the working group established a number of preliminary recommendations. These recommendations will be the subject of detailed additional developments which will be published in Part B of the report at the end of the 2016-2019 cycle.
These preliminary recommendations, presented in Chapter 11 - Present Situation, Comments and Preliminary Recommendations of the report, deal with the following aspects:
Underground road networks are located mainly in urban areas, and their design (in particular their alignment) has several constraints.
Geometrical conditions which often contribute to traffic incidents, include: meandering curved alignment, insufficient visibility near the access and exit areas, insufficiently defined characteristics of merging or diverging lanes and, poorly designed exit ramp connections towards the surface road network leading to congestion in the main tunnel, etc.
It is recommended that in preparing the alignment, the following be considered:
b - Cross-section
The investigations mentioned above show that 80% of analysed tunnels prohibit the transit of vehicles that weigh over 3.5 tonnes (or 12 tonnes, in some instances). However, the tunnel design does not take into account this restriction, and does not reconsider optimisation of the lane width as well as vertical height clearance.
Investigations carried out on recent projects show that substantial savings (from 20% to 30% depending on the final design characteristics) can be obtained by choosing a reduced vertical height for tunnels that prohibit heavy vehicle usage.
It is recommended that at the earliest stage for developing tunnel projects detailed studies be undertaken to consider and analyse the “function” of the tunnel, traffic conditions (volume and nature of vehicles), as well as the financial feasibility and financing methods. This should be done in such a way as to analyse the advantages of a cross-section with reduced geometric characteristics. This may facilitate the financial optimisation of the project without reducing the level of service or affecting the safety conditions.
c - Ventilation
Underground road networks are usually subjected to large traffic volumes. Traffic congestion is frequent, and the probability of a bottleneck developing within the network is high and recurring. As a result, the ventilation system has to be developed with a detailed analysis of the risks and dangers, taking into account the existence of bottlenecks.
A “pure” longitudinal ventilation system is rarely the appropriate sole response to all the safety requirements, especially in the scenario of a fire located upstream of congested traffic. A longitudinal ventilation system will cause smoke de-stratification downstream of the incident location. This constitutes a danger for any tunnel user blocked or in slow moving downstream traffic.
The addition of smoke extraction gallery or the choice of a transverse or semi-transverse ventilation system is often vital if no other realistic or feasible safety improvement measures can be put into place, and considered as efficient.
It is also necessary to implement equipment allowing the different network branches to operate inde-pendently of each other. This will facilitate the control and the management of smoke propagation during a fire incident.
The risks associated with the traffic of dangerous goods vehicles through a tunnel with a high urban traffic density must be carefully analysed. There are no ventilation systems capable of significantly reducing the effects of a dangerous goods large fire in such traffic conditions.
d - Firefighting
The necessary timeframe for response teams to arrive on site must be subjected to a detailed analysis under normal and peak hour traffic conditions. The objective is to determine whether or not it is necessary to install first line intervention facilities and resources in proximity of the tunnel portals.
The turnover of fire brigade staff is relatively high in urban areas and their interventions in tunnels are rela-tively rare. The high rate of turnover may lead to loss of specialist skills in tunnel intervention. Thus, it is essential to implement tools which allow continuous professional education and training of the teams. A virtual 3D model of the network, associated with simulation software, can provide pertinent, user-friendly and effective tools.
e - Signage
It is fundamental to ensure clear visibility of the exit ramps and a clear legibility of signage, in order to reduce the risk of accidents where exit ramps diverge from the main carriageway.
The locations of interchanges, entry and exit ramps, as well as the concept for signage should be analysed from the conceptual of alignment studies.
f - Environment
In order to reduce atmospheric pollution, communities, stakeholders and residents often demand the installation of filtration devices for in-tunnel air before it is released into the atmosphere.
This results in a decision to install filtration equipment which is rarely rational or technical, but in ad-hoc response to public pressure. Before any decision-making on this issue, it is, however, essential to:
g – Traffic conditions – Traffic management
The connections between exit ramps and the surface network must be equipped in a way which allows supervision and management of traffic in real time. This arrangement allows traffic congestion to be reduced inside the tunnel, and an improvement of safety should tunnel incidents require quick evacuation of users.
The coordination between operators of physically connected infrastructure is in general adequate. However, it is often essential to improve this coordination by clarifying the situation and role of each operator (particularly in the event of traffic congestion and fire incident) by defining common procedures and determining priorities between the different infrastructure parts and their traffic.
Monographs have been established for each of the structures listed in the table below. They are accessible in the Multimedia Kit at the bottom of the page. The monographs of the structures highlighted in amber are in the process of being updated and will be online shortly.
Continents | Countries | Cities | Names of the tunnels complex | Appendices |
---|---|---|---|---|
Asia | China (CHN) | Changsha | Yingpan Tunnel | 1-1 |
Japan (J) | Tokyo | Chiyoda | 1-2 | |
Yamate | 1-3 | |||
South Korea (ROK) | Seoul | Shinlim-Bongchun and Shinlim-2 | 1-4 | |
Europe | Austria (A) | Vienna | Kaisermühlen | 2-1 |
Belgium (B) | Brussels | Leopold II | 2-2 | |
Belliard | 2-3 | |||
Czech Republic (CZ) | Prague | Blanka Tunnel complex (3 tunnels) | 2-4 | |
Mrazovka and Strahov | 2-5 | |||
Finland (FIN) | Helsinki | KEHU - service tunnel | 2-6 | |
France (F) | Annecy | Courier | 2-7 | |
Ile-de-France | Duplex A 86 | 2-8 | ||
Lyon | Croix-Rousse (road tunnel + multimodal tunnel) | 2-9 | ||
Paris La Défense | A14 / A86 motorway interchange | 2-10 | ||
Voie des Bâtisseurs | 2-11 | |||
Italy (I) | Valsassina | Valsassina tunnel | 2-12 | |
Monaco (MC) | Monaco | Sous le rocher tunnel (2 interconnected tunnels with “Y” form layouts) |
2-13 | |
Norway (N) | Oslo | Opera tunnel (chain of 4 tunnels) | 2-14 | |
Tromsø | 3 interconnected tunnels with roundabouts and access to parking lots |
2-15 | ||
Spain (E) | Madrid | M30 By-pass | 2-16 | |
M30 Rio | 2-17 | |||
Sweden (S) | Stockholm | Ring Road – Northern link | 2-18 | |
Ring Road – Southern link | 2-19 | |||
The Netherlands (NL) | The Hague | Sijtwendetunnel (chain of 3 tunnels) | 2-20 | |
North America | Canada / Quebec (CDN) / (QC) | Montreal | Ville-Marie and Viger tunnels | 3-1 |
USA | Boston | Boston Central Artery | 3-2 | |
Oceania | Australia (AUS) | Brisbane | M7 Clem Jones Tunnel (CLEM7) | 4-1 |
“Underground Road networks” are “complex systems”. All the recommendations presented in Chapters 1.1 to 1.5 above are applicable to them. Nevertheless, certain “subsets” and “parameters” mentioned in Chapter 1.1 present a much more significant potential impact on underground networks. The “interactions between parameters” (see § 1.1.2.2) are generally and much more extended and complex.
Several major strategic challenges presented in the above chapters, as well as their principal interactions, and the additional parameters below, must be well considered in the process of developing tunnel designs and for the construction and operation of tunnels.
This term is applicable to tunnel cross-section, vertical alignment, implementation of interchanges, access and exit ramps. In addition to the recommendations from § 1.2.1 the following elements should be considered for:
a – Land occupation
Land occupation deals with the surface occupation in open air (roads, buildings and various structures, parks and protected areas, etc.) and the volumetric occupation of the underground space (underground infrastructures such as metro, car parks, various networks, building foundations, etc.)
The interfaces between the underground and surface spaces are numerous: ventilation stacks, access and exit ramps, evacuation corridors and intermediate emergency access.
The underground and surface land occupation constraints are not always compatible with a given location and it is often necessary to decouple surface structures from those underground. This relationship can be implemented through inclined shafts or underground corridors that link any vertical shafts that are located away from the tunnel alignment.
b - Geology, geotechnical, hydrogeology
The geological, geotechnical and hydrogeological conditions have a significant impact on the horizontal and vertical alignment especially with regard to the risk of settlement, the possibility of construction underneath existing structures and any required maintained distances to existing surface or underground struc-tures, in relationship with the construction methodology considered.
These conditions can also influence the position of underground interchanges. For example, in the case of loose soil below groundwater level a localised widening of the cross section to build ramp merge and diverge areas could require construction works starting from the surface (large shafts, treatment and land consolidation works). These works require setting up temporary occupation on the surface. Under such conditions the location of underground interchanges should then also consider the type of land occupation on the surface.
c - Functionality for traffic
The functionality of the alignment mainly deals with areas where connection to the road network at the surface (or possibly with other underground structures) has to be built. The position and the design of the main tunnel portals, the access and exit ramps, as well as the location of interchanges depend on these functionalities.
The location of all these connections is also linked to the volume of traffic in the underground network, as well as its multiple entrances and exits. The connections must take into account the absorption capacity of traffic in the surface road network, adjustments to connections design in order to avoid underground traffic congestion and thus reduce accidents and significant tunnel fire incident risks.
d - Safety – rRsks of accidents
The analysis of existing networks demonstrates a concentration of accidents around areas with curved geometry, overly steep slopes and insufficient visibility around the merge and diverge areas of ramps.
All these elements must be carefully taken into account from the early stage of the design of the horizontal and vertical alignments of a new network.
e - Methods of construction – Time period
The construction methodology has a direct impact on the horizontal and vertical alignments (and vice-versa). They are also strongly guided by the geological, geotechnical and hydrogeological conditions.
The methods of construction can have an important impact on the location of the tunnel portals. In particu-lar, the use of a shield (slurry shield or earth pressure balanced) requires significant site area not only for the assembly of a tunnel-boring machine but also throughout the duration of the works (particularly for the treatment of slurry and provisional storage). A conventionally bored tunnel (when soil conditions permit it) requires fewer facilities close to the portal, and can be accommodated in a smaller site area.
The analysis for the shortening of construction timeframes can have an impact on the horizontal and vertical alignments, for example in order to make possible intermediate construction access sites.
f – Environmental conditions
During operation period of the network, the main concerns are air quality and noise impacts. These concerns have repercussions on the positioning of tunnel portals and ventilation shafts. These issues must be analysed carefully, in particular the ventilation plants as well as the additional equipment likely to reduce the environmental impact.
The position of portals, and the associated temporary work site plants, must also be analysed from an environmental aspect in terms of construction methods and timeframes. For example, a conventional method of construction will have a more significant noise impact as opposed to a TBM construction method. If the tunnel portal is situated in a noise sensitive area, works will have to be suspended during quieter night periods, leading to a prolonged construction period and consequent inflation of costs. A modification of the portal location or changes to the alignment can reduce these impacts.
In addition to the recommendations from § 1.2.2 the following elements should be considered for:
a – Nature of traffic - Function
As mentioned in § 1.7.2.4.b above, the nature of traffic is a factor that must be carefully analysed regarding their initial conditions as well as its evolution over time. Many urban underground networks prohibit heavy vehicles (more than 3.5 t or 12 t depending on different conditions), even though they were designed with standard vertical height clearance and lane width characteristics (defined for the allowance of all types of vehicles).
Analysis of the “function” of the underground network and the evolution of that function is essential. It allows the cross-section to be optimised by choice of geometrical characteristics (vertical height clearance and lane width) to ensure adequacy for the present and future traffic that will use the network.
Savings made regarding construction costs are significant (from 20% to 30% depending on the chosen characteristics). Where applicable, these savings may allow a project to be financed, and thus feasible, where it may not have been with standard vertical clearances and lane width.
b - Volume of traffic
The volume of traffic is the determining factor in defining the number of lanes of the main tunnel, as well as interchange or access and exit ramps.
The volume of traffic should be taken into account when defining the length of merging and diverging lanes for entrances and exits. The risk of congestion, at the connection of exit ramps to the surface network, must also be considered, as well as the consequences that this has on the main tunnel (bottleneck queue) to determine whether or not it is necessary to design and lengthen a parallel lane upstream from the divergence point of the exit ramp from the main road.
c - Ventilation
The ventilation galleries to be installed inside the structure contribute considerably to the spatial requirement. Therefore, it is necessary to proceed to a preliminary “analysis of hazards and risks”, and an initial sizing of ventilation installations before definitively setting the characteristics of the functional cross-section. This approach is often iterative.
d – Geology - Geotechnics - Hydrogeology - Methods of construction
The geological, hydrogeological and geotechnical conditions, as well as methods of construction (which are often interlinked) have a vital impact on the shape and surface area of the cross-section. The following example illustrates this interaction.
In loose soil below groundwater level, the use of a shield will be required for the construction of the main tunnel. The main tunnel will be circular in shape. However, the cross-section will also depend on other functions:
Recommendations in section 1.2.3 are integrally applicable to “underground road networks”. The analysis approach must, nevertheless, take into account the complexity of underground networks and the aggravating influence of certain factors, in particular:
a - Traffic
The volume of traffic is generally more significant and in high traffic volume conditions traffic congestion is much more frequent. It follows that the number of persons in tunnel is much higher and in the event of an incident, the number of users to evacuate will be more significant.
Ramps merge and diverge areas are important locations in terms of risk of accidents.
The assumption, which is sometimes prevalent from the start of projects, that there will never be a traffic blockage must be analysed with much circumspection. It is indeed possible to regulate the volume of traffic entering into an underground network in order to eliminate all risk of bottlenecks. Nevertheless, this leads to a significant decrease in the capacity of the infrastructure (in terms of traffic volume) which often goes against the reasoning that justifies its construction. Over time, measures of reducing entering traffic must be relaxed, or even abandoned because of the need to increase traffic capacity. The probability and recurrence of bottlenecks increase, disregarding the initial assumption upon which the network was based (particularly in terms of safety and ventilation during incidents).
b - Emergency evacuation – emergency access
The analysis must take into account:
c - Ventilation
The concept and design of ventilation systems must take into account:
d – Communication with users
Communication with tunnel users must be reinforced and adapted throughout the multitude of branches within the network. Communication must be able to be differentiated between the different branches according to operational needs, especially in the case of fires.
Users must be able to identify their position inside the network, which would require, for example, the installation of specific signs, colour codes, etc.
Directional signs and prior information signs at interchanges or ramps must be subjected to careful consideration, particularly the visibility distances with regards to signals and the clear legibility of the signage.
e – Operational needs
Specific operational needs (cf. § 1.2.3.6) must be adapted to the complexity of a network, to the volume of traffic and to the resulting increased difficulties of achieving interventions under traffic conditions.
Recommendations in section 1.2.4 are also applicable to “underground road networks”. Nevertheless, anal-yses must take into account the complexities of underground road networks and the supplementary needs or conditions mentioned in Chapter 1.7.3.
The interfaces between operators of associated or related network must be subjected to a specific analysis, particularly for all aspects concerning, on the one hand, traffic management and, on the other hand, safety (especially fire incidents), including evacuation of users and intervention of emergency response agencies in response to fire incidents.
Control centres must take account of the interfaces within the network and between diverse operators. They must allow the transmission of common information which is essential to each operator, and facilitate the possible temporary hierarchy of one control centre over another. The architectural design of the network of control centres, and of their performance and methods, must be subjected to an overall analysis of organisa-tions, responsibilities, challenges and risks. This analysis should reflect a range of operational conditions such as during normal and emergency scenarios, and should review the interaction between the different subsections of the network and the respective responsibilities of each control centre.
Con il crescente numero di gallerie in costruzione o in corso di progettazione in ogni parte del mondo e il crescente volume di traffico che utilizza le gallerie esistenti, le questioni relative alla sicurezza stanno diventando sempre più importanti. È possibile che gli eventi e gli incidenti nelle gallerie stradali siano meno frequenti di quelli che si verificano sulle strade a cielo aperto, in quanto le gallerie sono in grado di fornire un ambiente di guida più sicuro e più controllato per gli utenti della strada. Tuttavia, le conseguenze di gravi incidenti nell’ambiente ristretto delle gallerie sono potenzialmente molto più gravi di quelle degli incidenti sulle strade a cielo aperto e scatenano solitamente reazioni più accese da parte dell’opinione pubblica.
"In una galleria stradale moderna, la sicurezza è garantita per mezzo di un approccio integrato. È disponibile un insieme di strumenti ben sviluppati – tra cui valutazione dei rischi, ispezioni di sicurezza e procedure di sicurezza – per aiutare a raggiungere gli obiettivi di sicurezza dalle fasi di pianificazione iniziale e progettazione di una nuova galleria fino all’operatività e riqualificazione delle gallerie esistenti."
Un livello adeguato di sicurezza in galleria, che sia comparabile con quello sulle strade a cielo aperto, è raggiungibile attraverso un approccio strutturato e integrato alla progettazione e all’operatività delle gallerie, focalizzato sulla prevenzione degli incidenti gravi e sull’attenuazione delle conseguenze tramite l’incoraggiamento e l’agevolazione dell’auto-soccorso in prima battuta e il successivo intervento efficace dei servizi d’emergenza.
Incidente in una galleria stradale con doppia direzione del traffico (Video)
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Si possono trarre insegnamenti importanti dalle esperienze vissute in passato con gli incidenti in galleria (si veda la Sezione Esperienze tratte dai passati incidenti in galleria). Gli incidenti verificatisi in passato nelle gallerie hanno accresciuto la consapevolezza e l’interesse a livello internazionale nei confronti degli impatti della sicurezza in galleria; infatti, prendendo le mosse dalla relazione d’indagine prodotta a seguito dell’incendio nel traforo del Monte Bianco nel 1999, diversi paesi in varie parti del mondo hanno iniziato a rivedere e aggiornare gli standard e le linee guida nazionali per la sicurezza delle gallerie.
La Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) ha costituito un gruppo di esperti sulla sicurezza delle gallerie stradali, con la rappresentanza dell’AIPCR, la quale nel 2001 ha elaborato una serie di Raccomandazioni su tutti gli aspetti della sicurezza nelle gallerie stradali. Tali raccomandazioni hanno contribuito allo sviluppo e all’aggiornamento degli standard internazionali per la sicurezza delle gallerie. In Europa, la Commissione europea ha redatto una direttiva relativa ai requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della Rete stradale transeuropea, che è entrata in vigore nel 2004.
Sono state intraprese azioni anche in altre parti del mondo. Negli Stati Uniti, lo standard nazionale per la sicurezza antincendio nelle gallerie stradali (NFPA 502) è stato sottoposto ad aggiornamenti periodici, che hanno tenuto conto degli sviluppi risultanti dalla ricerca e degli insegnamenti tratti dai passati incidenti nelle gallerie.
I requisiti minimi enunciati nella direttiva europea si riferiscono alle gallerie situate sulla rete stradale transeuropea. Nei paesi europei e altrove, i regolamenti e i requisiti per la sicurezza delle gallerie possono essere più restrittivi rispetto ai requisiti della direttiva. Tali norme possono originare dalla necessità di considerare le circostanze particolari nei singoli paesi e di creare un quadro normativo per le gallerie che non sono disciplinate dalla direttiva, come ad esempio particolari gallerie urbane.
Il Comitato tecnica per l’operatività delle gallerie stradali dell’AIPCR ha posto in evidenza le principali problematiche legate alla sicurezza delle gallerie attraverso la pubblicazione di una serie di relazioni prodotte nell’ambito di gruppi di lavoro dedicati. Oltre alle attività del Comitato e agli sviluppi in campo legislativo, anche diversi progetti di ricerca e reti tematiche, soprattutto in Europa, hanno contribuito a far conoscere e comprendere i principi della sicurezza delle gallerie, portando la comunità delle gallerie a concludere come vi sia un bisogno di un approccio integrato alla sicurezza delle gallerie stradali. Questi principi generali costituiscono l’oggetto della Sezione Principi generali del presente Manuale, mentre l’approccio integrato è affrontato nella Sezione Elementi di sicurezza e approccio integrato.
Maggiori dettagli sugli sforzi di cooperazione internazionale mirati a una migliore comprensione e a una maggiore sicurezza delle gallerie si possono trovare nei seguenti documenti:
Oltre a queste attività, l’AIPCR sostiene il Comitato sulla sicurezza operativa delle strutture sotterranee (ITA-COSUF) dell’Associazione mondiale delle gallerie (ITA) quale rete internazionale per lo scambio di esperienze e la promozione della sicurezza.
Fondamentali per l’approccio integrato alla sicurezza delle gallerie stradali sono la fissazione di criteri per i livelli di sicurezza, l’analisi della sicurezza e la valutazione dell’equilibrio tra i costi e i vantaggi allo scopo di raggiungere un livello accettabile di sicurezza. Essenziale in tal senso è la valutazione dei rischi, uno strumento chiave per la gestione della sicurezza delle gallerie, di cui si discute nella Sezione Valutazione dei rischi
Particolarmente importanti e meritevoli di attenzione nell’analisi e nella valutazione della sicurezza delle gallerie sono gli incendi in galleria, trattati nella Sezione Principi e strumenti per la sicurezza antincendio, e il trasporto di merci pericolose, di cui si discute nella Sezione Merci pericolose.
Per garantire la massima efficacia nella gestione della sicurezza delle gallerie, occorrono determinati strumenti finalizzati a sostenere la strategia, a guidare le decisioni critiche e a mantenere una visione costante e tracciabile di tutte le problematiche legate alla sicurezza per tutto il ciclo di vita della galleria. I tre principali strumenti relativi alla gestione della sicurezza delle gallerie sono la Documentazione sulla sicurezza, la Raccolta e analisi dei dati sugli eventi e le Ispezioni di sicurezza. Queste sono descritte in maniera più dettagliata nella Sezione Procedure di sicurezza
Nuovi requisiti in materia di sicurezza, unitamente a un aumento del traffico, si traducono nella riqualificazione delle gallerie esistenti. Questo solleva problemi specifici che sono esaminati nella Sezione Valutare e migliorare la sicurezza nelle gallerie esistenti
I contributi a questo capitolo sono stati coordinati dal Gruppo di lavoro 2 del comitato C4 (2008-2011), in seno al quale:
La gestione della sicurezza presenta sfide particolari nelle gallerie stradali, dove i pericoli legati ai veicoli in movimento che trasportano carichi sono significativi e le conseguenze di gravi incidenti possono essere influenzate in misura significativa dal comportamento umano che può essere difficile da prevedere (Capitolo Fattori umani). Occorre un approccio "olistico" per tenere conto di tutti gli aspetti del sistema che includono l’infrastruttura, il funzionamento, i servizi d’emergenza, gli utenti della strada e i veicoli.
La prima fase nella valutazione dei requisiti consiste nel definire gli obiettivi della sicurezza. Questi sono generalmente stabiliti a livello nazionale in conformità alle leggi, i regolamenti e gli standard nazionali, dove le disposizioni in materia di sicurezza sono una funzione delle caratteristiche specifiche della galleria e dei rischi associati secondo la definizione data tramite l’analisi e la valutazione. L’analisi dei rischi e la valutazione della loro accettabilità sono trattate nella Sezione Valutazione dei rischi del presente Manuale.
Il principio fondamentale da seguire è che, in caso di emergenza in una galleria, gli utenti della galleria devono attuare il cosiddetto auto-soccorso. Dopo la fase di auto-soccorso in una situazione di emergenza, i servizi antincendio e di salvataggio interverranno per spegnere l’incendio e per fornire assistenza agli utenti eventualmente rimasti nella galleria che non sono in grado di attuare l’auto-soccorso.
Benché gli obiettivi di sicurezza possano essere definiti in vari modi, l’AIPCR, l’UNECE e l’Unione europea concordano nel ritenere che gli obiettivi in senso lato debbano essere:
Fig. 2.1-1: Cerchio della sicurezza
La sicurezza integrata per le gallerie (Sezione Elementi di sicurezza e approccio integrato) richiede che sia prestata attenzione a entrambi gli obiettivi indicati. Un simile approccio può essere presentato come un "cerchio della sicurezza", dall’azione attiva e prevenzione, passando per l’attenuazione, l’intervento e la valutazione, per tornare infine all’azione attiva come mostrato nella Fig. 2.1-1. Maggiori informazioni sugli obiettivi e sui principi generali di sicurezza sono fornite nel Capitolo 3 "General principles" della relazione 2007R07.
Le informazioni riguardanti ognuno degli argomenti sopra riportati sono fornite nei relativi capitoli del presente Manuale, come mostrato in precedenza. Informazioni di carattere generale sulla scelta delle misure di sicurezza si possono trovare nei seguenti documenti:
Lo scopo della pianificazione e implementazione della sicurezza è quello di raggiungere il giusto equilibrio tra i criteri ottimali in termini di livello di sicurezza e i costi ragionevoli di costruzione e operatività. Un simile equilibrio può essere raggiunto con un approccio integrato alla sicurezza delle gallerie (Sezione Elementi di sicurezza e approccio integrato).
La sicurezza non si realizza nella semplice adozione di tutte le possibili misure di sicurezza, bensì è il risultato dell’equilibrio tra i fattori di rischio previsti e le misure di sicurezza adottate.
Con la formulazione e lo sviluppo dei regolamenti, delle raccomandazioni e delle linee guida internazionali, si rende necessaria la definizione di un quadro generale che tenga conto di tutti gli aspetti della sicurezza delle gallerie. Un simile quadro potrebbe contenere i seguenti elementi principali:
Questi elementi di sicurezza sono descritti nel CCapitolo 5 "Elements in an integrated approach" della relazione 2007R07.
Fig. 2.2-1: Approccio integrato
Un approccio integrato è un quadro generale entro il quale pianificare, progettare, costruire e gestire una nuova galleria o una riqualificazione di una galleria esistente, nel rispetto dei livelli di sicurezza richiesti in ogni fase della vita della galleria. Ciò deve avvenire in conformità a un piano di sicurezza, nel rispetto delle corrette procedure di sicurezza.
La figura qui di fianco presenta una rappresentazione schematica di un approccio integrato proposto per la sicurezza delle gallerie nuove ed esistenti, comprendente gli elementi sopra elencati (figura dal CCapitolo 6 "Conclusion" della relazione 2007R07.)
Le informazioni sugli eventi e sugli incidenti nelle gallerie, così come gli insegnamenti tratti, sono stati affrontati in varie relazioni del Comitato gallerie stradali AIPCR. Le prime relazioni presentano un censimento statistico dei guasti, degli incidenti e degli incendi in gallerie selezionate, così come gli insegnamenti tratti da tali eventi per la progettazione geometrica della galleria, la progettazione del sistema di sicurezza e le linee guida operative – fornendo così una raccolta di dati di vitale importanza per gli ingegneri e i responsabili decisionali coinvolti nella progettazione delle gallerie:
Gli eventi verificatisi nel traforo del Monte Bianco, nel Tauerntunnel e nel traforo del San Gottardo (1999 e 2001) hanno accresciuto la consapevolezza circa il possibile impatto degli incidenti nelle gallerie. Benché la probabilità che gli incidenti degenerino in eventi di grande portata è scarsa, le conseguenze possono essere gravi in termini di vittime, danni alla struttura e impatto sull’economia dei trasporti.
Anno | Galleria | Lunghezza | Numero di canne | Vittime |
---|---|---|---|---|
1978 | Velsen (Paesi Bassi) | 770 m | 2 | 5 morti e 5 feriti |
1979 | Nihonzaka (Giappone) | 2 km | 2 | 7 morti e 2 feriti |
1980 | Sakai (Giappone) | 460 m | 2 | 5 morti e 5 feriti |
1982 | Caldecott (USA) | 1,1 km | 3 | 7 morti e 2 feriti |
1983 | Pecorile (vicino a Genova, Italia) | 660 m | 2 | 9 morti e 22 feriti |
1996 | Isola delle Femmine (Italia) | 148 m | 2 | 5 morti e 20 feriti |
1999 | Monte Bianco (Francia-Italia) | 11,6 km | 1 | 39 morti |
1999 | Tauern (Austria) | 6,4 km | 1 | 12 morti e 40 feriti |
2001 | Gleinalm (Austria) | 8,3 km | 1 | 5 morti e 4 feriti |
2001 | San Gottardo (Svizzera) | 16,9 km | 1 | 11 morti |
2006 | Galleria Viamala (Svizzera) | 750 m | 1 | 9 morti e 6 feriti |
Un’illustrazione più completa si può trovare nella Tabella 2.1 "Serious fire accidents in road tunnels" della relazione 05.16.B.
Queste tragedie hanno portato in primo piano l’esigenza di migliorare la preparazione in caso di incidenti in galleria, così come di potenziare le capacità di prevenzione e attenuazione. Ciò si può realizzare attraverso la definizione di criteri di progettazione sicura per le nuove gallerie, una gestione efficace e l’eventuale riqualificazione delle gallerie esistenti, nonché una migliore informazione e comunicazione con gli utenti delle gallerie. L’indagine condotta a seguito dell’incendio nel traforo del Monte Bianco è giunta alla conclusione che è possibile ridurre considerevolmente le conseguenze fatali attraverso:
Nel Capitolo 3 "Lessons learned from recent fires" della relazione 05.16.B si trova una descrizione particolareggiata degli incidenti nel traforo del Monte Bianco, nel Tauerntunnel e nel traforo del San Gottardo, comprendente la configurazione originaria delle gallerie e una guida dettagliata sull’incidente, sulla dinamica dell’incendio e sul comportamento degli operatori, dei servizi d’emergenza e degli utenti, come pure la presentazione degli insegnamenti tratti. . Gli insegnamenti tratti sono riassunti nella Tabella 3.5 di questa relazione. Informazioni simili sono fornite in Routes/Roads 324 "A comparative analysis of the Mont-Blanc, Tauern and Gotthard tunnel fires" (ottobre 2004) a pag. 24.
Dopo l’incidente del 24 marzo 1999, il traforo del Monte Bianco ha dovuto subire importanti interventi di rinnovo prima di poter essere riaperto al traffico. In particolare, buona parte degli interventi di ripristino progettati hanno riguardato il sistema di ventilazione - una descrizione del dimensionamento, del funzionamento automatico e dei test antincendio su vasta scala si può trovare nell Appendice 12.2 "The Mont Blanc Tunnel Renovation" della relazione 05.16.B.
Si veda l’ Appendice 8 "Austrian statistical study of 2005: Comparative Analysis of Safety in Tunnels, during 1999-2003 period" della relazione 2009 R08 per un confronto tra la sicurezza del traffico nelle gallerie stradali su autostrade e strade di grande comunicazione e la sicurezza su altri tipi di strade, come pure tra la sicurezza del traffico nelle gallerie a traffico bidirezionale e la sicurezza nelle gallerie a traffico unidirezionale.
In passato, in molti paesi, la progettazione della sicurezza delle gallerie stradali si basava in larga misura sulle prescrizioni contenute in regolamenti e linee guida. Se le prescrizioni applicabili delle relative linee guida erano soddisfatte, la galleria era ritenuta sicura.
Questo approccio prescrittivo presenta tuttavia alcuni difetti:
Di conseguenza, in aggiunta all’approccio prescrittivo, è opportuno utilizzare un approccio basato sul rischio – la cosiddetta valutazione dei rischi – allo scopo di considerare le caratteristiche specifiche di un sistema galleria (comprendente veicoli, utenti, operatività, servizi d’emergenza e infrastruttura) e il loro impatto sulla sicurezza.
Un approccio basato sui rischi può occuparsi di varie tipologie di rischio, tra cui il danno nei confronti di un gruppo specifico di persone (rischio sociale) o di una singola persona (rischio individuale), la perdita di proprietà, danni all’ambiente o a valori immateriali. Di solito, le analisi dei rischi per le gallerie stradali si concentrano sul rischio sociale degli utenti delle gallerie, che può essere espresso come il numero atteso di decessi all’anno oppure come la curva nello schema FN che mostra la relazione tra frequenza e conseguenze (in termini di numero di decessi) dei possibili incidenti in galleria.
La valutazione dei rischi è un approccio sistematico per analizzare le sequenze e le interrelazioni nei potenziali eventi o incidenti, in modo da individuare i punti deboli nel sistema e riconoscere le possibili misure di miglioramento. Il processo di valutazione dei rischi si articola in tre fasi:
Il diagramma di flusso semplificato nella Figura 2.4-1 illustra le principali fasi del processo di valutazione dei rischi.
Fig. 2.4-1: Diagramma di flusso della procedura di valutazione dei rischi
La valutazione dei rischi delle gallerie stradali consente una valutazione dei rischi strutturata, armonizzata e trasparente per una specifica galleria, inclusa la considerazione dei fattori d’influenza rilevanti e delle loro interazioni. I modelli di valutazione dei rischi assicurano una comprensione di gran lunga migliore dei processi relativi ai rischi rispetto ai concetti basati soltanto sull’esperienza. Essi permettono inoltre di valutare le misure di sicurezza aggiuntive migliori in termini di attenuazione dei rischi e di confrontare le varie alternative.Di conseguenza, l’approccio di valutazione dei rischi nel contesto della gestione della sicurezza delle gallerie può essere un utile complemento all’attuazione dei requisiti prescritti negli standard e nelle linee guida. Nella pratica esistono metodi diversi per affrontare tipi diversi di problemi. Si raccomanda di selezionare il metodo migliore disponibile per uno specifico problema.
Benché i modelli dei rischi cerchino di avvicinarsi il più possibile alla realtà e di implementare dati di base realistici, è importante ricordare che i modelli non possono mai prevedere eventi reali e che permane un grado di incertezza e indeterminazione nei risultati. Considerando tale incertezza, i risultati dell’analisi quantitativa dei rischi devono essere ritenuti esatti soltanto in certa misura e devono essere supportati da studi di sensibilità o simili. La valutazione dei rischi tramite confronto relativo (ad es. di uno stato esistente rispetto a uno stato di riferimento di una galleria) può migliorare la solidità delle conclusioni tratte, ma occorre prestare attenzione nella definizione della galleria di riferimento.
I principi di base e i componenti importanti delle metodologie di analisi dei rischi sono presentati nella : Relazione tecnica 2008R02 "Risk analysis for road tunnels".
Tale relazione presenta inoltre un’indagine sui metodi pratici oltre che una raccolta di casi di studio.
I vari approcci alla valutazione dei rischi sono presentati e discussi in una nuova relazione intitolata: "Current practice for risk evaluation for road tunnels". Tale relazione include anche aggiornamenti relativi all’analisi dei rischi ed è attualmente in corso di ultimazione
Tra i possibili rischi da considerare nelle gallerie stradali, gli incendi dei veicoli sono quelli che destano maggiori preoccupazioni, in quanto si tratta di eventi tutt’altro che rari e le loro conseguenze possono essere molto più gravi in galleria che non all’aperto se non si adottano misure appropriate. Per questo motivo, diverse relazioni dell’AIPCR si occupano della problematica della sicurezza antincendio nelle gallerie stradali.
Parte del materiale incluso in queste relazioni si riferisce a specifiche caratteristiche delle gallerie e viene trattato nei capitoli corrispondenti del presente manuale, ad esempio:
Tuttavia, prima di poter definire misure di sicurezza antincendio, devono essere disponibili i principi generali, le informazioni di base sugli incendi in galleria e i metodi di studio. Sono questi gli aspetti trattati nella presente sezione.
Sulla base degli obiettivi generali di sicurezza per le gallerie stradali indicati nella Sezione Principi generali precedente, sono stati proposti obiettivi più precisi per il controllo degli incendi e del fumo:
Tali obiettivi sono discussi nella Sezione I "Objectives of fire and smoke control" della relazione 05.05.B, che comprende una discussione dettagliata sui criteri di sostenibilità in caso di incendio. Orientamenti complementari sono inclusi nella Sezione 2 "Safety concepts for tunnel fires" della relazione 05.16.B.
Per aiutare a valutare il rischio e fornire dati utilizzabili come base per la progettazione, la Sezione II "Fire risk and design fires" della relazione 05.05B. fornisce informazioni sulla frequenza degli incendi, gli incendi di progetto e gli scenari di incendi di progetto. Gli incendi di progetto per le condizioni di sicurezza per la vita sono normalmente specificati come un tasso di rilascio di calore costante o variabile nel tempo, relativo ai veicoli del tipo ipotizzato nell’incendio (ad es. una o più auto passeggeri o un veicolo pesante) e ai carichi trasportati. Orientamenti sulla selezione degli incendi di progetto sono disponibili nella relazione AIPCR "Design Fire Characteristics for Road Tunnels".
La comprensione del comportamento del fumo durante un incendio in galleria è fondamentale per ogni aspetto della progettazione e dell’operativa della galleria. Tale comprensione influenzerà il tipo e le dimensioni del sistema di ventilazione da installare, il suo funzionamento durante un’emergenza e le procedure di risposta che saranno sviluppate per consentire agli operatori e ai servizi d’emergenza di gestire in sicurezza l’evento. Una discussione dettagliata sull’argomento si può trovare nella Sezione III "Smoke behaviour" della relazione 05.05.B e nella Sezione 1 "Basic principles of smoke and heat progress at the beginning of a fire" della relazione 05.16.B,dove viene analizzata in maniera approfondita l’influenza di diversi parametri (traffico, entità dell’incendio, condizioni di ventilazione, geometria della galleria) nell’evoluzione di un evento.
Per aiutare i ricercatori e i progettisti, una descrizione esauriente delle tecniche di base (risultati sperimentali completi e su piccola scala) e avanzate (simulazione al computer) disponibili per affrontare gli studi sulla sicurezza antincendio è fornita nella Sezione IV "Study methods" della relazione 05.05.B.
Le merci pericolose sono importanti per la produzione industriale così come nella vita quotidiana e devono essere trasportate. Tuttavia, è risaputo che queste merci possono provocare gravi pericoli se rilasciate in un incidente, su tratti di strada a cielo aperto o nelle gallerie. Gli incidenti che coinvolgono merci pericolose sono rari, ma possono tradursi in un grande numero di vittime e in gravi danni materiali e ambientali. Sono necessarie misure speciali per assicurare un trasporto quanto più sicuro possibile. Per questi motivi, il trasporto di merci pericolose è severamente disciplinato nella maggior parte dei paesi.
Il trasporto di merci pericolose solleva problemi specifici nelle gallerie, in quanto un incidente può avere conseguenze ancora più gravi nell’ambiente ristretto di una galleria. Si devono trattare le seguenti domande:
Dal 1996 al 2001, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e l’AIPCR hanno svolto un importante progetto congiunto di ricerca allo scopo di fornire risposte razionali alle domande sopra riportate: OECD. Transport of dangerous goods through road tunnels. Safety in Tunnels, Parigi: Pubblicazione OCSE, 2001 ISBN 92-64-19651-X. I seguenti paragrafi riassumono i risultati di questo progetto e gli ulteriori sviluppi.
La prima fase del progetto di ricerca congiunto OCSE/AIPCR è stata un’indagine internazionale sui regolamenti relativi al trasporto su strada di merci pericolose in generale e nelle gallerie.
L’indagine ha mostrato che tutti i paesi esaminati avevano regolamenti coerenti per il trasporto di merci pericolose su strada in generale e che tali regolamenti erano standardizzati in gran parte del mondo. Ad esempio, l’ADR (Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose) trova impiego in Europa e nella parte asiatica della Federazione Russa. La maggior parte degli Stati statunitensi e delle province del Canada adottano codici conformi ai Regolamenti modello delle Nazioni Unite. Australia e Giappone avevano dei codici propri, ma l’Australia si è allineata al sistema delle Nazioni Unite.
L’indagine ha però evidenziato anche una varietà di regolamenti riguardanti il trasporto di merci pericolose nelle gallerie. Le restrizioni applicate nelle gallerie indicano variazioni considerevoli tra i paesi e persino tra le gallerie in uno stesso Stato. L’incoerenza dei regolamenti per le gallerie ha posto problemi in termini di organizzazione del trasporto delle merci pericolose, oltre a comportare la violazione delle restrizioni da parte di diversi veicoli che trasportano merci pericolose.
Nell’ambito del progetto congiunto, l’OCSE e l’AIPCR hanno formulato una proposta per un sistema di regolamentazione armonizzato. Tale proposta è stata ulteriormente sviluppata dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) e quindi implementata in Europa nel 2007 con ulteriori revisioni dell’ADR.
L’armonizzazione si basa sull’assunto che nelle gallerie vi siano tre pericoli principali che possono causare numerose vittime o gravi danni alla struttura della galleria e che sono classificabili come segue, in ordine di conseguenze decrescenti e di efficacia crescente delle misure di attenuazione: (a) esplosioni; (b) emissioni di gas tossici o liquidi tossici volatili; (c) incendi. La restrizione delle merci pericolose in una galleria avviene attraverso la sua assegnazione a una delle cinque categorie contraddistinte con le lettere maiuscole dalla A alla E. Il principio di queste categorie è il seguente:
Categoria A | Nessuna restrizione per il trasporto di merci pericolose |
---|---|
Categoria B | Restrizione per le merci pericolose che possono provocare un’esplosione molto violenta |
Categoria C | Restrizione per le merci pericolose che possono provocare un’esplosione molto violenta, un’esplosione violenta o un considerevole rilascio di sostanze tossiche |
Categoria D | Restrizione per le merci pericolose che possono provocare un’esplosione molto violenta, un’esplosione violenta, un considerevole rilascio di sostanze tossiche o un grande incendio |
Categoria E | Restrizione per tutte le merci pericolose (eccetto cinque merci con pericolo molto limitato) |
Maggiori informazioni su questo argomento sono disponibili nei seguenti siti web:
Bandire le merci pericolose da una galleria non elimina i rischi, bensì li modifica e li sposta in un luogo differente, dove il rischio complessivo potrebbe essere anche maggiore (ad es. deviazione attraverso un’area urbana densamente abitata). Per questo motivo, il progetto di ricerca congiunto OCSE/AIPCR ha raccomandato che le decisioni sull’autorizzazione/restrizione delle merci pericolose in una galleria si basino su un confronto tra le varie alternative e tengano conto del percorso in galleria così come dei possibili percorsi alternativi.
È stato proposto un processo decisionale logico, con la struttura mostrata nella figura seguente. Le prime fasi devono produrre indicatori di rischio oggettivi, basati sull’analisi quantitativa dei rischi (AQR). Le ultime fasi devono invece considerare i dati economici e altri dati, così come le preferenze politiche del responsabile decisionale (ad es. l’avversione ai rischi). Queste ultime fasi si potrebbero basare su un modello di supporto decisionale (MSD).
Fig. 2.6-2: Processo decisionale logico
Ulteriori informazioni ed esempi applicativi si possono trovare nei seguenti riferimenti dell’AIPCR:
Il progetto di ricerca congiunto OCSE/AIPCR include inoltre un’indagine sulle misure che potrebbero ridurre la probabilità e/o le conseguenze di un incidente con merci pericolose in una galleria dove tali merci siano consentite.
Per prima cosa è stato definito uno stato dell’arte che ha permesso di individuare e descrivere tutte le misure possibili, la maggior parte delle quali sono descritte nella parte 2 del presente manuale (capitoli 6-9). La seconda fase più impegnativa ha riguardato lo sforzo di valutare l’efficacia rispetto ai costi di tali misure con riferimento ai pericoli delle merci pericolose. I costi non sono stati esaminati in maniera dettagliata, in quanto cambiano in funzione del particolare progetto di una galleria e possono essere studiati per ogni singolo progetto. Ci si è concentrati quindi sull’efficacia delle misure.
Alcune delle possibili misure di riduzione dei rischi sono considerate direttamente nel modello AQR sviluppato nell’ambito del progetto (v. sopra). Queste sono state chiamate misure "originarie". L’efficacia di ciascuna di queste misure, o di ogni combinazione di misure, può essere valutata applicando il modello con o senza le misure e confrontando i risultati. Sono state svolte numerose prove che hanno dimostrato l’impossibilità di giungere a una conclusione generale in merito all’efficacia delle misure, in quanto l’efficacia dipende in larga misura dal caso specifico. La valutazione dell’efficacia deve quindi avvenire di progetto in progetto.
L’efficacia delle altre misure "non originarie" è stata molto più difficile da valutare e sono stati proposti dei metodi per tenerne in considerazione alcune. Maggiori informazioni si possono trovare nel capitolo VII della relazione di progetto dell’OCSE (Risk reduction measures).
Per garantire la sicurezza nelle gallerie stradali, occorre adottare le necessarie misure strutturali, tecniche e organizzative così da prevenire il più possibile il verificarsi di eventi e ridurne al minimo l’impatto. Il livello di sicurezza nelle gallerie è influenzato in vario grado da una serie di fattori che possono essere riassunti collettivamente in quattro gruppi principali: utenti della strada, infrastruttura, veicoli e operatività.
La maggior parte delle misure richieste per garantire la sicurezza in galleria si basa sui fattori d’influenza sopra indicati e mira a prevenire o ad attenuare il pericolo derivante da comportamenti scorretti degli utenti, da installazioni od operazioni inadeguate in galleria, da difetti tecnici dei veicoli o da altri problemi. Si veda il Capitolo 1 "Why are tools for tunnel safety management needed?" della relazione 2009R08.
Tutte le misure di sicurezza necessarie sopra indicate devono essere combinate nell’ambito di una gestione efficace della sicurezza in galleria. Per garantire la massima efficacia nella gestione della sicurezza delle gallerie, occorrono determinati strumenti finalizzati a sostenere la strategia, guidare le decisioni critiche e mantenere un’attenzione costante e tracciabile su tutte le problematiche legate alla sicurezza per tutto il ciclo di vita della galleria. I tre principali "strumenti" per la gestione della sicurezza delle gallerie sono descritti seguito.
La documentazione sulla sicurezza è un aspetto chiave della gestione della sicurezza e deve essere compilata per ogni galleria. La richiesta di questo genere di informazioni può variare e dipende dalla fase di vita nella quale si trova la galleria: progettazione, messa in servizio od operatività. Nella fase di progettazione, la documentazione sulla sicurezza si concentra sulla descrizione dell’infrastruttura della galleria e sulle previsioni di traffico, mentre nella fase di operatività acquistano importanza gli aspetti operativi, come i piani d’emergenza e le misure per il trasporto di merci pericolose. Il grado di dettaglio delle informazioni aumenta con il progredire del progetto. La documentazione sulla sicurezza deve includere documenti "dinamici" che vengono continuamente sviluppati e aggiornati e che comprendono la specifica delle modifiche all’infrastruttura della galleria, i dati del traffico ecc. così come le scoperte importanti derivanti dall’esperienza operativa (ossia analisi degli eventi significativi, esercitazioni di sicurezza ecc.). Per maggiori informazioni consultare il Capitolo 2 "Road Tunnel Safety Documentation" della relazione 2009R08.
La raccolta e l’analisi dei dati sugli eventi, così come specificato nel Capitolo 3 "Collection and Analysis of Data on Road Tunnel Incidents" della relazione 2009R08 sono essenziali per la valutazione dei rischi di una galleria e per il miglioramento delle sue misure di sicurezza. Esse si articolano in un duplice processo, che comincia a livello della galleria locale per coprire esigenze specifiche come i dati d’inserimento per l’analisi dei rischi e si estende poi fino a soddisfare gli obblighi giuridici come la comunicazione delle statistiche a livello nazionale/internazionale. La valutazione degli accadimenti specifici (incidenti ed eventi) può aiutare a individuare specifici pericoli in una galleria, nonché a ottimizzare le procedure operative e la reazione dei sistemi di sicurezza. Come l’analisi degli incidenti reali, l’analisi dei dati ottenuti dalle esercitazioni di sicurezza può aiutare ad acquisire esperienza nella gestione degli eventi in circostanze realistiche.
Le ispezioni di sicurezza, come spiegato nel Capitolo 4 della relazione tecnica 2009R08 (Safety Inspections of Road Tunnels), sono uno strumento per valutare il livello attuale di sicurezza della galleria in rapporto a un quadro giuridico (ad es. una direttiva europea) oppure rispetto a un livello accettato di rischio. L’AIPCR ha sviluppato uno schema organizzativo basato sulla direttiva 2004/54/CE per descrivere la catena della responsabilità della sicurezza per ciò che concerne le ispezioni di sicurezza e chiarire le responsabilità delle parti coinvolte. Vengono inoltre proposti i contenuti di un’ispezione di sicurezza (infrastruttura e sistemi, documentazione sulla sicurezza e procedure esistenti, organizzazione della gestione della galleria, formazione e garanzia di qualità) unitamente a una roadmap completa con tutte le fasi necessarie e la preparazione richiesta per eseguire un’ispezione di sicurezza.
A seguito delle gravi tragedie verificatesi nelle gallerie (incendio nel traforo del Monte Bianco nel 1999, incendio nel Tauerntunnel nel 1999 o incendio nel traforo del San Gottardo nel 2001), è stata rivolta particolare attenzione agli standard di sicurezza delle gallerie esistenti. Le gallerie esistenti richiedono approcci e strumenti specifici per individuare e valutare l’esigenza di programmi di riqualificazione a livello di sicurezza. A questi gravi incendi in galleria hanno fatto seguito ricerche e studi approfonditi, che hanno dimostrato che la maggior parte delle gallerie esistenti necessitano di mezzi ulteriori e specifici per garantire un ambiente sicuro agli utenti. Anche nei casi in cui siano stati eseguiti precedenti interventi di miglioramento, le gallerie esistenti possono non essere conformi agli attuali standard di sicurezza a causa di successivi aggiornamenti intervenuti nei regolamenti.
Questi eventi e i successivi studi hanno accresciuto la consapevolezza del rischio delle gallerie tra i soggetti coinvolti nelle gallerie stradali, dai progettisti e operatori ai rappresentanti delle autorità. È divenuto chiaro che la riqualificazione ai fini della sicurezza non è soltanto una questione di migliorare la struttura e/o i sistemi, ma che vi è anche, e talvolta soprattutto, una forte esigenza di chiarire l’organizzazione della gestione della sicurezza e di adattare le procedure.
Nella valutazione della sicurezza delle gallerie esistenti, si deve prestare particolare attenzione alle modifiche nell’ambiente della galleria (volume e composizione del traffico, trasporto di merci pericolose, opere di costruzione nell’area circostante ecc.) che possono rendere necessaria un’intensificazione delle misure.
Viene proposto un approccio strutturato per valutare e preparare i programmi di rifacimento con due compiti principali:
Il processo multifase per la preparazione di un programma di rinnovo personalizzato per una galleria in servizio può essere riassunto nel diagramma di flusso seguente. Esso descrive i collegamenti funzionali tra le varie fasi e i loro rispettivi output.
Nel dettaglio, il contenuto di ogni fase deve essere adattato alle condizioni specifiche della singola galleria, al suo ambiente e, naturalmente, alla prassi locale specifica.
Fig. 2.8-1: Diagramma di flusso del processo multifase
In caso contrario, la fase 3 può porre in evidenza urgenti misure di attenuazione che possono essere attuate immediatamente allo scopo di migliorare il livello di sicurezza della galleria con azioni non sostanziali, come ad esempio barriere di chiusura, segnaletica o misure per il controllo del traffico. In alcuni casi, tali misure possono essere sufficienti per ottenere il livello di sicurezza richiesto.
Se sono richieste opere più sostanziali, le modifiche temporanee delle condizioni operative possono essere uno strumento utile per accrescere temporaneamente il livello di sicurezza della galleria, se necessario.
La preparazione delle opere di rinnovo per una galleria in servizio è un processo iterativo, in quanto si tratta di una combinazione di aspetti tecnici, misure di sicurezza, implicazione dei costi e restrizioni all'avanzamento dei lavori. Questo spiega perché le fasi 4 e 5 possono essere affinate più volte per ottenere un programma di rifacimento adattato che tenga conto di tutti i parametri rilevanti che possono influire sulla decisione. Le attività di progettazione possono iniziare dopo la fase 5.
La nuova relazione "Assessing and improving Safety in Existing Road Tunnels" fornisce le linee guida per ciascuna fase di questo processo, fino alla definizione di un programma di miglioramento.
Sono presentati i punti deboli tipici (carenze di sicurezza) nelle gallerie esistenti. Inoltre, casi di studio delle gallerie esistenti in Europa dimostrano la strategia adottata per le opere di rinnovo e le misure di riqualificazione attuate.
Il Comitato tecnica per gli interventi nelle gallerie stradali dell’AIPCR ha sentito la necessità di offrire una migliore comprensione del comportamento umano nelle gallerie in situazioni sia normali che critiche, nonché di fornire raccomandazioni per la progettazione e l’operatività delle gallerie sulla base di tale comprensione.
Questa conoscenza del comportamento umano è decisiva per poter agire di conseguenza nei confronti:
Un’adeguata conoscenza dei fattori umani nel contesto delle gallerie stradali ottimizza la sicurezza agendo nella direzione dell’utente, della progettazione della galleria e, più in generale, dell’organizzazione (ente gestore della galleria e servizi d’emergenza).
L’intero sistema galleria, comprendente l’organizzazione della gestione della galleria, riveste un ruolo importante nella sicurezza della galleria in quanto determina ciò a cui gli utenti devono reagire o prestare attenzione in situazioni sia normali che critiche. La natura dei regolamenti in materia di traffico, il loro rispetto da parte degli automobilisti e il loro grado di attuazione contribuiscono in misura significativa al livello della sicurezza in galleria. Anche le proprietà dei veicoli che utilizzano la galleria e dei carichi che essi trasportano svolgono un ruolo importante.
Possono essere considerate anche ulteriori misure (con riferimento ai requisiti minimi stabiliti dalla direttiva UE) quando ci si concentra sui fattori umani e sul comportamento umano in termini di sicurezza in galleria. In questa fase, l’oggetto del presente capitolo è l’interazione tra il sistema galleria e gli utenti della galleria; ulteriori informazioni sono fornite in rapporto all’interazione con il personale della galleria e le squadre intervento emergenza.
Le principali conclusioni relative agli utenti della galleria sono (v. i dettagli nella Sezione Utenti):
Per quanto riguarda gli operatori e le squadre intervento emergenza delle gallerie, si può anche concludere che riveste la massima importanza per il personale dell’operatore (v. i dettagli nella Sezione Operatori.) e i servizi d’emergenza (v. i dettagli nella Sezione Squadre intervento.):
La progettazione nell’ottica di un utilizzo umano ottimale deve includere la valutazione delle capacità e delle limitazioni umane e l’assicurazione che i sistemi e i processi risultanti che interessano l’interazione umana siano progettati in modo da essere coerenti con le capacità e le limitazioni umane che sono state individuate. Le capacità e le limitazioni umane si riferiscono a quei processi fisici, cognitivi e psicologici che riguardano la percezione, l’elaborazione delle informazioni, la motivazione, la formulazione di decisioni e il compimento di azioni.
Le raccomandazioni generali sono presentate nella Sezione Raccomandazioni generali.
Fig. 3.0-1: Uscita d’emergenza
Questo capitolo del manuale è stato redatto da Marc Tesson, membro associato del comitato C4 e capo del gruppo di lavoro n. 3 "Influenzare il comportamento degli utenti".
Il precedente leader di questo gruppo di lavoro, Evert Worm, ha contribuito alla realizzazione della versione in inglese.
Didier Lacroix, ex presidente del comitato, ha riletto la versione in francese.
Fig. 3.1-1: Utente in avvicinamento a una galleria
Gli aspetti seguenti sono approfonditi nella Relazione tecnica 2008R17 "Human factors and road tunnel safety regarding users".
Nello svolgimento di queste indagini, i membri del gruppo di lavoro coinvolti in questi studi hanno spesso dovuto rispondere alla seguente domanda: "Dobbiamo adattare la galleria all’utente o l’utente alla galleria?" Ovviamente si devono usare entrambe le strategie e, al fine di attribuire alle raccomandazioni esistenti la giusta prospettiva, il gruppo di lavoro ha deciso di approfondire la tematica della formazione e informazione dei conducenti.
I seguenti aspetti saranno posti in evidenza nella relazione pianificata "Recommendations regarding road tunnel drivers' education and information". Lo scopo di questa relazione sarà di fornire raccomandazioni a tutti i responsabili delle iniziative di formazione e informazione: organizzazioni e agenzie internazionali, proprietari, operatori e consulenti nel campo della comunicazione. Nel primo capitolo, la relazione fornirà informazioni di carattere generale per i lettori che si suppone abbiano una conoscenza limitata o assente dei dettagli del contesto delle gallerie. Il secondo capitolo tratterà le raccomandazioni generali valide per tutti i lettori e/o le istituzioni. I capitoli 3 e 4 proporranno raccomandazioni all’attenzione delle organizzazioni e delle agenzie, nonché dei proprietari specifici.
Fig. 3.2-1: Posto di comando di una galleria stradale
Il termine "operatore" descrive l’ente che rappresenta il proprietario in loco e che è responsabile dell’operatività della galleria. Questo attore chiave della sicurezza in galleria lavora a stretto contatto con gli altri attori interessati (proprietario, autorità pubbliche, servizi d’emergenza, subappaltatori, altri operatori, utenti ecc.). Il suo incarico principale è la gestione del traffico, degli aspetti di ingegneria civile e dei sistemi della galleria, insieme alla gestione amministrativa e delle crisi in rapporto ai suoi incarichi. Svolge un ruolo cruciale nell’implementazione ottimale del sistema di gestione della sicurezza in galleria, come dimostrano (incluse le analisi dei rischi) e la definizione dei principi operativi, senza dimenticare il monitoraggio giornaliero dell’operatività della galleria (gestione degli eventi, svolgimento di esercitazioni di sicurezza, feedback basato sull’esperienza, aggiornamento regolare dei documenti operativi, formazione del personale, coordinamento con altri organismi coinvolti ecc.).
Con riferimento a questo attore, la Relazione tecnica 2008R03 "Management of the operator-emergency teams interface in road tunnels" evidenzia gli aspetti seguenti:
Più in generale, gli insegnamenti tratti dalle esercitazioni e dagli eventi reali hanno mostrato che il comportamento di tutti i soggetti responsabili dell’operatività della galleria è un fattore decisivo per la sicurezza delle persone durante un evento.
Una delle questioni chiave riguardanti questo argomento è la reazione appropriata del personale operativo responsabile del monitoraggio e del controllo delle gallerie. Si tratta dei primi soggetti a essere coinvolti nella gestione delle crisi nelle gallerie stradali e, in quanto tali, assumono notevoli responsabilità per conto dell’operatore in termini di gestione giornaliera della galleria. Il loro compito è tanto più difficile se si considera che in qualunque momento potrebbero trovarsi a gestire eventi potenzialmente gravi la cui probabilità è estremamente bassa. Per reagire in modo appropriato, gli operatori delle gallerie devono essere in grado di comprendere e controllare situazioni talvolta complesse, il che significa che devono avere un’eccellente resistenza allo stress. È quindi fondamentale una formazione appropriata e specifica. I regolamenti europei prevedono che il personale dedicato all’operatività delle gallerie riceva una "formazione iniziale e continua adeguata" (direttiva europea 2004/54/CE Allegato 1 § 3.1 "Mezzi di esercizio").
Fig. 3.3-1: Esercitazione di sicurezza in galleria con vigili del fuoco
Ovviamente, le squadre di salvataggio che possono essere chiamate per intervenire nelle gallerie stradali devono aver ricevuto la formazione generale richiesta per aiutare le persone e per contrastare gli incendi in qualsiasi tipo di infrastruttura. Le gallerie sono spazi ristretti nei quali una crisi o un incendio possono in breve tempo peggiorare le condizioni di svolgimento delle operazioni di soccorso. Al di là delle capacità tecniche, i vigili del fuoco devono quindi essere formati in modo specifico per questo tipo di intervento. La formazione deve sviluppare il know-how comportamentale per consentire loro di affrontare in modo adeguato le situazioni complesse che potrebbero porsi in una galleria. Questo know-how è particolarmente importante per il personale addetto alla supervisione che
deve essere in grado di adattarsi, in tutte le circostanze, ai metodi operativi inizialmente stabiliti, se necessario. Per portare a termine questo compito, è fondamentale un efficace coordinamento del personale della galleria, cosa che richiede una meticolosa preparazione, follow-up e attuazione dei piani di intervento, delle esercitazioni di sicurezza e della formazione alla luce del feedback basato sull’esperienza.
Nel caso di gallerie transfrontaliere, occorre prestare attenzione alla collaborazione richiesta tra i paesi interessati per assicurare il perfetto coordinamento tra le squadre di soccorso nelle situazioni di crisi.
Fig. 3.3-2: Utenti assistiti in un luogo sicuro
Con riferimento alle squadre di soccorso, i seguenti aspetti sono posti in evidenza nella Relazione tecnica 2008R03 "Management of the operator-emergency teams interface in road tunnels" :
Questo paragrafo fornisce raccomandazioni di carattere generale per coloro i quali intendono prestare particolare attenzione ai fattori umani nella progettazione di una nuova galleria o nel rifacimento di una galleria esistente. L’obiettivo non è quello di riassumere le principali raccomandazioni tecniche sviluppate nelle relazioni dell’AIPCR relative all’inclusione dei fattori umani nella considerazione della sicurezza, bensì di riassumere le principali raccomandazioni metodologiche che devono essere attuate quando si intende prestare particolare attenzione a questi aspetti.
In quest’ottica meritano di essere sottolineati tre punti principali:
Il primo punto riguarda in particolare la progettazione delle nuove gallerie per le quali è fondamentale intervenire il più a monte possibile durante gli studi. Questo serve a consentire una migliore considerazione dei principali fattori che governano il comportamento degli utenti nelle gallerie stradali. Tra i fattori principali si possono menzionare in particolare:
Il secondo punto riguarda la considerazione dell’opera svolta nel campo dell’integrazione dei fattori umani e organizzativi con riferimento alla sicurezza, in particolare allo scopo di sfruttare al meglio le conoscenze fino ad oggi accumulate nel campo della sicurezza stradale in generale e dell’evacuazione nelle situazioni di crisi in particolare. Ciò può avvenire in due modi: tramite il riferimento agli insegnamenti generali tratti dall’opera svolta in questo campo (ad esempio le raccomandazioni dell’AIPCR) oppure tramite il coinvolgimento nel progetto di specialisti delle scienze umane (psicologi, esperti). L’opportunità di coinvolgere specialisti delle scienze umane merita di essere considerata sia per la progettazione di nuove gallerie che per il rifacimento di quelle esistenti. Ovviamente vale soltanto per i progetti più importanti caratterizzati da problematiche particolari (gallerie transfrontaliere e/o particolarmente lunghe, gallerie di dimensioni limitate ecc.)
In questo campo e come già accade per le infrastrutture a cielo aperto, è necessario mantenere un atteggiamento molto prudente prima di attuare una soluzione tecnica che sembrerebbe a prima vista soddisfacente. Gli insegnamenti tratti dagli eventi reali o da numerose esercitazioni tenute nelle gallerie mostrano infatti che le scelte tecniche effettuate dagli ingegneri specializzati nei campi degli impianti e della sicurezza nelle gallerie non sempre sono le più adatte dal punto di vista del comportamento degli utenti.
Indipendentemente dal possibile coinvolgimento degli specialisti in scienze umane, è ovviamente necessario provvedere affinché sia assicurata un’ampia consultazione di tutti gli attori interessati in qualsiasi momento. In particolare, i servizi di intervento devono essere sentiti nell’ambito della progettazione del sistema di sicurezza (prestando particolare attenzione alle caratteristiche definite per l’auto-soccorso ai fini dell’evacuazione degli utenti).
La terza raccomandazione riguarda le prove e i test necessari per convalidare le scelte innovative che dovessero rivelarsi auspicabili. È già stato imparato molto riguardo alla considerazione del comportamento umano nelle gallerie. I progettisti sono invitati a prestare attenzione a questi fattori quando definiscono tutte le misure di sicurezza da adottare nelle gallerie. Laddove si rivelasse necessario sviluppare mezzi innovativi, le fasi delle prove preliminari non devono essere saltate (ad esempio le prove indoor), né devono esserlo i test sul posto. Questi test possono rivelarsi molto utili, specie con il supporto degli esperti nel campo delle scienze umane. Il loro obiettivo sarà quello di convalidare le misure innovative proposte prima dell’impiego nelle gallerie.
In conclusione, e in via generale, non possiamo fare a meno di richiamare l’esigenza di mostrare più pragmatismo e umiltà in questo campo. Un principio base è quello di preferire soluzioni semplici e intuitive ogniqualvolta possibile, in linea con la prassi abituale in condizioni non ristrette. Questi tipi di approccio garantiscono che le misure attuate siano ben comprese e adottate dagli utenti.
L’operatività e la manutenzione sono un argomento di chiara importanza per il Comitato AIPCR che qualche anno fa ha cambiato nome in Comitato per gli "Interventi nelle gallerie stradali".
Le attività di intervento e manutenzione possono essere suddivise in tre rami principali:
Operazioni efficienti e un ambiente cooperativo tra le diverse parti interessate responsabili della galleria e della gestione delle emergenze costituiscono un elemento chiave per la sicurezza e il confort degli utenti e degli operatori in condizioni normali e in caso di incidente.
Considerando il contesto europeo, la Direttiva 2004/54/CE relativa ai "requisiti minimi di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeuropea" stabilisce chiaramente che la sicurezza non riguarda soltanto le strutture e i sistemi. Infatti, la direttiva attribuisce un ruolo speciale alle attività relative all’operatività e alla manutenzione.
Per poter operare e gestire una galleria stradale con successo ed efficienza, occorre stabilire i compiti operativi e l’organismo responsabile della loro esecuzione così da garantire che tutte le azioni richieste siano gestite in modo coerente e sicuro (Sezione Compiti operativi). Il livello di sicurezza offerto agli utenti delle gallerie dipende principalmente dalle caratteristiche specifiche della galleria, ma in larga parte anche dalle procedure operative e dalle persone che sono responsabili della galleria.
Le persone responsabili non devono necessariamente appartenere alla stessa organizzazione: ruoli e attori possono anche essere diversi. Ad esempio, la polizia stradale è generalmente responsabile del traffico, ma a volte questo compito viene svolto da un’amministrazione stradale e in alcuni casi diversi compiti sono affidati a una società/operatore privato. Inoltre, lo stesso compito (ad es. gestione del traffico) può essere svolto da molti organismi diversi (personale operativo, polizia, subappaltatore), il che rende necessario specificare i relativi ruoli e responsabilità così come le raccomandazioni per migliorare il comportamento delle persone coinvolte nell’operatività delle gallerie e il loro livello di cooperazione (Sezione Attori nell’operatività).
L’organizzazione dell’operatività e il coordinamento con tutti i diversi organismi devono essere in ogni caso definiti tramite procedure e protocolli scritti semplici e chiari, di modo che possano essere chiaramente compresi da tutte le parti e siano efficacemente attuabili sotto pressione in condizioni d’emergenza.
L’organizzazione dell’operatività può essere piuttosto diversa da una galleria all’altra; è quindi difficile definire un quadro generale comune. Tuttavia, è opportuno valutare per ogni galleria o gruppo di gallerie la migliore organizzazione da adottare sia durante il funzionamento standard sia in caso di una situazione d’emergenza (Sezione Organizzazione delle operazioni).
È inoltre essenziale stabilire le procedure operative standard così come le condizioni operative minime e i piani d’emergenza. Questo è infatti un passaggio chiave nella pianificazione della risposta operativa alle possibili emergenze in galleria che richiedono reazioni specifiche adeguate per i vari tipi di eventi (Sezione Istruzioni operative).
La gestione e l’operatività giornaliera, così come la manutenzione di una galleria, implicano elevati costi operativi e requisiti di finanziamento. Infatti, le gallerie sono tra le parti più costose di una rete stradale per ciò che concerne l’operatività (in termini di requisiti di energia, personale e monitoraggio). La definizione e l’ottimizzazione dei diversi elementi di costo in una galleria e le raccomandazioni appropriate per ridurli sono state analizzate dal comitato gallerie dell’AIPCR. L’utilizzo efficiente dell’energia e la riduzione progressiva del consumo energetico devono essere considerati nell’ottica di assicurare un funzionamento sostenibile della rete stradale (Sezione Costi operativi).
L’obiettivo finale è chiaramente quello di garantire un livello appropriato di servizio e di qualità agli utenti. Il raggiungimento di tale obiettivo dipende ovviamente dalla natura e dalla performance generale dei sistemi e dei componenti. Spesso la performance dei sistemi dipendono da come questi sono utilizzati dal personale della galleria in termini di tempestività e adeguatezza. Il personale chiamato ad eseguire compiti operativi deve dunque essere selezionato con cura al momento del reclutamento e deve ricevere una valida formazione prima di iniziare i propri compiti e poi in modo continuato nel corso della carriera (Sezione Reclutamento).
Il livello di sicurezza o la capacità di traffico in una galleria sono influenzati dai cambiamenti che caratterizzano la rete stradale e dall’evoluzione del traffico stesso. Occasionalmente può capitare che l’operatore della galleria debba apportare modifiche minori o maggiori al sistema o ai criteri di gestione per affrontare questi cambiamenti. È quindi necessario monitorare i cambiamenti e gli incidenti utilizzando informazioni e feedback, allo scopo di migliorare continuamente e sistematicamente le operazioni in galleria.
L’operatore deve ricevere un feedback basato sull’esperienza operativa, di cui avvalersi per compiere scelte sui miglioramenti (Sezione Feedback dalle operazioni e dagli eventi).
Gli elementi strutturali e gli impianti tecnici devono ricevere una manutenzione regolare finalizzata ad assicurare condizioni di guida sicure per il pubblico, mantenendo al contempo la galleria al suo standard di sicurezza progettato (Sezione Manutenzione dei sistemi). Sono definite le raccomandazioni generali per la manutenzione nelle gallerie, così come le caratteristiche specifiche e i relativi sistemi.
Quando i sistemi della galleria non soddisfano più le esigenze dell’operatore e i requisiti normativi o quando cambia la natura o il livello del traffico, può rendersi necessario riqualificare o ristrutturare la galleria. Per il rifacimento di una galleria esistente, le raccomandazioni riguardano principalmente le misure per facilitare la gestione della rete del traffico, l’affidabilità e la durevolezza dei sistemi e i costi per l’intero ciclo di vita (Sezione Operatività durante i lavori di manutenzione).
Il presente capitolo 4 si occupa sostanzialmente delle gallerie di lunghezza media e lunga, con un volume di traffico medio o pesante, situate in luoghi dove sono possibili rapidi interventi esterni d’emergenza. Queste gallerie sono fatte funzionare per mezzo un’organizzazione specifica, dedicata a un’unica galleria o a un gruppo di gallerie che fanno parte della stessa rete stradale.
La Sezione Gallerie corte e/o con traffico molto ridotto presenta le condizioni specifiche riguardanti le gallerie corte o le gallerie con traffico molto ridotto o le gallerie isolate situate in aree con scarsa densità di popolazione.
Il presente capitolo è stato redatto dal gruppo di lavoro 1 del comitato C4 (2008-2011), nel quale:
In generale, benché le gallerie siano considerate parti della rete stradale in grado di garantire un livello di sicurezza idoneo se non superiore, le potenziali conseguenze di eventi specifici (guasti, incidenti o incendi) possono essere molto più serie nelle gallerie che non all’aperto. Inoltre, essendo le gallerie molto spesso punti di passaggio obbligato nonché colli di bottiglia della rete, ogni chiusura totale o parziale può portare a gravi fastidi per il traffico oppure obbligare gli utenti a viaggiare per lunghi tratti su strade alternative.
Per questi motivi, gli operatori e le autorità stradali hanno l’obbligo di assicurare la continuità operativa e la sicurezza delle gallerie stradali. Essi devono quindi garantire agli utenti che attraversano la galleria un livello di qualità del servizio e di sicurezza che soddisfi i severi requisiti normativi in vigore.
Secondo i regolamenti nazionali, gli operatori delle gallerie e la polizia stradale devono gestire il traffico nelle gallerie (e sul percorso sul quale si trova la galleria). Nello specifico, devono provvedere alla sicurezza all’interno delle gallerie per gli utenti e per le persone che vi lavorano (personale operativo, subappaltatori ecc.). In diversi paesi la polizia stradale ha la responsabilità generale della gestione del traffico e del pattugliamento dello stesso, mentre l’operatore ha la responsabilità dei compiti operativi quali la manutenzione, l’operatività dei sistemi, la sorveglianza del traffico e l’assistenza dello stesso.
In via generale, i compiti tipici degli operatori sono:
La Relazione tecnica 05.13.B "Good Practice for the Operation and Maintenance of Road Tunnels" tratta questo argomento nelle parti 2 e 4.
La gestione del processo dei trasporti stradali è un compito molto complesso. Ancora più complesso se si considera il trasporto stradale in una galleria. Parte della complessità è dovuta anche al fatto che le capacità e le competenze richieste per la gestione delle gallerie sono divise tra diversi servizi. A tal fine, la cooperazione tra le diverse parti interessate è chiaramente un requisito essenziale per una collaborazione equa ed efficace che assicuri una valida gestione del traffico e degli eventi. Il coordinamento si svolge normalmente sotto l’egida delle autorità locali o centrali che coordinano il processo e registrano infine i risultati dei programmi così come approvati dalle commissioni inter-organizzative.
Le principali parti interessate che devono cooperare in quest’ambito sono:
La Relazione tecnica 2007R04 "Guide for organizing, recruiting and training road tunnel operating staff" definisce i compiti organizzativi in modo più preciso.
I compiti operativi (operatività, manutenzione ecc.) possono essere considerati simili per un’ampia gamma di gallerie, anche se l’organizzazione interna degli organismi responsabili può essere molto diversa in funzione del paese e del fatto che i diversi compiti siano svolti dall’operatore o forniti da altri organismi. In alcuni casi, una singola organizzazione può provvedere a tutto il personale richiesto. In altri casi, i compiti operativi possono essere spartiti tra diverse organizzazioni pubbliche e private. Ad esempio, il proprietario della galleria o l’amministrazione stradale possono incaricare diverse organizzazioni pubbliche o private di assumere l’intera responsabilità della costruzione e dell’operatività della galleria e/o specifici compiti organizzativi (ad es. i compiti di manutenzione possono essere affidati ad appaltatori).
Le misure pianificate per la gestione degli eventi possono essere varie, a seconda dei regolamenti nazionali e anche dei requisiti locali specifici per ogni galleria. Di conseguenza, l’organizzazione dell’operatore e della polizia stradale possono essere differenti, in base al contesto locale.
Sebbene il contesto vari considerevolmente da un paese all’altro, in linea generale la struttura operativa è organizzata in quattro gruppi principali:
La relazione tecnica 2007R04 definisce più dettagliatamente l’organizzazione operativa nel suo capitolo 4 "Operating staff: tasks and facilities"
Ogni operatore delle gallerie redige e aggiorna procedure scritte (talvolta chiamate "istruzioni operative") che definiscono gli obiettivi e i criteri delle possibili azioni da intraprendere in base ai diversi fornitori di servizi interni, che possono influire sulla galleria o sulla strada. Le procedure devono prendere in considerazione tutti i tipi di eventi operativi, compresi gli eventi ordinari, gli incidenti gravi e le emergenze. Le "istruzioni operative" contengono le azioni di base che devono essere intraprese, insieme alle procedure associate e alle limitazioni esistenti.
Il personale dell’operatore necessita inoltre di un piano d’emergenza sia per l’intervento dopo un incidente stradale sia in caso di guasto tecnico dei sistemi in galleria. Questo piano è generalmente conforme ai requisiti normativi e include le procedure operative e le istruzioni che coinvolgono come minimo gli operatori delle gallerie e il personale d’intervento in caso di evento o di guasto tecnico. Le procedure d’intervento d’emergenza devono essere coordinate con quelle applicate dai servizi d’emergenza e di soccorso. Il contenuto dettagliato di questo piano può essere definito sulla base delle istruzioni o delle direttive nazionali specifiche di ogni paese e deve essere adattato al quadro tecnico e organizzativo della galleria.
La relazione tecnica 2007R04 definisce più dettagliatamente l’organizzazione operativa nel suo capitolo 4 "Operating staff: tasks and facilities"
L’esperienza mostra che un chilometro in galleria è sempre più costoso di un chilometro sulla stessa strada all’esterno. Nel caso di una struttura sotterranea, possiamo trovare diversi sistemi e componenti che sono utilizzati per assicurare operazioni sicure in condizioni operative standard oppure per consentire la protezione ed evacuazione degli utenti e l’intervento dei servizi di soccorso in caso di evento, incidente o incendio. Queste misure non rappresentano soltanto considerevoli costi di investimento, ma determinano anche costi particolarmente elevati per l’operatività e la manutenzione. Il ruolo dell’operatore è quindi quello di assicurare la continuità e la sicurezza dell’operatività in un contesto di costi controllati.
In ogni caso, neppure uno standard elevato di operatività della galleria può consentire un’ottimizzazione dei costi operativi se la progettazione e la costruzione della galleria presentano un basso livello di qualità. I costi operativi devono pertanto essere un argomento di rilievo durante le diverse fasi del progetto e l’esecuzione dell’opera, considerando che la soluzione va trovata molto prima che diventi un problema nella fase operativa.
L’attività operativa deve essere progettata a un livello adeguato allo scopo di assicurare che non si accorci il ciclo di vita previsto dei sistemi. Il ciclo di vita dei sistemi nelle gallerie è normalmente più breve che in altri ambienti, poiché l’atmosfera nelle gallerie è particolarmente corrosiva.
La relazione tecnica 05.06.B "Road Tunnels: reduction of Operating Costs" è interamente dedicata ai costi operativi e in particolare alla loro riduzione.
I compiti affidati al personale operativo sono molto importanti nell’ottica di operazioni sicure ed efficienti. Si assiste inoltre a un contesto in evoluzione in quanto, da un lato, i problemi operativi assumono maggiore importanza rispetto ai problemi puramente tecnici e, dall’altro lato, i sistemi operativi diventano più numerosi e complessi.
Il personale responsabile dell’operatività devono dunque soddisfare i seguenti requisiti:
Durante le fasi di reclutamento occorre definire le qualifiche richieste per i futuri operatori conformemente alla natura dei compiti operativi. Si tenga presente che anche se i compiti sono simili ovunque, le persone responsabili della loro esecuzione non appartengono necessariamente allo stesso tipo di organizzazione in ogni paese. Nondimeno, le competenze e le attitudini richieste devono essere simili.
Nel concepire la formazione del personale (iniziale o permanente), ci si deve concentrare sui due aspetti seguenti:
In assenza di norme nazionali sul contenuto della formazione, l’operatore deve adattare il suo programma di formazione alle caratteristiche specifiche e ai requisiti della sua galleria.
La relazione tecnica 2007R04 "Guide for organizing, recruiting and training road tunnel operating staff" illustra in modo particolareggiato il reclutamento e la formazione del personale nei capitoli 7 "Recruitment of operation staff" and 8 "Training operating staff" .
L’operatore deve verificare regolarmente l’efficienza del personale e delle procedure che ha predisposto. Deve quindi assicurarsi che il personale abbia familiarità con i diversi sistemi installati nella galleria, così da poter rilevare qualsiasi possibile mancanza nell’esecuzione dei compiti specifici.
Oltre alle esercitazioni interne, l’operatore e i servizi d’emergenza devono organizzare esercitazioni congiunte di soccorso con la partecipazione della polizia stradale, dell’operatore, dei servizi medici e dei servizi di soccorso e antincendio. Occorre analizzare i risultati di ogni esercitazione. Se gli insegnamenti tratti da un’esercitazione evidenziano delle lacune, le strategie d’intervento devono essere riviste.
Una nuova relazione tecnica sulla "Good practice for road tunnel Emergency exercises" sarà presto disponibile nella PIARC Virtual Library.
La raccolta dei dati relativi agli eventi e agli incidenti e la loro analisi sono essenziali sia per la valutazione dei criteri operativi sia per la valutazione dei rischi nella galleria. Tutto questo è importante nell’ottica di un miglioramento continuo della sicurezza delle gallerie. I dati raccolti consentono, in particolare, di valutare la frequenza degli eventi scatenanti. I dati forniscono inoltre un riscontro sulle conseguenze degli eventi, come pure sull’efficacia delle misure e dei sistemi di sicurezza, oltre a offrire informazioni aggiuntive sul reale comportamento degli utenti delle gallerie.
La raccolta e l’analisi dei dati relativi agli eventi e agli incidenti servono a realizzare i due obiettivi seguenti:
Infine, forniscono informazioni (statistiche nazionali in base al tipo di galleria) utili per l’analisi dei rischi relativi alle gallerie in progettazione o alle gallerie in funzione che non hanno ancora una banca dati adeguata.
Gli insegnamenti tratti dall’operatività, in particolare durante gli eventi e gli incidenti, devono essere analizzati. Infatti, se i risultati di queste analisi rivelano delle carenze, esiste la possibilità di intervenire migliorando le strategie e/o le istruzioni operative.
La relazione tecnica 2009R08 "Tools for road tunnel safety management" definisce in modo dettagliato le condizioni per l’analisi dei dati sugli eventi e/o incidenti nel capitolo 3 "Collection and analysis of data on road tunnel incidents".
Per tutto il ciclo di vita della galleria, l’operatore deve eseguire la manutenzione delle opere di ingegneria civile e dei sistemi presenti in galleria. La manutenzione delle strutture di ingegneria civile non è descritta in questo paragrafo.
Le operazioni di manutenzione dei sistemi possono essere classificate in due gruppi:
Si raccomanda di ricorrere alla manutenzione preventiva quando possibile e per i sistemi che non sono ridondanti e che interessano la sicurezza. La manutenzione preventiva consente la pianificazione congiunta di diversi compiti di manutenzione in occasione di ogni chiusura al traffico della galleria. Inoltre, aiuta a conservare i sistemi in buone condizioni di funzionamento. Si può osservare tuttavia che anche quando la manutenzione preventiva viene eseguita a regola d’arte, l’operatore non può evitare interventi correttivi.
Di solito il personale dell’operatore non esegue tutti i compiti di manutenzione; l’operatore incarica normalmente degli appaltatori e sono dunque disponibili diverse opzioni:
La relazione tecnica 05.06.B nel suo capitolo 7 "Cost of maintenance", la relazione tecnica 05.13.B nel suo capitolo 4 "Maintenance and operation" e la relazione tecnica 2007R04 nel suo capitolo 6 "Organising operating staff", forniscono informazioni più complete sul tema della manutenzione.
I compiti di manutenzione non sono molto diversi da una galleria all’altra in presenza di sistemi simili. Tuttavia, alcune gallerie presentano caratteristiche specifiche (traffico intenso e senza interruzioni, deviazioni stradali molto lunghe ecc.) che rendono molto difficili le chiusure totali o anche parziali della galleria. In questo caso, l’operatore potrebbe dover mantenere un certo livello di operatività durante lo svolgimento degli interventi di manutenzione. Ciò è possibile solo applicando misure speciali che devono tenere conto non solo della sicurezza offerta all’utente, ma anche della sicurezza per il personale addetto alla manutenzione.
La relazione tecnica 2008R15 nel suo capitolo 2 "Operation of existing urban road tunnels" definisce le condizioni per eseguire la manutenzione quando la galleria è operativa.
Difficoltà uguali a quelle sopra menzionate si incontreranno probabilmente durante un rifacimento sistemi in una galleria che non può essere chiusa facilmente. Con riferimento agli interventi di manutenzione, questo tipo di lavori può richiedere diverse settimane o addirittura diversi mesi prima di giungere a completamento. Di conseguenza, devono essere pianificate misure più elaborate (e spesso più costose).
La relazione tecnica 05.13.B discute gli aspetti relativi al rifacimento nel suo capitolo 6 "Renovation of tunnels" .
Le raccomandazioni presentate nelle sezioni precedenti da 4.1 a 4.9 non sono sempre rilevanti (o difficili da attuare) per le gallerie corte, o per le gallerie con traffico molto ridotto, o per le gallerie isolate situate in aree con scarsa densità di popolazione.
Per queste particolari gallerie, si raccomanda di eseguire per ogni galleria (o gruppo di gallerie posizionate sulla stessa rete stradale) una specifica analisi dettagliata che tenga in considerazione:
Questa analisi consentirà quindi di organizzare e attuare il sistema operativo più idoneo, in conformità alle condizioni specifiche di tali gallerie.
Sempre più spesso i progettisti stradali scelgono le gallerie come valida alternativa, data la loro capacità di ridurre alcuni componenti dell’impatto ambientale come ad esempio l’intrusione visiva delle infrastrutture e l’inquinamento acustico. Nondimeno, alcuni impatti rimangono o addirittura aumentano per effetto di tale scelta. Nonostante tutti gli sforzi della politica per cercare di controllare e addirittura ridurre il traffico, si prevede che questo aumenterà nei prossimi decenni; è quindi indispensabile considerare gli aspetti ambientali legati al traffico stradale.
Il comitato gallerie dell’AIPCR ha indagato a fondo e in modo specifico i fenomeni dell’inquinamento dell’aria, considerando:
Infatti, quando si considera l’inquinamento dell’aria, le scelte relative al tipo di sistema di ventilazione determinano la base per la progettazione delle ubicazioni e delle portate dell’aria viziata; il regime di funzionamento e i punti stabiliti per il controllo della ventilazione in rapporto alla qualità dell’aria possono essere più efficaci nel raggiungere gli obiettivi richiesti per la concentrazione locale di inquinanti rispetto alla selezione di sistemi di ventilazione più complessi.
Il traffico stradale e (di conseguenza) le emissioni dei veicoli costituiscono una seria preoccupazione ambientale in particolare in spazi ristretti come le gallerie. Queste emissioni sono caratterizzate dalla presenza di vari inquinanti che, a concentrazioni elevate, possono provocare effetti e conseguenze negative. Il comitato gallerie dell’AIPCR valuta tradizionalmente le emissioni dei veicoli e la qualità dell’aria all’interno delle gallerie. A tal fine, vengono riviste le comuni teorie di modellamento, oltre a definire gli standard rilevanti per la qualità dell’aria e a descrivere le condizioni esistenti. Le concentrazioni misurate e simulate di inquinanti sono confrontate con gli standard di qualità dell’aria. Infine, vengono proposte misure di attenuazione per assicurare un’adeguata gestione della qualità dell’aria all’interno della galleria (Sezione Ventilation).
Le emissioni delle gallerie influiscono sulla qualità dell’aria a una distanza relativamente breve dai punti in cui le emissioni vengono disperse, ma la rete stradale adiacente influisce sull’ambiente in un’area più ampia. Di conseguenza, le implicazioni delle gallerie sulla qualità dell’aria devono essere esaminate nel contesto della rete stradale esterna della quale fanno parte (Sezione Impatto sulla qualità dell’aria).
Altri importanti aspetti ambientali sono il rumore e le vibrazioni. L’inquinamento acustico può insorgere durante la fase di costruzione e comportare dei pericoli per l’ambiente, a causa dell’elevato livello di rumore che viene spesso generato. Inoltre, i volumi elevati di veicoli durante il flusso normale del traffico possono generare alti livelli di rumore, eventualmente superiori ai livelli consentiti. L’inquinamento acustico tende ad essere sempre più un problema associato alle reti stradali altamente trafficate.
Le strategie di abbattimento del rumore seguono procedure standard utilizzate da tempo nel processo di pianificazione e costruzione. Sono stati compiuti importanti progressi verso l’abbattimento del rumore alla fonte attraverso l’impiego di speciali pavimentazioni fonoassorbenti, l’installazione di barriere isolanti e insonorizzanti sempre più efficienti, la combinazione di più caratteristiche e l’impiego di macchine edili migliori che possono ridurre al minimo la generazione di rumore e di vibrazioni (Sezione Rumore e vibrazioni).
L’impatto sull’acqua è un altro aspetto che deve essere analizzato durante il ciclo di vita di un’infrastruttura quale è una galleria. Prima e durante la costruzione deve essere effettuata un’indagine dettagliata dell’idrologia superficiale e del sottosuolo. Bisogna scegliere il percorso e gli elementi stradali meno dannosi in modo da avere un’interruzione e alterazione minima dei modelli e dei processi idrologici. Il drenaggio risultante dalla modalità di costruzione dell’infrastruttura è un argomento che sta acquisendo sempre più importanza. È possibile svolgere diversi studi che permettono di approfondire gli effetti dell’infrastruttura sull’idrologia delle aree in prossimità della galleria e di individuare modi per attenuare tali effetti. L’inquinamento dell’acqua provocato dalla perdita di materiali di costruzione durante i lavori può essere ridotto utilizzando contenitori progettati per escludere le fuoriuscite (Sezione Impatto sull’acqua)
L’obiettivo finale dei progettisti e dei gestori delle gallerie è quello di realizzare un funzionamento sostenibile dal punto di vista sia funzionale che ambientale, così da garantire un livello ragionevole di sicurezza e ridurre il più possibile qualsiasi impatto negativo sull’ambiente. Vengono considerati e analizzati diversi elementi per migliorare la sostenibilità operativa di una galleria (Sezione Operatività sostenibile).
Il presente capitolo è stato redatto dal gruppo di lavoro 4 del comitato C4 (2008-2011), nel quale:
Nel campo delle gallerie stradali, la qualità dell’aria è tradizionalmente considerata in relazione al livello di concentrazioni degli scarichi dei veicoli all’interno di una galleria. Ma anche le concentrazioni di inquinanti al di fuori di una galleria possono essere nocive o creare disturbi alle persone. Tali concentrazioni di inquinanti calano rapidamente man mano che ci si allontana da un imbocco o da un condotto di scarico verso l’ambiente circostante, sulla base di meccanismi complessi come la velocità e la direzione del vento o la topografia circostante. Ne consegue che la qualità dell’aria in prossimità degli imbocchi delle gallerie o di altri punti di scarico riveste interesse quando aumenta l’intensità del traffico e quando le gallerie sono costruite in un ambiente urbano.
Sopra una galleria, la qualità dell’aria è generalmente migliore che non se nello stesso luogo vi fosse una sezione stradale a cielo aperto. L’aria inquinata viene però rilasciata in corrispondenza degli imbocchi e dei condotti, dove un flusso d’aria longitudinale o trasversale viene scaricato dall’effetto pistone del traffico e/o dai sistemi di ventilazione. In base alle concentrazioni di base e ad altre fonti localizzate in prossimità di un imbocco o di un condotto di una galleria, i livelli di concentrazione degli inquinanti possono superare i livelli massimi stabiliti dalle autorità. In tal caso occorre adottare delle misure per migliorare la qualità dell’aria in prossimità della galleria. Le misure possono includere opere civili o meccaniche, la pianificazione dell’utilizzo del territorio attorno alla galleria ecc. Il più delle volte è possibile ridurre le concentrazioni di inquinanti grazie a misure operative quali modifiche nel regime di ventilazione.
L’AIPCR ha pubblicato la relazione tecnica 2008 R04 "Road Tunnels: A Guide to Optimizing the Air Quality Impact upon the Environment",che si concentra sulla qualità dell’aria esterna legata alle gallerie e serve come guida per migliorare l’ambiente urbano modificando le emissioni dei veicoli e cambiandone la distribuzione spaziale nello spazio circostante una galleria. La guida considera un’ampia gamma di possibilità di progettazione e funzionamento per attenuare l’impatto delle gallerie sull’aria esterna: selezione della posizione ottimale di una galleria, pendenze, tipo di ventilazione, gestione dello scarico dell’aria, gestione del traffico, manutenzione della galleria e infine (se utili) le tecniche di rimozione dei contaminanti.
Il rumore è generalmente considerato come uno dei maggiori fastidi percepiti dagli esseri umani, che può influire in misura considerevole sulle aree urbane. Deve quindi essere tenuto in considerazione nella progettazione delle gallerie, in particolare delle gallerie urbane che presentano un’elevata concentrazione di ricettori acustici nelle immediate vicinanze degli imbocchi e dei condotti.
Il rumore generato dal traffico non è specifico delle gallerie. Si ritiene generalmente che le infrastrutture sotterranee abbiano un’influenza positiva sull’ambiente acustico; tuttavia alcune configurazioni possono presentare problematiche specifiche in prossimità degli imbocchi. Nei paesi più sviluppati si conducono studi sull’impatto del rumore per ogni nuovo progetto infrastrutturale (o modifica significativa); in questa fase si deve tenere conto naturalmente dell’esistenza di gallerie.
La principale fonte di rumore per l’ambiente circostante le gallerie è il traffico. Parte del rumore dei veicoli che circolano all’interno delle gallerie è riflesso dal rivestimento e raggiunge l’imbocco che diventa esso stesso una fonte di rumore. In determinate condizioni il livello di rumore vicino all’imbocco di una galleria può essere maggiore del livello di rumore di una sezione correlata a cielo aperto. Tuttavia, questo tipo di effetto è significativo soltanto per i recettori acustici che si trovano nelle immediate vicinanze dell’imbocco della galleria: allontanandosi dall’imbocco, i livelli di rumore diminuiscono rapidamente in quanto il rumore proveniente dalla galleria è attenuato dall’effetto prevalente del rumore generato dai veicoli nelle sezioni a cielo aperto.
Vi sono anche fonti di rumore che sono associate all’infrastruttura della galleria, tra cui la principale è il sistema di ventilazione. Nel caso di ventilazione trasversale o di ventilazione longitudinale con condotti di estrazione, i ventilatori e gli ingressi e le uscite per il flusso dell’aria possono generare un forte rumore e in alcuni casi devono funzionare anche di notte quando gli standard ambientali sono fissati su obiettivi inferiori. Una soluzione potrebbe essere quella di ridurre l’impiego del sistema di ventilazione ottimizzandone il controllo, ma questo può avvenire solo in misura limitata.
La soluzione più efficace è quella di tenere in considerazione questi problemi nella fase di progettazione. Poiché gli effetti più evidenti del rumore sono geograficamente limitati, gli ingressi e le uscite dell’aria possono essere posizionati il più lontano possibile dagli edifici circostanti, cosa che può tuttavia comportare un considerevole incremento dei costi. La velocità dell’aria deve essere mantenuta a valori relativamente bassi in corrispondenza degli ingressi/uscite dell’aria allo scopo di ridurre la generazione di rumore attraverso aperture sufficientemente larghe. Inoltre, molto spesso sono necessari dei silenziatori per impedire che il rumore generato dai ventilatori fuoriesca dall’impianto di ventilazione.
Nel caso di ventilazione longitudinale, l’impatto del rumore dei ventilatori sull’ambiente è di solito moderato perché, da un lato, i ventilatori a impulso non devono essere posizionati troppo vicino agli imbocchi per avere la massima efficienza (di conseguenza il rumore dei ventilatori è "diluito" dal rumore del traffico) e, dall’altro lato, i silenziatori sono di solito fissati ai ventilatori per mantenere un livello accettabile di rumore all’interno della galleria. Tuttavia, nel caso di configurazioni particolarmente sensibili potrebbe rendersi necessario selezionare progetti o misure operative specifiche.
Le vibrazioni generate dal traffico sono raramente un problema significativo nella fase operativa di una galleria stradale (diversamente dalle gallerie ferroviarie, perché i treni generano molte più vibrazioni rispetto ai veicoli stradali). Qualora si verifichi tale problema, in genere c’è ben poco da fare se non vietare l’accesso ai veicoli più pesanti. Un’altra fonte di vibrazioni sono i ventilatori. Questi devono essere attentamente bilanciati per evitare vibrazioni eccessive. Le vibrazioni dei ventilatori non sono generalmente percepite nell’ambiente, ma influiscono soprattutto sul macchinario stesso con il rischio di comprometterne la durata. Le vibrazioni possono anche diventare un problema per la sicurezza perché i ventilatori a impulso, ad esempio, possono perdere pezzi o addirittura staccarsi dal soffitto della galleria a causa di vibrazioni eccessive. Il monitoraggio delle vibrazioni è cruciale per l’affidabilità e la sicurezza dei ventilatori a impulso.
Le vibrazioni sono molto più problematiche durante la fase di costruzione, in particolare quando si usano esplosivi. La costruzione delle gallerie e le relative misure ambientali non rientrano nell’ambito del comitato AIPCR per gli interventi nelle gallerie stradali; specifiche raccomandazioni sono pubblicate dall’ITA.
L’impatto dell’infrastruttura stradale sulla qualità dell’acqua può essere molto importante sia durante il funzionamento normale (perdita di idrocarburi, usura degli pneumatici ecc.) sia in situazioni di incidenti (fuoriuscita di grandi quantità di inquinanti).
L’esistenza di una galleria non cambia molto il problema. Come per ogni strada, è necessario trattare le acque (decantazione, rimozione degli inquinanti) prima di rilasciarle nell’ambiente. Occorre tuttavia tenere in considerazione alcuni elementi specifici delle gallerie quando si progettano i sistemi di gestione delle acque. Per prima cosa le gallerie devono essere pulite regolarmente, ogni mese nel caso di gallerie urbane molto trafficate. Questo genera grosse quantità di acqua inquinata contenente prodotti per la pulizia. In secondo luogo, le gallerie nelle quali è consentito il trasporto di sostanze pericolose sono generalmente dotate di canali di scolo specifici per limitare il diffondersi di liquidi infiammabili sulla pavimentazione. Se si verifica una perdita accidentale, la portata del liquido inquinante in questi canali di scolo può essere superiore a quella che si troverebbe su una superficie stradale regolare e il sistema di gestione delle acque deve essere in grado di fronteggiare simili portate.
Durante la fase di costruzione in ambienti sensibili si possono incontrare problemi molto complessi relativi all’acqua, ad esempio per quanto concerne la torbidezza dell’effluente dal sito di costruzione. Si devono quindi adottare misure adeguate. In alcuni casi tali misure rappresentano importanti limitazioni e costi per le opere di costruzione. La costruzione delle gallerie e le relative problematiche non rientrano nell’ambito del comitato AIPCR per gli interventi nelle gallerie stradali. Il lettore è quindi invitato a consultare le raccomandazioni dell’ITA per maggiori dettagli.
Fig. 5.3.1 : galleri costruita a conci
L’impatto sull’acqua è un altro aspetto che deve essere analizzato durante il ciclo di vita di un’infrastruttura come una galleria.
La maggior parte degli impatti delle gallerie sull’acqua (e dell’acqua sulle gallerie) si verifica durante la costruzione, ma alcuni impatti permangono nel tempo e possono diventare un impedimento all’operatività della galleria e alla sua manutenzione. Si deve prestare la debita attenzione a questi processi durante le fasi di pianificazione e progettazione delle gallerie, così da evitare conseguenze negative e costose. Prima e durante la costruzione deve essere effettuata un’indagine dettagliata dell’idrologia superficiale e del sottosuolo. Bisogna scegliere il percorso (e gli elementi stradali) meno dannosi in modo da avere un’interruzione e alterazione minima dei modelli e dei processi idrologici.
In teoria le gallerie possono essere impermeabili (non consentono l’ingresso dell’acqua e sviluppano l’intera pressione d’acqua sul rivestimento) e permeabili o semipermeabili (consentono l’ingresso di una minima quantità d’acqua ed evitano lo sviluppo dell’intera pressione d’acqua sul rivestimento). In pratica, la maggior parte delle gallerie sono permeabili durante la fase costruttiva e semipermeabili durante la fase operativa. La Fig. 5.3.1 mostra l’ingresso dell’acqua in una galleria costruita a conci e progettata per essere impermeabile.
Fig. 5.3.2 : Water flowing through a permeable basalt layer
Nelle gallerie non rivestite (o con rivestimento permeabile) l’ingresso dell’acqua può costituire un fattore importante. La Fig. 5.3.2 mostra l’acqua che scorre attraverso uno strato di basalto permeabile in Canada.
Il drenaggio dei livelli di acqua freatica risultante dalla modalità di costruzione dell’infrastruttura è un argomento che sta acquisendo sempre più importanza. L’effetto di solito non si esaurisce con l’operatività della galleria e i livelli originari di acqua freatica continuano invariabilmente a calare, con un impatto irreversibile sui pozzi di rifornimento dell’acqua.
Fig. 5.3.3: Acqua di scarico che scorre e idrossidi di calcio che precipitano in una galleria rivestita in cemento () Fig. 5.3.4 : Effetto simile nel giunto di costruzione ()
L’acqua che entra in una galleria può dissolvere l’idrossido di calcio nel rivestimento di cemento, rendendolo più alcalino e rilasciando depositi solidi nei sistemi di drenaggio. Questo effetto è più frequente nelle vecchie gallerie con sistemi di drenaggio obsoleti. La Fig. 5.3.3 mostra l’acqua di scarico che scorre e gli idrossidi di calcio che precipitano in una galleria rivestita in cemento. La Fig. 5.3.4 mostra un effetto simile in un giunto di costruzione.
L’attuale tendenza internazionale è quella di richiedere agli operatori e alle autorità stradali di promuovere un utilizzo efficiente dell’energia e di adottare metodi sostenibili per la costruzione e l’operatività delle strade pubbliche.
Nel corso della sua storia l’AIPCR ha pubblicato diverse relazioni che mirano a migliorare l’efficienza dell’operatività delle gallerie, ridurre i costi operativi e attenuare gli impatti ambientali.
L’"operatività sostenibile delle gallerie" nel suo complesso sarà un argomento chiave da trattare nel prossimo ciclo (2012-2015) dell’AIPCR.